CAPITOLO 34 - PROVA D AMICIZIA

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Lo so che mi odierete ancora, ma ..😏

Erano rimasti in quel giardinetto per ancora del tempo, senza mai staccarsi,  in quell abbraccio sentivano il bisogno di comunicarsi le loro paure ma anche il loro esserci l una per l altra, in quel momento così delicato .
S:" dai andiamo sennò si fà tardi, ti sei del posto, conosci una farmacia qui vicino ?"
G:" il problema e che ci conoscono, se entriamo insieme, e chiediamo un test di gravidanza,  lasciamo poco spazio all immaginazione e tanto alle chiacchiere "
S:" hai ragione "
MiSE le mani davanti alle labbra, facendole picchiettare tra loro, come a cercare l ispirazione sul da farsi, lei aveva ragione, esporsi in quel modo dopo tanta fatica per rimanere nell ombra non sarebbe stata la cosa più intelligente da fare .
S:" abbiamo solo un alternativa "
G:" quale ?"
Lo guardava come in attesa di essere colta anche lei da quel labile lampo di genio, ma dopo alcuni secondi pensò fosse bene arrendersi vista anche la poca lucidità che aveva
G:" eddai.. allora? Che se fa ?"
S:" senti lo so che è una richiesta assurda, lei però  è meno esposta di noi..chiediamo a Chiara di comprarlo "
G:" che ? Te sei matto..si rifiuterà,  lo sò già..vuole già ucciderti "
S:" si per me non lo farebbe , ma per te si "
In effetti, conoscendo Chiara avrebbe fatto di tutto, per aiutare l amica in un momento così difficile,  non le avrebbe mai negato il suo aiuto, neanche difronte a qualcosa di così imbarazzante
S:" dai chiamala "
Esitando, tirato fuori il cellulare dalla tasca dagli shorts, andò nelle chiamate recenti effettuate e subito dopo Sangio,  era lei presente in quell elenco recente delle chiamate. Senza esitare strisciò verso destra sul suo nome, e qualche istante dopo potè sentire i primo squilli...
S:" dai metti in vivavoce .." cosi fece, e senza attendere tanto si ritrovò una Chiara curiosa, che subito le riservò mille domande
C:" allora come è andata ? Avete usato precauzioni? Si, no? È scappato ? Guarda che je meno "
Avrebbe tanto voluto fermarla, avvisarla che quello che  voleva uccidere qualche giorno prima, si trovava davanti a lei e stava ascoltando tutta la conversazione, timorosa anche se fino a quel momento non fosse scappato, adesso avrebbe rivalutato quell ipotesi, mentre Sangio con lo sguardo basso cercava di trattenere il sorriso a quell espressioni buffe che sentiva uscire dalla amica al telefono
G:" Chiara.. Chiara "
C:" no e ..non ci provare..allora si o no?"
G:" no..devo fare il test "
C:" oh mama..dove sei..ti raggiungo,  allora è scappato? Codardo...e pensare che mi piaceva pure come tipo "
Fù allora che il ragazzo davanti a quella considerazione,  non riuscì più a tacere
S:" ciao sono quello che vuoi menare..ah e non sono scappato "
Dall altra parte del telefono solo silenzio,  per minuti,  secondi o forse addirittura ore. Chiara dall altra parte se in un certo senso fosse contenta che lei non fosse sola dalla altra parte stava maledicendo l amica per non averla fermata prima
C:" no Giulia ma non dirmelo che sta là "
G:" se mi avessi dato il tempo"
In effetti, l esservazione non le sembrava sbagliata, era cosciente che si era fiondata a inizio chiamata, nel farle mille domande, senza lasciarle tempo di replicare, così decise  di deviare discorso
C:" avete fatto il test ?"
G:" no Chia il punto è questo..se io e Sangio,  o addirittura tutti e due, entriamo in farmacia e chiediamo il test di gravidanza, succede il macello : articoli, chiacchiericci, mamma e papà lo saprebbero in due secondi e magari per niente . Ho pensato , anzi abbiamo pensato, a una cosa .."
C:" cioè?"
G:" potresti andarci tu.."
Ancora qu silenzio, ma stavolta chi l sveva causato era Giulia, con il suo essere sempre diretta, a volte fin troppo, mentre una Chiara apparentemente calma, era in procinto di risponderle
C:" tu sei matta ...ao che ti salta in mente ?!"
S:" dai..pensa che potresti essere zia Chiara "
Giulia  gli lanciò  un occhiataccia , come a rimproverarlo di quanto detto , non riuscendo a capire come quell argomento potesse essere motivo di scherzi tra lui e la sua amica
C:" taci tu..tutta colpa tua..ma delle precauzioni come tutti, no? Ok lo faccio, ma solo per forse quella che potrebbe essere la mia nipotina "
Giulia sorrise a quella frase, per quanto fosse sbagliato anche solo fantasticare, vista la sua giovane età,  le faceva troppa tenerezza immaginare Chiara con la sua bambina , riempirla di schifezze di ogni tipo, nel ruolo della zia generosa.
G:" grazie Chia..ti devo tutto "
C:" lo puoi dire forte..e , se sei incinta ed è femmina..si chiamerà Chiara.. dillo anche a quel tipo là "
Sapeva che Chiara mai l avrebbe lasciata sola, lei c era sempre stata nelle cose belle, in quelle brutte e in quelle inaspettate come questa. Decisero che si sarebbero ritrovati a casa di Chiara, visto che i suoi erano fuori tutto il giorno per lavoro. Mentre Giulia e Sangio si recavano da lei, Chiara intanto , indossato un semplice vestito si era recata alla prima farmacia, poco distante da casa . Appena si affacciò a quella porta scorrevole, fortunatamente notò che no  ci fosse nessuno, visto che di affacciava l ora di pranzo, così prima che qualcuno potesse entrare , si fece largo nella farmacia
C:" hem salve.."
D:" salve, come posso aiutarla?"
C:" ecco mi servirebbe..untestdigravidanza"
Fù talmente veloce e il suo tono di voce si fece talmente basso , che la dottoressa dalla altra parte del bancone, si sporse più del dovuto per sentire meglio
D:" mi scusi ma parli poi lentamente .."
C:" un test di gravidanza "
D:" e anche alzando la voce un pochino magari "
Rassegnata, decise che sarebbe stato meglio, una volta per tutte parlare normalmente,  piuttosto che continuare a sembrare strana agli occhi di quella donna
C :" un test di gravidanza "
D:" ok glielo dò subito "
Si sentiva soddisfatta,  se solo avesse saputo che sarebbe stato così semplice , avrebbe fatto meno fatica . Preso il test, ringraziò la donna e si recò a casa. Appena giunta, qualche minuto dopo, trovò Sangio e Giulia ad aspettarla
C:" ciao ama ..ciao sangiovanni"
Si girò,  non degnandolo di altro cenno, e diede loro le spalle facendo strada, mentre Giulia girata verso Sangio,  mentre seguivano  l amica gli disse a bassa voce
G:" sta tranquillo..si calmerà "
Entrarono in quella modesta casa e una volta posati i loro zainetti , si recarono in bagno,  dove una volta entrata Giulia Chiara la seguì,  stava chiudendo la porta alle sue spalle
C:" tu rimani fuori.."
S:" hei non è giusto..sono il padre io "
C:" lo sappiamo "
Cosi dicendo chiuse la porta, sbattendo, lasciando Sangio,  ormai rassegnato possiamo di schiena a quella porta ormai chiusa
C:" allora vediamo che dice..devi fare la pipì su sto coso ."
G:" e poi ?"
C:" e poi..vediamo.. se c è una sola linietta non sei incinta, se invece ce ne sono due .."
G:" che succede ?"
C:" siamo fottute "
Fece come le aveva detto  l amica,  alla lettera, e una volta terminato,  aprirono la porta
S:" allora che dice ?"
G:" adesso dobbiamo aspettare qualche minuto "
S:" ok aspettiamo "
Si spostarono nella zona giorno, quel test poggiato su in piccolo tavolo, mentre loro girovagavano per casa in attesa che quel timer impostato sul cellulare di Giulia suonasse per vedere finalmente l esito.
Inutile dirvi che quei minuti sembrarono interminabili , ma che dopo tre minuti,  quello che udirono fù il suono poi attesi di quella giornata .si guardarono tutti e tre, quasi come a voler decidere chi di loro dovesse vedere quella risposta. Giulia, allora presa dal coraggio  si avvicinò al tavolo e prima di guardarlo , si confrontò con loro
G:" vi dispiace se lo vedo io per prima ?"
Per la prima volta i due erano d accordo, la guardarono entrambi e le sorrisero . Fù tutto in quell istante, sollevò quel bastoncino e avvicinandolo a sé,  lo guardò,  più volte, come a volerne essere sicura ...subito dopo alzò la testa, poiché sapeva bene che doveva dare anche a loro una risposta,  che come lei aspettavano
G:" io..io.."

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