CAPITOLO32 - VUOI VEDERE CHE..

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Siamo rimasti a quel messaggio ...si lo sò enigmatico,  ma nessuno di voi si è chiesto  l'origine o la causa di quel quasi grido d aiuto ? Ve lo dico io..sono sicura di no. Per capirlo dobbiamo semplicemente tornare un po' indietro nel tempo, di qualche giorno rispetto a quell incontro tra Sangio e Margherita.
Giulia come sapete era tornata a casa, a Roma,  alla sua vita di sempre, e sotto consiglio della sua migliore amica,  aveva deciso che per un po' non avrebbe più pensato a quel ragazzo che le aveva spezzato il cuore, decise di dedicarsi alla cosa che più la faceva star bene : la danza.
Quella mattina, che sembrava essere banale, come lo erano state tutte le altre precedenti, andò con la sua amica nella loro scuola di danza , dove conoscendo ormai gli orari, decisero di andare all pra di pranzo quando ormai la sala sarebbe stata libera poiché tutti a pranzo.
Appena entrate si tolsero la lio giacchettina di jeans , posarono i borsoni a terra e cambiatesi entrambe , iniziarono il riscaldamento .
C:" allora come va ?"
G:" ne hai un altra di riserva ?"
C:" no voglio sapere questa di risposta "
G:" allora non me lo chiedere ...lo sai "
C:" provo tanta di quella rabbia che se lo avessi qui di fronte gli tirerei un pugno " quando lo diceva,  arricciava il naso, stringeva le labbra e  con il braccio che le era rimasto libero dalla sbarra, simulò il formarsi di un pugno
G:" si certo...ma se hai sempre detto che eravamo  bellissimi..falsa "
C:" si ma fino a prima che .." non voleva usare quella parola sapendo che l avrebbe ancora ferita
G:" sì fin quando non sono diventata cornuta due volte "
C:" non volevo dire questo Giù "
G:" ma è la verità.."
Vide il viso di Giulia, diventare cupo come ormai lo era da giorni , non l aveva più vista sorridere come lei era solita fare ormai da un po di tempo
C:" Giulia devi tornare a essere quella che conosco io ma soprattutto che eri diventata . Sai, amici ti  aveva aiutata a essere sicura di tè,  non tornare indietro "
G:" hai ragione.."
Alzò il viso e le sorrise , infondo sapeva che lei volesse il suo bene e non voleva altro che vederla felice, anche se questo significava andarle contro per spronarla.
Iniziarono la loro lezione, inventando nuove coreografie,  facendole divertire  come solo la musica riusciva a fare, con le sue noti folli, il suo ritmo che cambiando segnava l inzio di un nuovo pezzo, fin quando da quella playlist,  proposta proprio da Giulia non partì quella musica: le prime parole, la sua voce ..sei così bambina, ed io così maturo , che non può funzionare...si bloccò lì immobile al centro di quella grande sala  di fronte allo specchio .
Chiara la guardava, solo per vedere e capire cosa fosse giusto fare, se avvicinarsi a lei lasciarle il tempo di ritornare in sé,  fin quando non si stupì di ciò che vide.
Giulia si piegò sù se stessa al centro della sala, si portò le ginocchia al petto,  nascondendoci la testa e con movimento doldolante , piangeva . Lentamente,  Chiara,  senza dire nulla si avvicinò a lei e la abbracciò delicatamente,  quasi a volersi prendere un po del suo dolore .
G:" ricordo ancora quando l ho ascoltata per la prima volta..non ci credevo l avesse scritta per me, poi, quelle parole, quella descrizione di quell amore , tutti che guardavano verso di me quando lui la cantava.  ."
Le sue lacrime davano libero sfogo a tutto quel dolore che per giorni aveva tenuto dentro di sé,  per onorare la promessa fatta alla amica,  di dover andare avanti
C:" scusami giù "
Giulia la guardò stupita girandosi verso di lei
G:" e di cosa?"
C:" di averti detto di lasciar perdere..non è giusto , se tu sei questa no  è solo grazie ad amici,  per quanto lui ti abbia fatto  e ti faccia soffrire tu si quello che sei perché lui ti ha fatta sentire bella quando neanche tu lo pensavi "
Sorrise a quelle parole, pensando a quanto fossero vere e a quanto lui le avesse più volte ripetuto in quella loro fuga d amore che era bellissima
G:" sai quando mi hai chiesto di quando abbiamo fatto l amore ?"
C:" si "
G:" lui ogni volta mi diceva che ero bellissima, e sai cosa ? Ci credeva talmente tanto da farlo pensare anche a me . Ero sicura di me  in quel momento,  perché lui mi faceva sentire la più bella "
C:" perché lo sei "
Si abbracciarono forte, rimanendo così per un po',  una tra le braccia dell altra , piangendo insieme .  Non c era un motivo per quelle lacrime, erano dettate da tante emozioni tenuto dentro ciascuna di loro per tanto tempo . Quell abbraccio,  fù interrotto da Giulia, che titubante si rivolse alla sua amica
G:" devo confessarti una cosa.."
Chiara la guardava confusa,  Giulia non le aveva mai taciuto nulla, si erano sempre raccontate tutto
C:" cosa ?"
La vedeva in difficoltà nel trovare le giuste parole per dirle al meglio ciò che avrebbe voluto, ma poi decise lei di aiutarla come poteva
C:" giù stai serena..io ci sono" questo fù quello che a Giulia bastò
G:" non sono sicura ma mi sento strana "
C:" come scusa.. cosa intendi ?"
G:" sento una sensazione, che non sò spiegare..sento che sta succedendo qualcosa al mio corpo che non riesco a controllare "
Decise che sarebbe stato meglio raggiungere l amica posizionandosi dinanzi a lei, anziché rimanere alle sue spalle
C:" mi spieghi meglio?"
G:" non lo sò è strano..di solito riesco a controllare le mie cose..tipo sai che adoro mangiare schifezze ? Di solito riesco magari uscendo o cambiando discorso a non pensare, invece adesso è talmente tanta la voglia che quando desidero qualcosa da mangiare non sò resistere ..e se riesco a fare resistenza succede peggio "
C:" altro ?"
G:" si sono sempre stanca, ma questo anche prima ..ma sono stanca in maniera diversa..direi fiacca "
Giulia vide Chiara alzarsi all improvviso davanti a lei, che spedita andò verso la sua borsa e tirò fuori il cellulare. La vedeva sfogliare con frenesia lo schermo del suo cellulare, quasi a voler cercare qualcosa, con fretta ma anche accuratezza. Una volta ottenuto ciò che cercava, alzò lo sguardo e la fissò .
C:" ok lo sapevo ..lo sapevo "
La guardava, e le sembrava fosse impazzita per quella reazione al quanto sproporzionata fino a qualche minuto prima
G:" ma che hai? Sembri impazzita "
C:" si perché io sò "
G:" che sai ?"
C:" Giulia questi sono sintomi di una sola cosa ..e te l avevo detto "
Sarà che fosse in stato confusionale,  ma davvero non riusciva a capire ciò che stava accadendo e ciò che la sua amica voleva dirle, di cose in quei giorni ne aveva dette tante .
G:" non ti sto capendo chià "
C:" Giulia ricordi quando ti ho chiesto per caso tu e Sangiovanni sie stati attenti, si insomma hai  capito  no?"
G:" si e ti ho detto che non mi ricordavo ..Cioe che non lo sò in realtà..ma che c entra adesso ?"
C:" perfetto..abbiamo secondo me la risposta "
Vedeva la sua amica , guardarla ancora confusa, sapeva che non stesse fingendo , che la sua reazione davvero rappresentava una situazione di non chiarezza per lei
C:" Giulia hai sempre fame , sei stanca .."
G:" si ma solo perché tutta questa situazione è di stress e il fisico non regge "
C:" no giù guarda qua "
Le prese il telefono che aveva tra le mani, e iniziò a leggere su quella pagina di ricerca quelle righe per pii tornare indietro e ricominciare da capo, fino a salire con la sguardo davanti a Chiara, che attendeva una sua reazione
G:" no non può essere "
C:" calma, magari non è..dobbiamo fare solo una cosa "
G:" cioè?"
C:" comprare il test...adesso finiamo, andiamo in farmacia e oddio.."
Stavano organizzando sul da farsi e su chi delle due avrebbe richiesto quel test una volta entrate in farmacia, fin quando Giulia vide Chiara fissarla ancora una volta
G:" che c è adesso ?"
C:" giù devi dirlo a Sangio,  lui deve sapere "
Avrebbe tanto voluto aspettare quella risposta prima di parlargli, ma sapeva che solo la sua vicinanza le avrebbe dato la forza necessaria per affrontare tutto questo
G:" hai ragione "
Si alzò lei stavolta, prese il suo cellulare e andò sù quello che era il suo contatto  SANGIUS<3 scrivendo poche ma concise parole
TI DEVO PARLARE ...

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