capitolo 79 - siamo il nostro per sempre

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S:" allora sei pronta ?"
A differenza di lei lui era già pronto ad aspettarla, indossava dei pantaloni neri che ricadevano semplici con una piega finale sulle caviglie e una camicia azzurra di lino con le maniche arrotolate. I capelli lavati e lasciati asciugare erano liberi sparsi anche sulla fronte con alcune ciocche che ricadevano leggermente più lunghe sugli occhi.
Appena pronto la chiamò per capire a che punto fosse non prima pero di mettere quella scatolina nella tasca dei pantaloni.
Non sentii risposta e questo lo preoccupò portandolo ad avvicinarsi alla sua stanza dove la vide in intimo davanti alle ante dell armadio aperte
S:" eh allora che ci fai davanti all aramdio ancora così ?"
G:" uffa.. ho indossato uno dei miei vestiti preferiti ma non mi piace ..mi sembra mi stia in modo diverso "
S:" beh perché è diverso Giulia.. ora è come se quel vestito lo indosaste in due "
G:" mah forse hai ragione " riprovò quel vestito davanti a lui come per cercare la sua approvazione facendolo vedere indossato per poi guardarlo
S:" sei davvero bellissima..e sai perché è bello ?"
G:" perché è colorato ?"
S:" no perché è talmente liscio e semplice che anche se pa pancia non è ancora così evidente si riesce a vedere..e siete così belle insieme "
G:" beh allora è quello giusto.. no?"
S:" direi di sì "
Lasciò che lei terminasse di prepararsi i capelli e mettersi del leggero trucco per poi scendere assieme a lei e chiamare un taxi .
Il taxi fu da loro qualche minuto dopo , non voleva farla stancare dopo quella mattinata al centro commerciale. Appena scesero a Fregene, davanti a loro quella spiaggia quasi deserta, lasciata da gente fino a poco tempo prima in costume , castelli di sabbia fatti da bambini , e schizzi di acqua tra le urla di ragazzi che divertendosi cercavano di scappare gli uni daglibaltri per paura di essere rigettati nell acqua non più così calda. Il cielo e il mare sembravano incontrarsi , quasi sovrapporsi; tra loro una linea sottile ma non troppo arancione dove timido il sole salutava anche quella giornata lentamente mostrando i suoi colori più belli.
Si sofffermarono prima di scendere in spiaggia stretti l uno tra le braccia della altra ammirando quello spettacolo baciandosi; in quei loro baci non c era passione ma solo voglia di dirai un ti amo che a parole si sarebbe perso in quel mare immenso.
S:" che dici scendiamo giù ?"
G:" si voglio camminare sulla sabbia "
Scesero lì in riva al mare a pochi passi dall acqua , stando attenti a non toccare la sabbia bagnata che poi sarebbe rimasta attaccata alle loro scarpe.
G:" che bello il mare.. trasmette una sensazione così di calma..un profumo "
S:" si hai ragione..è proprio bello "
G:" starei qui ore "
S:" ti prometto che un giorno avremo la nostra casa al mare..che la prima cosa che vedrai sveglaindoti e aprendo le finestre sarà il mare che brilla sotto il sole "
G:" me lo prometti?"
S:" si te lo prometto "
Si scambiarono ancora qualche altro bacio e se ci fosse stato qualcuno li a fotografarli la foto in ogni sua angolazione sarebbe riuscita perfettamente.
S:" ti va di andare a mangiare ?"
G:" si ma dove andiamo ?"
S:" vieni con me "
Aveva pensato a tutto, aveva passato tutto il pomeriggio fingendo di stare al PC per lavoro nella ricerca del ristorante più bello sul mare di Fregene chiamando ogninaingolo posto per cercare quello che poi si adattasse a.quello che lui voleva per quella serata. Tra tutti , quello che lo colpì fortemente fù un piccolo ristorantino alla fine di quel lungo tratto di mare , piccolo ma davvero carino . Al centro della spiaggia la cucina dove si poteva scegliere dell ottimo pesce fresco mentre alcuni tavoli erano depositati lungo la spiaggia e alcuni lungo la piattaforma in legno che dava direttamente sul mare . Nella sua chiamata Sangio aveva espresso che il loro fu esattamente l ultimo tavolo quello esterno poi vicino al mare .
G:" ma dove stiamo andando?"
S:" vieni con me .."
G:" ma se non conosci fregenere..dovrei essere io a portarti in un posto per mangiare "
S:" e chi ti ha detto che non conosco un posto ?"
G:" mi fai paura "
Le sorrise beffardo curioso di quale sarebbe stata la sua reazione . Qualche altro passo ed eccoli lì davanti a quel posto pieno di lucine luminose il cui accesso era delineato da delle corse vicino alle quali c era un giovane cameriere come ad attendere solo chi fosse segnato tlnelal lista che aveva tra le mani
G:" Sangio dai andiamo.mnon ci faranno entrare mai..hanno i nomi "
S:" e allora ?"
Rassegnata che tanto ormai lui avesse comunque fatto ciò che voleva , rimase accanto a lui magari con la voglia subito dopo la risposta negativa di potergli dire la famosa frase te l avevo detto .
C:" salve signori buonasera..il vostro nome ?"
S:" le do il mio..sangiovanno damian"
Vedevano entrambi il cameriere scorrere il suo sguardo tra quei nomi in cerca di quello appena dato per poi risollevare il capo verso Giulia e Sangiovanni
S:" prego signori Damian..il vostro tavolo è pronto "
Giulia guardò confusa ma felice Sangio che le fece un leggero occhiolino mentre tolta quella corda i due ebbero accesso a quell altra parte della spiaggia. Un improvvios odore di salsedine ma anche di pesce fresco e alla brace balzò nei loro nasi facendoli involontariamente inspirare
C:" vi accompagno al vostro tavolo "
S:" si grazie "
Percorsero un tratto di spiaggia per poi arrivare sulla pedana percorrendo tutta fino all eatremita dove ad attendere un tavolo bianco con anche delle sedie bianche e delle piccole margherite poggiate . Si accomodarono mentre il cameriere concedendosi da loro tornò poi con i menù lasciando loro del tempo per pensare
G:" ma tu sei matto..cioe "
S:" hai visto..mi hai detto che amavi il mare.. la nostra casa per farci una cena non ce l ho ancora..però siamo sul mare praticamente e guarda la luna che si è alzata nel cielo.
G:" non dovevi..chissà quanto "
S:" quanto niente...pensa alla serata e a me e te "
G:" a me e te "
Ordinarono sotto consiglio del cameriere dell ottimo pesce e una bottiglia di vino bianco , messo al fresco . Mangiavano dell ottimo cibo ma si divertivano anche su alcune cose a esserini bambini di sempre.
S:" ti va il dolce?"
G:" mai chiedermi se mi va il dolce sangius "
S:" va bene ho capito ..scusi che dolci avete ?"
G:" le dico subito : ci sarebbe una crostata con crema e della frutta fresca , del tiramisù e poi del profiteroles "
Non cera bisogno neanche di chiederlo , sapeva benissimo quale sarebbe stata la sua scelta
S:" ci porti del tiramisù grazie "
In attesa del dolce Sangiovanni dovendo trovare un alternativa ne distrarre Giulia senza farle capire nulla, le propose di alzarsi per scattare una foto lasciando appositamente il telefono sul tavolo per avere una scusa per cui tornare..e infatti poco dopo..
S:" mannaggia il telefono....aspetta qua.."
G:" dove vuoi che vado "
Tornado indietro prese il telefono posando la scatolina sul tavolo nel posto in cui era seduta Giulia. Scattarono quella foto e tante altre con sfondo stavolta la luna e quel mare immenso
S:" oh è arrivato il dolce.. andiamo "
Ritornarono a posto e subito Giulia notò quella scatoletta dapprima non presente
G:" e questo?"
S:" ah boh..vedi un po tu cos e?"
G:" ah be' certo come il ristorante ...di cui non sapevi niente e casualmente siamo venuti qua "
S:" beh una casualità ci può stare "
G:" si certo signor damian.." imitando goffamente il cameriere al loro ingresso alla spiaggia privata del ristorante
S:" allora lo apri o no ?"
G:" va bene.."
Non si sarebbe mai aspettata quel che invece vide appena aprì quel cofanetto facendola rimanere fissa su quell oggetto per minuti senza nessuna espressione in volto
S:" hei..è così brutto ? Lo so che ho gusti strani..ma mi sembrava cosi bello "
Alzò finalmente il viso mostrandolo bagnato da delle lacrime scese
G:" infatti è bellissimo "
S:" davvero ?"
G:" si e poi sapendo che l hai scelto per me..solo per questo non lo cambierei mai con nessun altro..ma perché?"
S:" beh adesso viene la parte più complicata"
Giulia asciugava con le mani lenlacrime ancora rimaste ai lati dei suoi occhi chiedendosi adesso cosa sarebbe ancora potuto accadere .
Tutto divenne realtà quando Sangio posizionatosi alle spalle della luna che faceva luce , si inginocchiò davanti a lei prendendo quell anello
S:" so che è banale..ma certe cose non hanno tempo.me sono magiche perché sono continuate nella storia .sono tradizioni alla quale persino io cedo e non voglio mettere mani. Pero guardandoti negli occuincon la lune a il mare dietro di me, di noi voglio chiederti di essere mie , di permettermi di amarvi sempre anche se in maniera sbagliata a volte e di lottare per le cose in cui crediamo senza mollare mai..lo volete anche voi ?"
G:" te l avevo già detto..ma voglio che tu lo sappia ancora..sei tutto per noi...non pensare mai di non essere o fare abbastanza perché non è così..io so quanto amore hai da dare...non smettere mai di far conoscere alla gente quello che sai fare "
Tese la sua mano verso di lui che impacciato le MiSE l anello all anulare sinistro per poi baciarle la mano alzandosi in piedi . Si strinsero forte , niente baci ma un abbraccio che raccoglieva tutte le sconfitte e le vittorie vissute assieme .
Poi Sangio staccandosi leggermente la guardò
S:" con la luna sei ancora più bella "
G:" potrei dire lo stesso "
S:" vuoi che andiamo a farci un giro ?"
G:" no torniamo a casa..però nella nostra casa "



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