E' solo un ballo

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Prima di uscire di casa, ho provato a chiamare la mia amica, che però non mi ha risposto, probabilmente sono già lì, quando arrivo sul luogo che mi ha indicato, entro guardandomi un po' intorno, c'è parecchia gente, cerco di individuare Giorgia o Bruno, ma non li vedo da nessuna parte. Mentre proseguo a muovermi tra gli invitati, lo vedo, è bellissimo stasera, più del solito voglio dire, indossa un completo elegante, anche se in questo momento è senza giacca, ma ha su solo una camicia bianca con le maniche arrotolate a metà e non posso non notare quanto sia dannatamente sexy. Sta parlando con due dei suoi compagni di squadra, li ho riconosciuti, nel momento in cui solleva lo sguardo e i nostri occhi si incontrano, nei suoi mi sembra di leggerci stupore e sollievo, mi sorride, si scusa con i suoi amici e mi raggiunge, allora gli sorrido anch'io

<<Sophia, ormai non ci speravo più che venissi, sono contento che tu sia qui>>

<<Ciao Nicolò e buon compleanno>>

Lo saluto dandogli due baci sulle guance, la sua pelle è così morbida e vengo investita dal suo buonissimo profumo

<<Grazie, sei bellissima>>

Mi accorgo che sono appena arrossita mentre abbasso gli occhi e rispondo un timido

<<Grazie>>

Vorrei dirgli che lo è anche lui, ma me lo tengo per me, ho indossato uno dei miei vestiti più carini, mi sono fatta uno chignon, lasciando due ciocche di capelli sciolti ai lati del viso, con un paio di orecchini ad incorniciare il tutto, ho un trucco leggero e delle scarpe leggermente più alte di quelle che indosso di solito e lui mi trova bellissima, non riesco a pensare ad altro, quando all'improvviso mi fa, ridestandomi dal mio momentaneo torpore

<<Che cos'hai lì?>>

Indicando il braccio che tengo dietro la schiena e ora sono ancora più imbarazzata

<<Ecco vedi, è un piccolo pensiero per te, nulla di che ma non volevo presentarmi a mani vuote>>

<<Non avresti dovuto, il regalo me lo hai già fatto venendo alla mia festa>>

Cercando di ignorare il nodo allo stomaco che mi si forma nel sentirgli pronunciare quelle parole, gli porgo il foglio arrotolato con un fiocco rosso, lui lo prende lo srotola e lo osserva incredulo, poi mi guarda chiedendomi

<<Lo hai fatto tu?>>

Annuisco solamente

<<E' bellissimo, cavolo non sapevo che fossi così brava a disegnare, grazie>>

<<Non è niente e sicuramente avrai ricevuto regali mille volte migliori di questo, in fondo è solo uno scarabocchio>>

Mi guarda accigliato ora

<<Sophia, credimi se ti dico che questo è il regalo più bello che io abbia mai ricevuto, non solo stasera e non dire più che è uno scarabocchio, lo hai fatto tu per me, non sai quanto è importante, lo custodirò gelosamente, te lo assicuro>>

Non so che dire, così mi limito ad abbozzare un sorriso

<<Vado a metterlo al sicuro, mi aspetti qui?>>

<<Va bene, ti aspetto>>

<<Torno subito>>

Si gira e si allontana da me, proprio in quel momento sento la mia amica che mi chiama praticamente urlando come è il suo solito, ma ormai sono abituata alla sua pazzia, la amo anche per quello

<<Sophia!>>

<<Ciao Giorgia>>

<<Sei venuta alla fine, che bello che ci sei anche tu>>

Rimani - Nicolò ZanioloWhere stories live. Discover now