capitolo 46- cin cin?

4.3K 207 42
                                    

Scusate gli errori, ma ho fatto quel che potevo, visto l imprevisto..spero vi piaccia ❤

Il sole di quella mattinata di giugno faceva capolinea nella stanza dei due ragazzi, che pian piano si stavano svegliando assieme , entrambi ansiosi di affrontare quella giornata. Se avessero superato andhe questa e l incontro con i genitori di Sangio ' potevano coninicare in maniera totale ad occuparsi della nuova casa.
Mentre lei cercava di aprire i due occhi contemporaneamente , lui intanto sembrava tra i due quello più sveglio, intento a sollevarsi dal letto e rimanerci seduto per qualche minuto.
La guardava in quel letto girarsi e ancora rigirarsi tra le lenzuola, sorridendo per quelle sue espressioni buffe
S:" dai su..in piedi..colazione poi via"
G:" due minuti..solo due "
S:" si si certo ...non mi freghi..i tempi di amici sono finiti bellezza "
Si alzò deciso dal letto e con gesto netto, privò anche lei del lenzuolo che spinse a terra, mentre lei aperti finalmente gli occhi lo guardava se così si puo dire arrabbiata
G:" hei che modi sono ?"
S:" i modi di uno che non vuole fare tardi e ti conosce troppo bene ..e se vuoi che non ti tortura con il solletico alzati "
G:" non lo faresti "
Si girò di scatto , senza pensarci sù, si MiSE a cavalcioni su di lei senza schiacciarle la pancia e le inziò a pizzicare leggermente i fianchi . A quel tocco, Giulia cominciò a ridere, non riuscendo a trattenere anche un grido in cui lo implorava di smetterla
S:" no no..adesso te lo becchi e zitta "
G:" no dai mi alzo..giuro..se la smetti mi alzo "
S:" prometti "
G:" prometto"
Rimanendo nella stessa posizione, staccò le mani lasciandole libere e attese una reazione di lei
G:" dovresti spostarti "
Si spostò e pochi istanti dopo si alzò anche lei , camminando davanti a lui, che guardando quella scena divertito le diede una pacca sul sedere
G:" hei tu.."
S:" che c è? Non posso ?"
G:" no.."
S:" beh abituati..perché quando saremo a casa lo farò ogni mattina "
Fece l occhiolino e la superò scendendo in cucina' lasciando lei leggermente indietro ridere.
Fecero la solita colazione, si preparano e prendendo le valigie salutarono i genitori di Giulia
C:" avvisate quando siete arrivati..e per qualsiasi cosa..chiamate "
G:" ok..grazie papà..voi state tranquilli "
C:" questo dipende da te..facci sapere ogni cosa "
S:" state tranquilli..vi chiameremo ogni sera , e poi tra qualche giorno siamo qua di nuovo, abbiamo una casa da dover completare. Grazie ancora di tutto , per questi giorni"
C:" stai tranquillo..basta ringraziare "
Si salutarono tutti con un abbraccio, e tra i due uomini una pacca sulla spalla, come a voler rincarare quel io ci sono già detto a parole.
Si recarono con un taxi, nonostante l insistenza di Carlo ad accompagnarli con la sua macchina, in stazione e una volta arrivati attesero seduta sulla panchina l arrivo del treno che sarebbe arrivato da lì a una mezz ora di tempo
S:" spero non faccia ritardo "
Mentre lo diceva la sua gamba imperterrita era come presa da un tic senza sosta, accompagnato anche dal movimento tamburellante della mano , che non era sfuggito a giulia
G:" lo spero anche io..perché sennò cosi"
S:" così come ?"
Gli indicò come il suo corpo, nonostante stesse parlando con lei non smettesse di muoversi
S:" scusa hai ragione..e che sono nervoso..non fraintendermi non vedo l ora che anche loro sappiano, di togliermi un peso, ma ho anche.."
G:" paura "
S:" si ..di deluderli"
G:" guarda che ci sta..e te lo dico perché è stata anche la mia..sarebbe strano il contrario..ma tu sappi, proprio come avevi detto timi a me che io ci sono..quando pensi di essere solo, non capito o di non farcela..guardami"
S:" ti amo"
G:" anche io"
Quell atmosfera fù spezzata dal suono dell arrivo del treno, che con il suo prepotente fischio annunciava il suo arrivo.
S:" dai andiamo"
Prese la sua mano e prendendo quella valigia, preparata per due, salirono sul treno e si sedettero nel loro scompartimento : le cose non erano cambiate, lui al lato finestrino e lei accanto con la testa già poggiata sulla sua.
S:" dormi già?"
G:" sono un po stanca.. ti spiace ?"
La guardò, ed effettivamente, notò i suoi occhi contornati da delle occhiaie presenti anche se leggere . Posò la sua mano sinistra sulla pancia e abbassò la sua testa in corrispondenza
S:" hei tu non far star male alla mamma"
Giulia gli scompigliò i capelli, nascondendo quelle lacrime che aveva subito asciugato con l altra mano.
Il viaggio andò bene, quelle cinque ore passarono piuttosto velocemente , poiché per fortuna avevano portato con sé del cibo preparato dalla mamma di giulia.
Parlando proprio di Giulia, si era addormentata , come era prevedibile che fosse , con il suo viso incastrato nell incavo del suo collo .
In quel momento decise che avrebbe scritto una nuova canzone, pe loro, per lei, appena tutto questo sarebbe stato risolto . Delicatamente la svegliò, baciandole la guancia, facendola risvegliare pian piano
G:" siamo arrivati?"
S:" si..stavi dormendo così bene "
G:" avrò tempo "
Scesero dal treno, e si recarono fuori in cerca di taxi dove con stupore notarono ad aspettarli i genitori di Sangio
P:" sangio"
S:" papà che ci fate qua ?"
P:" beh sapevamo che avresti preso un taxi ..e così ci siamo detti andiamo noi così ci andiamo a mangiare qualcosa fuori "
S:" bella idea"
Si girò appena si accorse che Giulia era rimasta leggermente indietro, tirandola vicino a sé
S:" beh lei è Giulia.. la conoscete in parte già "
P:" ciao Giulia.. vieni qua fatti abbracciare "
Si spinse in avanti abbracciando quelle uomo che le sembrava anche se conoscendolo da poco una bravissima persona
S:" piacere mio..non vedevo l ora di conoscervi "
Ms:" anche boi credimi..Sangio ha parlato tanto di te quando eri a casa "
S:" beh prima di fare qualche gaf , direi che si può andare a mangiare "
Prendendo i due ragazzi sottobraccio, raggiunsero la macchina e andarono a cena in un posto davvero molto carino, in po lontano dalla città
P:" abbiamo pensato a questo posto un po distante dal centro..così non ci disturba nessuno.."
S:" e davvero bello..nel verde "
G:" si e poi c e una bellissima aria fresca "
Sangio guardava adesso il suo viso stare meglio, poteva essere quel riposino fatto o quell aria , ma vedeva il suo viso migliorato
P:" si e lontano da occhi indiscreti.. per carità sono tutti carinissimi..ma una serata fuori in famiglia..ce la meritiamo"
Parlarono di quei giorni a Roma, del viaggio fatto assieme, e anche di quelle ore fatte in trono poche ore prima
P:" allora propongo un Brindisi.. su dai alzate i calici ..a voi due, al talento, alle persone che siete , al vostro futuro..Spero tanto insieme "
Aveva riempito mentre diceva questo i bicchieri di tutti, con del vino bianco , fresco per l occasione. Tutti alzarono i calici, e sorseggarono quel vino, tranne Giulia che una volta brindato, lo ripose sul tavolo senza sorseggiare nulla
P:" Giulia dai un goccino..sennò porta male..non dico nulla ai tuoi giuro"
Sangio guardò Giulia, notando la sua difficoltà; non aveva certo pensato che fosse ne il momento né il modo di dirlo quello, ma visto l imprevisto capitato forse era meglio iniziare
S:" papà Giulia.non può bere "
P:" ma un goccetto , non le farà mica male "
S:" non è per i suoi.."
Suo padre lo guardava stranito..eppure una battuta detta subito dopo, scherzando avrebbe dato il via alla verità, a una delle tante da affrontare
P:" guarda tua madre diceva lo stesso quando andavamo a cena fuori ed era incinta ..dovevo spiegarlo a tutti "
Lo sguardo di Sangio si fece serio, impassibile, mentre Giulia lo guardava preoccupata, stringendogli la mano
S:" papà, mamma ..io e Giulia aspettiamo in bambino"

1,2 , 3 e 4Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora