Capitolo 7 - Ho un regalo per te

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Erano ormai giunti alla fatidica puntata, mancava davvero solo qualche  giorno e tutto incredibilmente  dopo mesi sarebbe terminato; eppure ciò che tutti loro provavano era un mix di eccitazione per quella serata che avrebbe concluso tutto il loro percorso ma anche segnato da tanta paura per quello che sarebbe accaduto una volta fuori.Nel bene e nel male quei prof che a volte avevano tanto odiato , glie erano stati vicini e avevano sempre capito i loro momenti no, le loro titubanze e i loro dubbi, mettendoli di fronte a cose a volte spiacevoli ma oggettive; fuori invece sarebbero stati soli, dovevano riuscire ognuno per proprio conto a capire quale fosse la cosa giusta da fare.
Sangiovanni aveva trascorso quella settimana in assoluta solitudine,  come era già suo solito fare, ma stavolta non c era una piccoletta ad interrompere i suoi silenzi con uno dei suoi sorrisi e farlo distrarre un po' e su questo Sangio ebbe modo di rifletterci su;fino a quel momento forse aveva sottovalutato la potenza che lei aveva su di lui o perlomeno non ne aveva dato il giusto peso.
Era un giorno come gli altri o almeno così sembrava esserlo, quando in casetta nell assoluto silenzio si fece spazio la voce di Maria
M:" Ragazzi..hei come va?"
S,A,SAM,E:" Mariaaaa..tutto bene ..emozionati per la finale ma bene"
M:" Allora ragazzi sono contenta che state bene, l emozione è giusti che ci sia  è un po come la prima puntata..li c era l emozione verso qualcosa di nuovo, qui invece la consapevolezza che siamo giunti alla fine "
S,A,SAM,E :" È vero"
M:" Allora voglio parlare un attimo con uno di voi..Sangio "
S:" Hei Maria dimmi "
M:" Come stai?"
S:" Bene,  te ?"
M:" Io bene grazie , senti metti il giubbino e vieni in studio "
S:" OK"
Non sapeva cosa sarebbe accaduto,  eppure Sangio,  preso dalla piena curiosità indossò velocemente il giubbotto e più veloce che potè raggiunse lo studio . Appena entrò,  scendendo le scale , notò che non c erano più quei banchi che solitamente individuavano appena entrati in studio, e dentro di sé provò un senso di smarrimento che fu subito notato da Maria
M:" Sangio tutto ok?"
S:"Si e che fa strano..prima appena scendevo da quelle scale, c erano i banchi, i nostri nomi,  era come prendere una boccata d ossigeno tornare qua ..ora invece fa tutto così strano "
M:" Beh quello ci sta..i cambiamenti creano sempre un senso di inquietudine per quello che non si conosce "
S:" Si di solito sono uno a cui piacciono i cambiamenti..questa volta però..."
M:"C è paura..ed è normale Sangio..siete chiusi lì da tanto"
S:" Si può essere sia per questo "
M:" Senti un po'..ti manca ?"
S:" Chi?"
M:" Sangio.."
S:" Hem ok..sai che non sono bravo a parlare di ste cose..cosi..pero si , si sente la sua mancanza in casetta "
M:" Non ti ho chiesto della casetta, ma a te "
S:" Si mi manca, e la cosa strana è  che manca la persona nel totale..mancano i momenti passati con lei, quelli belli e quelli anche dove è stato difficile capirsi,  ma cosa strana mi manca vederla ballare sul quel palco,  osservarla ..quella magia che lei più di qualsiasi altro qua dentro creava quando saliva sul palco "
M:"Beh quando ci manca qualcuno , manca tutto di lei no? Cose belle e cose brutte "
S:" Si non mi era mai successo prima,  non cosi..e quando ci penso dico chissà che cavolo sarà sta cosa che sento "
M:" Beh forse un nome ce l ha ma non sei ancora pronto "
Non ci fu obiezione a quella analisi che Maria gli aveva fatto , lei sapeva cosa lui provasse per lei, come lui del resto intuiva la voglia della presentatrice di dar libero sfogo alle sue emozioni.
M:" Allora ho una cosa per te , te la manda una persona "
S:" AH ok..dov è?"
M:" Allora vedi..girati., alle tue spalle dovrebbe esserci una scatola rossa che hanno portato su un  carrello,  prendila e siediti al centro dello studio "
S:" OK.."
Sangio fece esattamente ciò che Maria gli disse di fare , la sua curiosità era tanta nel scoprire  che regali potesse contenere quella scatola e soprattutto chi fosse il mittente di quel gesto.
M:" allora prima di aprire la scatola , c è una lettera lì vicino, la vedi?"
S:" Si la vedo..che faccio, la apro?"
M:" Si e leggi quello che c è scritto"
Appena aprì la busta contenente la lettera, non potè non risaltargli agli occhi quella ortografia,  l aveva vista scrivere mille volte accanto a lui mentre cercava in attesa che lui finisse di completare le barre, di disegnarci qualcosa di carini per poi spiegarlo a semplici parole.
S:" Devo leggere ad alta voce vero?"
M:" Si"
Ciao Sangio,fa strano scrivere  quando fino a qualche giorno fa ti parlavo da vicino. A differenza tua non sono brava con le parole, non so metterle assieme come vorrei e soprattutto a volte se le metti assieme non hanno comunque senso, ecco come adesso. Mentre scrivo sono in cameretta,  sono tornata a Roma e sto guardando per l ennesima volta la striscia pomeridiana,  dove fai le prove del tuo nuovo inedito, che non vedo l ora di ascoltare. Quando si esce da lì,  è tutto così diverso, ma credimi bello, perciò non avere paura del dopo, perché sò che ne hai e pensa a tutte le cose belle che sicuramente accadranno. Rivedrai la tua famiglia , conoscerai la tua nipotina, pubblicizzerai il tuo primo disco e tante altre cose belle; perché fuori Sangio c è il mondo,  cambiato,  ma il mondo c è ancora e tu e la tua musica lo rendete più bello.NOn smettere mai di cantare, di emozionare ed emozionarti, tutti ne hanno bisogno,  anche di cose imperfetted'altronde chi o cosa lo è , ricordi?
Vorrei essere lì ma non posso, come tu sai, ma comunque voglio lasciarti qualcosa di mio, con la certezza che possa darti tutto il sostegno e la forza che ti avrei dato io, un attesa di poterci rivedere.
In bocca al lupo, anche se ricordi,  me l hai promesso e le promesse si mantengono, questo me lo hai insegnato tu.
Let's  go vincitore.Mi manchi.
LOLA
I suoi occhi non si staccano da quella lettera, da  quelle sue parole, era riuscita con poco a dirgli tutto; come sempre era stata lei a stupirlo, e non l avrebbe fatto se Maria non lo avesse riportato al momento che stava vivendo
M:" Sangio allora lei vuole che apri la scatola e prendi questa cosa che ti manda "
S:" Ah ok.. allora apro"
Aprendo la scatola ci trovò dentro Marius,  con al polso un elastichetto rosa,non uno qualsiasi,  ma bensì quello che lei reputò essere stato un suo portafortuna durante il suo percorso; lo prese, lo sollevò dalla scatola e avvicinandolo a  sé non poté non accorgersi del profumo che Giulia appositamente ci aveva spruzzato su. Penso a quanto quel gesto per lei significasse tanto, non si sarebbe mai separata da Marius,  per nessuno e pure per lui lo aveva fatto; sapeva la difficoltà che avrebbe avuto nel dormire sola senza di lui e questo lo fece rattristare.
M:" Sangio..che c è? Non sei contento ?"
S:" Hei Maria si certo, ma so quanto importante è Marius per lei"
M:" Ecco quindi anche il suo gesto assume la stessa importanza no?"
S:" Si assolutamente si..solo che sono preoccupato..lei dorme solo con lui e non vorrei.."
M:" Beh se l ha fatto è perché uno e sicura di poter restare qualche giorno senza e due perché reputa più importante che lo abbia tu no?"
S:" Si questo si, anche sulle cose che mi ha scritto..io non so che dire..adesso più che mai, so quanto mi manca .Quando penso al fuori e alle mille cose da fare riesco comunque a trovare un posticino per lei  nella mia testa , capisco davvero che non ci voglio rinunciare,  non senz almeno averci provato prima"
M:" Son contenta Sangio..puoi tornare in casetta"
S:" Grazie Maria, di tutto..ciao Giuli..mi manchi anche tu "
Andò via da quello studio non solo come ci era arrivato un ora prima,  aveva Marius, aveva lei.

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