CAPITOLO 27 ODIO ET AMO

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Ad aprire gli occhi quella mattina, fù proprio Sangio,  colpito in pieno viso dalla luce del sole che segnava l inzio di una nuova giornata, che sembrava avere nell aria gia qualcosa di diverso, rispetto alle ore precedenti.  Si girò di poco,facendo attenzione a non svegliarla: lei con la sua testa poggiata nel suo collo e il suo respiro tranquillo e regolare segnato dal quel visivo movimento del torace che si alzava e abbassava come quasi a ritmo di musica.
Vedendo che cominciava ad arrivare gente, decise di svegliarla , così da farla vestire e andare su in camera dove se avessero voluto avrebbero continuato a dormire ancora , o magari avrebbero fatto colazione e sarebbero riscesi in spiaggia per un altra giornata di bellissimo mare .
La scosse leggermente,  per far in modo che lei prendesse lentamente coscienza,  che un nuovo giorno  era cominciato , e tra piccolo mugugni di disapprovazione e frasi buttate a caso, finalmente aprì gli occhi
G:" ma che ore sono?"
S:" l ora di alzarsi..bella addormentata "
G:" di già? Sono stanca "
S:" si , sta cominciando a venire gente in spiaggia, sarebbe meglio vestirsi e tornare in camera "
Alla parola vestirsi, Giulia saltò sull attenti, notando effettivamente che il suo corpo era soltanto ricoperto da quel lenzuolo, preso la sera prima , che essendo anche bianco, alla luce del sole lasciava poco spazio al immaginazione
G:" oddio sono nuda ..non guardare "
S:" ma sei seria?"
G:" si dai girati "
S:" guarda che se sei nuda è perche ti ho svestita io "
G:" e allora ? Adesso io mi rivesti ..da sola "
Certe volte proprio non riusciva a capirla, d altronde la notte prima era stato lui stesso a privarla dell intimo, con cui lei adesso si stava rivestendo, lasciandola completamente nuda accanto a lui
S:" non ti capisco "
G:" cosa non capisci ?"
S:" si insomma..ieri..io ..si ..insomma"
G:" Sangio era buio, c era solo la luna, una luce piccolissima...adesso guarda quanta luce c è..è diverso per me"
Adesso era tutto più chiaro, era come fosse una lucciola, anche loro nel buio della notte rivelano a loro immensa bellezza, senza vergognarsene , mentre di giorno si nascondono in attesa che possa ritornare quel buio per mostrarsi senza alcun tipo di vergogna davanti a tutti. Lei si vergognava, non era cambiata in questo ; era sì diventata più sicura del suo corpo, ma solo quando era con lui, mentre all luce del sole , co  altra gente, lei era sempre la stessa , e quella scritta confident per gli altri aveva qncora qualcosa da cancellare.
Si avvicinò a lei, appena notò che fosse vestita, le diede un bacio a stampo  leggero,  non voleva ammetterlo ma quel suo essere così sicura e sfacciata solo quando era con lui lo lusingava e gli creava dentro di sé eccitazione
S:" dai scema andiamo su"
Non gli rispose, strinse la mano nella sua e insieme, andarono nella loro camera, dove decisero che per quel giorni non sarebbero tornati sulla spiaggia na avrebbero sotto consiglio della signora Clara , trascorso la giornata in centro tra negozietti e luoghi tipici.
Si organizzarono anche per chi per primo era addetto nel fare la doccia, e a vincere fù Sangiovanni
G:" non vale io sono donna, devi essere galantuomo..e poi devo prepararmi ..mi ci vuole più tempo"
Si avvicinò a lui facendo faccia triste, sperando di ottenere una clemenza da parte sua, invece lui, dal suo canto avendo il vantaggio dalla sua parte pensò di utilizzarlo a suo favore
S:" ah no no..se vuoi entrare per prima devi guadagnartelo "
G:" e come scusa?"
S:" te l ho già detto una volta che la doccia è abbastanza grande "
Non attese risposta di assenso o altro, Giulia in pochi secondi si ritrovò le labbra di Sangio attaccate al suo orecchio
S:" io ti faccio entrare per prima, ma voglio qualcosa in cambio "
Si allontanò dal suo orecchio e guardandola negli occhi si rimise come in precedenza dinanzi a lei, come ad ottenere risposta che non tardò ad arrivare, infatti le si avvicinò e alzandosi sulle punte, a pochi centimetri dal suo viso quasi sospirando ormai sulle sue labbra
G:" ahm..aspetterò "
Si allontanò beffarda, lasciando lui perplesso, deluso nel non  essere riuscito nel suo intento di farla cedere , ma allo stesso tempo divertito e affascinato da quanto quella ragazza non fosse mai coai scontata.
Le voltò le spalle e si recò in doccia, dove aperta la cascata di acqua fresca, cominciò a canticchiare una delle sue canzoni, che Giulia riconobbe subito e alla quale si unì.  Quella melodia e divertente duetto che si era venuto a creare, fu interrotto dallo squillo di cellulare di lui, che aveva lasciato sul comodino, così da far smettere lei di cantare e richiamare l attenzione di lui
G:" Sangio il telefono ..un messaggio..magari è importante "
S:" come ?"
Si affacciò alla porta del bagno, lasciata precedentemente socchiusa e alzando di poco la voce,  tornò a ripetergli
G:" il telefono..è arrivato un messaggio..potrebbe essere importante,  te lo porto ?"
S:" no no leggilo tu e fammi sapere chi è "
Eseguì esattamente ciò che lui gi aveva chiesto di fare, si avvicinò al telefono, lo prese e sbloccato,  con il codice che lei conosceva, vide al centro dello schermo una bustina che segnava l arrivo del messaggio. Ci cliccò su e si aprii quel messaggio
Hei amore, allora come va a Milano?
Quel lavoro che mi avevi detto tutto bene ? Sono così curiosa che tu mi dica tutto, come promesso non ti sto chiamando ma attendo che sia tu a farlo non voglio disturbarti,  come promesso. Ma sappi che mi manchi e non vedo l ora che sia lunedì per riabbracciarti
Mi manchi , Marghe
Rileggeva quel messaggio,  non potendo credere che quell incubo già vissuto potesse ripresentarsi ancora e poi ancora . Le lacrime senza che lei avesse dato loro il permesso cominciarono a scendere,  non dandole il giusto tempo per avere il controllo si di loro, mentre tutto il suo corpo sembrava essere pietrificato come i suoi occhi che erano fermi a quel mi manchi finale.
Alle sue spalle , un Sangio ignaro,  appena uscito dalla doccia, involontariamente , posò le sue mani sui fianchi, ricevendo subito dopo, uno schiaffo in pieno viso
S:" ma sei matta ?"
G:" matta io? Lo sapevo.. lo sapevo.. sono una cretina"
Si era mossa, il suo corpo aveva ripreso ad ascoltare anche i movimenti dettati dalla mente, portandola a compiere quel gesti ripetitivo su e giù per la stanza ,fermati da lui che vedendola così agitata e confuso dalla sua reazione, la bloccò con entrambe le mani,  dalle sue spalle
S:" hei che ti prende ? Non sei una cretina "
G:" eh invece si. ..leggi , voglio vedere cosa mi dici adesso "
Le prese il telefono tra le mani e cominciò a leggere quel messaggio. Durante quei giorni, in cui era stato con lei aveva completamente dimenticato di dirle la cosa più importante di tutte : con Margherita non aveva chiuso , le aveva detto che sarebbe andato a Milano ma non per Giulia ma per risolvere delle cose di lavoro, dicendole che sarebbe tornato la settimana dopo
G:" allora sto aspettando..si è sbagliata ? Cioe magari è innamorata dinte e non vuole arrendersi ..lo posso capire "
Sperava che dicendo quelle parole, servendogli quasi la giusta dritta nella risposta, lui le dasse conferma della sua ipotesi, invece alzando lo sguardo,  capii che non era così
S:" non le ho detto che venivo da te..volevo capire come andasse giù, non volevo un altra volta ferire te e poi lei "
G:" ma perché non me lo hai detto ?"
S:" perché non saresti stata te stessa, ma ti saresti limitata e io per capire delle mie cose, devo viverti "
G :" ah si vivermi facendo la mroe sulla spiaggia "
S:" anche ..se serve anche questo"
G:" ma poi come fà a non sapre che sei con me se hai pubblicato quella foto ?"
S:" perché dopo il programma ho notato che non mi seguiva più e non l ha più fatto".
Non poteva credere alla lucidità che lui avesse nel raccontare tutto questo, quando invece lei dinanzi a lui avrebbe solo voluto urlargli il mondo
G:" tu non ti rendi conto ..e adesso? Lunedi torni da lei..fia una bella vacanzina anche con lei e io che faccio..aspetto?"
S:" Giulia.."
G:" no aspetta..se io non avessi letto, tu me lo avresti detto ?"
Si guardarono negli occhi al seguirsi di quella domanda, per quanto Sangio fosse bravo a volte nascondere le sue emozioni, in altre sembrava avesse le risposte messe lì,  in facci a chi lo ascoltava
G:" no ti dico io, tu non me lo avresti detto..non ci posso credere "
Tentò di avvicinarsi a lei, di sfiorarle la mano, ma lei in maniera frettolosa e fuggitiva,  si liberò da quel tentativo di presa
G:" non mi toccare "
S:" Giulia ti prego..non roviniamo tutto "
G:" forse non hai capito la gravità della cosa..tu hai già rovinato tutto "
S:" no invece non è vero , questi giorni con te ..ho capito davvero cosa voglio, chi voglio. Non ho pensato a lei fini a questo messaggio, non te ne ho parlato perché avevo quasi dimenticato quelle che le avessi detto , che lei ci fosse "
G:" ma lei c è Sangio..c è sempre stata ..io sono stata sempre la terza, ad amici io ero dopo di lei, perché non ti capiva più,  io ero la novità.  Adesso ..adesso non lo so neanche io"
S:" Giulia ti prego..non trarre delle conclusioni da sola, fai parlare e spiegare me "
Si allontanò da lui ancora di più,  andando verso la porta della loro camera
G:" te l ho detto..hai rovinato tutto "
Chiuse la porta alle sue spalle, facendone sentire il suono nel silenzio della stanza che si era venuto a creare,  mentre lui, inerme, ricadde seduto sul letto , nelle sue mani quel messaggio..aveva di nuovo rovinato tutto

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