CAPITOLO 22- DOVE ANDIAMO?

4.3K 163 10
                                    

Dopo essersi preparati per lasciare la stanza e aver salutato Samuele che invece stava tornando a casa, decisero di chiamare un taxi e recarsi alla stazione : la meta ?  non la sapevano neanche loro, avevano deciso che sarebbero arrivati in stazione, visto tutte le destinazioni possibili e quella che avrebbe colpito entrambi sarebbe stata la scelta giusta.
Giunti in stazione, Sangio pagò il taxi e presa la mano di Giulia fecero ingresso in stazione. Si guardarono per alcuni minuti, la voglia di quel viaggio era tanta, ma entrambi non sapevano da dove iniziare per scegliere il posto adatto, vedendo una serie di nomi di città presenti sui cartelloni con orari diversi. Sangio,  per paura che rimanessero bloccati lì fino al giorno dopo, si recò a chiedere informazioni a quell uomo che dietro il vetro, all entrata della stazione, sembrava essere uno che invece di posti belli ne conosceva parecchi
S:" scusi..posso chiederle una cosa?"
P:" mi dica pure"
S:" lo sò che può sembrare strano , ma vede sono qui con la mia ragazza , indicando Giulia, la quale sentendosi indicata da lui, sorrise a entrambi,  e vogliamo fare una follia d amore "
P:" ah follia d amore .."
S:" si proprio così..mi saprebbe dire dove possiamo andare ..un posto dove c è un bel mare "
P:" beh ce  ne sono diversi..ma quindi non avreste neanche alloggio?"
S:" no zero, neanche valigia .."
P:" beh..non state scappando vero?"
S:" sa mantenere un segreto ?"
L'uomo ormai incuriosito da tutto ciò che stava accadendo,  qualcosa di anomalo e finalmente divertente a discapito di una qualunque giornata lavorativa vissuta negli ultimi anni, si avvicinò ancora di più al vetro che lo separava, come segno di approvazione alla domanda fatta da Sangio
S:" in realtà si..da un organizzatore di eventi"
Quell uomo dalla altra parte del vetro, scrutava lo sguardo di Sangio per capire se le sue parole fossero vere o se il suo fosse puro divertimento
S:" le spiego meglio...perseguita la mia ragazza, le fa' i complimenti, la corteggia.. capisce che devo usare qualcosa ad impatto per non farla cascare..devo conquistarla..non vede com è bella?"
Fù in quell istante che lo sguardo di quell uomo si spostò da Sangio che gli stava difronte a Giulia, poco più in là,  che guardava l arrivo dei treni in attesa che accadesse qualcosa . Pensava che quel ragazzo avesse ragione,  era davvero bella , e a giudicare da come lui la guardava era davvero innamorato di lei
P:" senta la voglio aiutare "
S:" davvero?"
Gli occhi di Sangio si illuminarono, non poteva credere che aver aperto il suo cuore avrebbe portato a far sì,  che un perfetto sconosciuto l avrbebe aiutato senza chiedergli nulla in cambio
P:" non ci crederà ma anche io sono stato giovane . Ai miei tempi si scappava con la ragazza perché i genitori non volevano quella che piaceva a te, ma quella giusta per te . Io invece amavo la mia Rosina,  sono scappato con lei e me la sono sposata "
Questa volta era Sangio ad ascoltarlo, quel signore nonostante non si conoscessero stava aprendo il suo cuore e quell amore  per la sua Rosina si poteva intravedere dalla lucidità del suo sguardo al solo nominarla : avevano in comune l amore per le loro donne, e anche se per motivi diversi stavano scappando entrambi
P:" se vuoi dare alla tua morosa, buon bel mare, un bel tramonto e dell aria fresca che fa' bene..andate in Puglia , a Lecce. Ho anche un posto dove mandarvi per la notte "
S:" ma davvero? Wow sarebbe perfetto "
P:" aspetta faccio una chiamata "
Vide l uomo allontanarsi appena pronunciate quelle parole, intento a conversare al suo cellulare; avrebbe tanto voluto capirci qualcosa e dire a Giulia , eventuali sviluppi , ma ciò che riusciva a sentire era un dialetto incomprensibile che non riusciva in alcuna maniera a decifrare.  Rimase così per un po',  fin quando vide l uomo avvicinarsi sorridente a lui
P:" allora..mia sorella gestisce una pensione in quel di Lecce , l ho chiamata per vedere se ci fosse una camera per voi. Sà,  siamo in alta stagione quindi è sempre pieno di gente , ma fortunatamente le è rimasta l ultima ..adesso vi dò l indirizzo , dite che vi mando io"
S:" non sò davvero come ringraziarla "
P:" io si.."
Sangio rimase fermo per un po'; era quasi sicuro che quello che quell uomo gli stesse chiedendo fossero soldi, e invece a sua sorpresa
P:" io purtroppo non ci posso andare quest anno giù..dopo tutto quello che è successo,  devo lavorare.  Mi faccia un favore.. quando andate in spiaggia, qualsiasi sia, all ora del tramonto , guardate il sole insieme abbracciati , lei e la sua fidanzata e fissate quei colori,  quella luce che cade sul mare e datevi un bacio..come se io fossi lì con la mia Rosina "
Sino a quel momento era riuscito a non cedere, ma adesso era davanti a  quell'uomo con i suoi occhi pieni di lacrime che faceva fatica a non far uscire ; un amore così puro, così vero, così speciale , che lui sentiva stesse nascendo anche con Giulia e aveva rischiato prima del tempo di annullare.
S:" glielo prometto e le mando anche una foto così lo potrà guardare anche lei quel tramonto pensando alla sua Rosina "
La sua voce era spezzata, come quella di quell uomo; non si conoscevano eppure avevano condiviso il lor amore seppur per due donne diverse
P:" dai non farla aspettare, i vostri biglietti ..in omaggio"
S:" ma come ? Ha già  fatto troppo per me "
P:" facciamo che mi fai un autogtafo e scrivi una dedica firmata per lady Alice, la mia nipotina "
Gli sorrise , lui sapeva chi fosse, eppure non aveva mai provato a far leva su questo
S:" quindi lei sapeva chi io.."
P:" sarò vecchio, ma la TV ce l ho..e mia nipote è innamorata di te..mi canta lady sempre.. "
Sangio sorrise a quell affermazione immaginando quella piccola bimba, costringere suo nonno ad ascoltare quella canzone non di certo della sua età
S:" facciamo cosi ..un autografo è banale e troppo poco ..le lascio il mio numero , quando è con la sua nipotina,  mi chiama e la saluto "
P:" oh mamma, sviene quando glielo dico "
S:" ah ah grazie ancora.."
P:" vai da lei.."
Stava per girarsi e andare proprio da lei, quando si sentì toccare la mano
P:" e proprio bella la tua lady..come la mia Rosina..io me la sono sposata "
S:" si è proprio bella..magari sarà la mia Rosina un giorno "
Sorrise e raggiunse Giulia, che ormai nell attesa , si era seduta su una delle panchine, attendendo lui
G:" pensavo fossi scappato "
S:" in realtà ci stavo pensando"
Giulia lo guardò,  per cercare di capire se fosse vero, ma vedendolo sorridere , rise anche lei saltandogli in braccio
G:" sei un cretino "
S:" e tu una scema ..ma secondo te, me ne vado ? Non ti mollo..non adesso "
G:"anche perché saprei chi chiamare "
S:" ah si ? Dobbiamo aggiornare la rubrica "
G:" che vuoi dire ?"
S:" cancellare dei numeri utili"
G:" potrei dire lo stesso "
Si sfidarono con lo sguardo , nessuno dei due voleva cedere, ma fù Giulia a interrompere quel gioco di sguardi
G:" allora dove si va ?"
S:" top secret "
G:" no ancora ? Dai .."
S:" si e devi arrenderti..posso solo dirti una cosa "
G:" cioè?"
S:" appena arriviamo in questo posto, come prima cosa dovremmo andare a fare shopping ..ci servono dei costumi. "
G:" nooo.. mare ? Ahhhhhh"
Non sentii neanche la sua risposta, che si gettò tra le sue braccia in preda all euforia ..
S:" sono contento che tu sia felice, ma se non saliamo sul treno ciao mare "
Non se lo fece ripetere due volte , strinse la sua mano, e insieme salirono sul treno che nel frattempo era arrivato accanto a loro. Presero posto , Sangio accanto ai finestrini, poiché lei sapeva che a lui piaceva guardare ogni singolo dettaglio di ogni posto che attraversavano a velocità diversa
S:" hei tu mi stai fissando "
G:" si è vero"
S:" e perché?"
G:" perché sei bello"
S:" ah signorina Stabile..mi cedi cosi ..ora riconosco la mia sottona "
G:" hei non sono sottona..sono felice di andare al mare e tu in questo momento mi ci porti,  ecco perché sono cosi carina ..e non sono tua "
S:" non ci provare..non  dopo stanotte "
Lo guardò,  era serio. Lui la considerava sua, e lei da suo canto anche se non voleva ammetterlo si sentiva tale , ma lui invece? Questo a lei non era altrettanto chiaro
G:" e tu invece?"
S:" io cosa ?"
G:" tu di chi sei?"
S:" chiunque vuoi che io sia.."
Quella frase di un famoso film, lui che la guardava serio, ma poi entrambi erano scoppiati a ridere. Appena sentirono il trebi emettere il fischio di partenza, Giulia si appoggiò alla spalla di Sangio che a sua volta fece aderire la sua testa. Vide la ragazza chiudere gli occhi dopo pochi minuti e sorrise a quella vista : poteva essere donna quanto voleva, ma rimaneva pur sempre una bambina. Si avvicinò lentamente al suo orecchio e con voce flebile
S:" sono tuo per sempre lady"

1,2 , 3 e 4Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora