‘’ quindi hai fatto amicizia con il nipote di Baston? ‘’ chiede Gus appoggiandosi su un armadietto affianco al mio. Annuisco, ma sembra più un affermazione che una domanda ‘’ è simpatico, è bravo e non fa troppe domande ‘’ affermo aprendo l’armadietto ‘’ e ti piace … ‘’ dice lui. Lo guardo aggrottando le sopracciglia. La sua voce è fredda e non fa trapelare nessuna emozione, come il suo viso ‘’ come ti salta in mente, scusa? ‘’ incrocia le braccia davanti al petto ‘’ ti conosco troppo bene, se non ti interessava lo avresti già eliminato ‘’  alzo un sopracciglio ‘’ non pensi che eliminare sia una parola un po’ troppo pesante? ‘’ ci scherzo sopra ‘’ Taylor, hai capito cosa intendo ‘’ dice serio. Dopo aver messo tutti i libri che non mi servono nell’armadietto chiudo l’anta e lo guardo ‘’ Gus, non capisco perché te la prenda tanto. Sembra che questa cosa ti dà problemi ‘’ buffa e sfugge dal mio sguardo. Lo guardo interessata. Cosa c’è che non vuoi dirmi Gus? Perché in questi giorni ti stai comportando in modo strano? Stringo le labbra per non far uscire queste domande da esse. Per qualche strano motivo, mi sembrano troppo pericolose. ‘’ ma lo hai visto? ‘’ sbotta all’improvviso, si guarda intorno e calma il tono della voce ‘’ fa tutto il perfettino, il belloccio ‘’ alzo un sopracciglio ‘’ non pensavo che ti desse fastidio la perfezione e la bellezza ‘’ dico alludendo a tutte le sue splendide ragazze. Lui capisce e caccia un sospiro rassegato ‘’ e poi non è come sembra … ‘’ continuo ‘’ … è gentile, disponibile, dolce … ‘’    ‘’ ritorniamo alla supposizione che ti piace ‘’ alzo le mani al cielo ‘’ da cosa te ne accorgi? ‘’ chiedo con aria di sfida, mi punta il dito contro ‘’ dallo sguardo trasognante che hai ‘’ alzo  entrambe le sopracciglia ‘’ ho lo stesso sguardo di una che descrive un amico! Avrei lo stesso ‘ sguardo ’ anche se descrivessi te ‘’  esclamo. La campanella suona e i ragazzi corrono verso l’uscita. Questa volta aspetto che il corridoio si svuoti prima di uscire. Gus mi segue. Si schiarisce la gola ‘’ e come mi descriveresti? ‘’ chiede divertito. Sorrido, cominciando a camminare verso casa ‘’ non ti darò questa soddisfazione ‘’ dico facendolo ridere. ‘’ vuoi un passaggio? ‘’ scuoto la testa ‘’ voglio fare una passeggiata ‘’ annuisce e mi saluta, andando verso il parcheggio della scuola. Passo dal parco, davanti il castello dei Baston e poi finalmente a casa. Apro la porta ed entro, appendendo la giacca sul mio personale appendino. Dolores si affaccia dalla cucina ‘’ ciao Taylor ‘’ mi viene in contro, strofinandosi le mani ‘’ ciao Dolores ‘’ sembra contenta, e vengo contagiata dal suo sorriso ‘’ mi sembri felice oggi ‘’ annuisce ‘’ non vedevo l’ora di dirtelo ‘’ mi stiro la maglia, curiosa ‘’cosa? ‘’ mi prende le mani ‘’ sono riuscita a fissare un appuntamento con tuo fratello ‘’ dun tratto non riesco più a muovermi, rimango paralizzata. È così ogni volta che Dolores mi dice qualcosa su Ron, per esempio come sta, che cosa sta facendo, che voti prende a scuola … è strano pensare che rivedrò mio fratello dopo anni, ma non devo essere sicura che lo rivedrò. La sua nuova famiglia mi odia, una volta stavo aspettando mio fratello e invece di lui mi ritrovo due spilungoni ricchi sfondati di una citta a qualche kilometro di distanza dal paese. Mi hanno detto che Ron non era potuto venire e che non avrei potuto vederlo per un bel po’. Hanno cercato di dissuadermi dalla voglia irrefrenabile di vederlo dicendo che era scosso, che di notte urlava in preda a un incubo, che per un periodo non ha mangiato. Il fatto è che capivo come si sentiva mio fratello, anche io mi svegliavo in preda a incubi terribili, gridando, ma senza che nessuno mi coccolasse. Anche io non mangiavo per interi giorni. Anche io ero scossa e avevo bisogno di qualcuno che mi stesse vicino. Peccato che l’unica persona che volevo vicino era mio fratello. Che mi avevano portato via. Ma avevo ancora la speranza di poterlo riabbracciare, anche dopo tanti anni ‘’ Taylor? ‘’ la voce di Dolores mi riporta alla realtà, e cerco di farle un sorriso, mettendomi una ciocca dietro i capelli. Apro la bocca per parlare ma non esce alcun suono, lei sorride, comprensiva. ‘’ capisco che sei un po’ scossa, è da tanto tempo che non hai potuto avere un incontro con lui. Ti volevo solo avvisare che lo abbiamo fissato la settimana prossima, il più presto possibile, insomma ‘’. Annuisco e lei mi fa una carezza sulla guancia, poi sparisce dentro il suo ufficio. Rimango immobile per non so quanto tempo, a pensare a come sarà diventato Ron e cosa farà quando mi rivedrà. Scuoto la testa per liberarmi dei miei pensieri e salgo al piano di sopra, entrando in camera. Appena entro rimango un po’ perplessa. Sul letto Annie e una sua amica parlottavano tra loro, con risolini divertiti e voce stridula. Quando chiudo la porta, entrambe si girano verso di me e Annie sorride, venendomi incontro e abbracciandomi, ricambio l’abbraccio. Quando si stacca mi presenta la sua amica ‘’ Taylor lei è Lena, una mia nuova compagna di classe, spero di non essere stata invadente a invitarla qui ‘’ scuoto la testa ‘’ no, sta’ tranquilla ‘’ intanto Lena si era alzata e ora mi porgeva la mano ‘’ Lena ‘’ dice sorridente. Stringo la mano ‘’ Taylor ‘’ era davvero carina, un viso delicato e rotondo, meravigliosi occhi azzurri e capelli di un marrone chiarissimo, quasi biondo.  Si siedono di nuovo sul letto, mentre io mi stendo sul mio, troppo stanca per pensare a fare bella figura con Lena ‘’ stavamo parlando del fratello di Lena ‘’ dice ad un tratto Annie. Lena ride ‘’ mi stavi raccontando della sua ragazza … ‘’ dice Annie, incitandola a continuare. Ascolto la loro conversazione, ma senza vero interesse ‘’ non è stato proprio un grande amore, infatti quando ci siamo trasferiti qui lei lo ha lasciato. Non è mai stato tanto bravo con le ragazze ma lui non si è mai ‘ innamorato’ veramente ‘’     ‘’ come fai a esserne sicura? ‘’ Lena sbuffa ‘’ lui ha tutto un suo pensiero sull’amore … troppo complicato e smielato ‘’ Annie ridacchia ‘’ sembra così romantico ‘’ la ragazza annuisce ‘’ infatti è un romanticone, uno di quelli che farebbe una serenata alla propria ragazza su un cavallo bianco in riva al mare al tramonto ‘’ Annie ride, e anche io trattengo una risatina ‘’ anche se da quando siamo qui, si comporta in modo strano … ‘’ dice pensierosa ‘’ cosa vuoi dire? ‘’ chiede curiosa la mia amica. Guardo la sveglia sul comodino della rossa, tra una mezzoretta devo andare a lavoro. Ma non mi azzecca di prepararmi. Sono sicura che oggi farò tardi ‘’…  penso abbia incontrato una ragazza appena siamo arrivati qui … ‘’ stava dicendo Lena ‘’ … e ha avuto, tipo, un colpo di fulmine. Ma di quelli proprio forti! ‘’ scoppia a ridere ‘’ fino a qualche giorno fa dividevo la stanza con lui, e parla nel sonno. Sapessi che tortura! Certe volte mi svegliava dicendo cosa strane ‘’ Annie sembra abbastanza interessata ‘’ del tipo? ‘’ Lena scoppia a ridere, e imita una voce assonnata, probabilmente del fratello ‘’ non andartene … non sono riuscito a fermarmi … 5 minuti … occhi stupendi … ‘’  Annie ride ‘’ ammazza quanto parla! ‘’ la ragazza sorride ‘’ certe volte fa pure certi discorsi, ma non mi hai fatto dire la cosa più bella! ‘’ mi alzo e comincio a prepararmi, apro l’armadio e mi infilo una camicia azzurra, lasciandola sbottonata e facendo intravedere la semplice maglietta nera che indossavo già ‘’ e cosa dice? ‘’ Lena ride, e riprende quella ridicola voce assonnata. Prendo la borsa e mi infilo in bocca una gomma da masticare ‘’ sei bellissima … ragazza yo-yo ‘’ le due scoppiano a ridere, mentre io per poco non mi strafogo con la gomma. Comincio a tossire, e per fortuna riesco a riprendere il controllo. Annie se ne accorge ‘’ Taylor tutto bene ‘’chiudo l’anta dell’armadio e mi passo una mano tra i capelli. Mi rivolgo a Lena ‘’ tuo … tuo fratello si chiama Kim? E il tuo cognome è Baston? ‘’ dico con voce stridula ‘’ si e si ‘’ annuisce Lena. Mi metto una mano dietro il collo e gesticolo incapace di dire qualcosa. ‘’ okay, fantastico. ‘’ dico in preda al panico, sotto gli occhi confusi delle due ragazze. ‘’ benissimo! ‘’ prendo la borsa e esco dalla camera, scendo le scale e esco fuori. E cammino a passo veloce verso il bar in cui lavoro. Non so se sono irritata o meravigliata. Irritata perché i Baston mi stanno perseguitando. Meravigliata … Kim mi sogna la notte? Sul serio pensa che sia bellissima? Che ho degli occhi stupendi? In realtà non penso di aver dei bei occhi, sono semplicemente verdi, e neanche di un verde luminoso. Giro l’angolo che conduce al castello e sbatto contro qualcosa, perdendo l’equilibrio. In un primo momento penso di aver preso un palo, o di aver girato un po’ prima e aver sbattuto contro il muro che circondava il castello. Ma quando due braccia mi prendono per la vita impedendomi di schiantarmi a terra, capisco che ho sbattuto contro il petto di qualcuno. Apro gli occhi, che avevo chiuso a causa dell’impatto, e mi ritrovo gli occhi azzurri di Kim a fissarmi. Guardandolo riesco a cogliere le somiglianze con la sorella, come il naso perfetto e gli occhi brillanti. Il mio respiro è pesante, forse a causa della corsa che ho fatto, o forse per il calore che le sue mani trasmettono, mandandomi brividi piacevoli in tutto il corpo ‘’ alla tua lista di abilità, dobbiamo aggiungere la tua innata capacità di cadere ogni volta che sei da queste parti ‘’ dice sorridente. Senza pensarci metto le mani sulle sue spalle e mi alzo, ritrovando l’equilibrio ma perdendo la stretta delle sue mani ‘’ ehm … non … ‘’ non so che dire, e ad un tratto l’irritazione ritorna, e per un caso misterioso me la prendo con lui ‘’ mi spieghi quanti siete in famiglia? Vi siete concentrati tutti qua? ‘’ Kim aggrotta le sopracciglia ‘’ cosa? ‘’ chiede confuso ‘’ vi ritrovo dappertutto come funghi! ‘’ alza un sopracciglio ‘’ i funghi sono buoni ‘’ spalanco le braccia ‘’ e perché avete tutti quei fottuti occhi azzurri? È un segno distintivo dei Baston? ‘’ assottiglia gli occhi, ancora più confuso ‘’ io … ‘’ lo zittisco puntandogli un dito contro ‘’ e no! Adesso tu non sviare e rispondimi! E non guardarmi come se fossi pazza! ‘’ scoppia a ridere, contorcendosi dalle risate. Metto le mani sui fianchi, ancora più irritata ‘’ Kim, sul serio! La tua famiglia mi sta perseguitando! E anche tu! ‘’ ancora scosso dalle risate, mi guarda. Lo fisso negli occhi, e non posso fare a meno di rilassarmi vedendo quei meravigliosi oceani. Quegli occhi esercitano uno strano potere su di me, catturandomi e costringendomi a non smettere di guardarli ‘’ cosa c’è che non va nei miei occhi? ‘’ chiede sorridendo Kim, mi metto nervosamente una ciocca di capelli dietro l’orecchio ‘’ assolutamente niente! ‘’ rimane immobile a fissarmi ‘’ non ti piacciono? ‘’ sbatto le palpebre ‘’ scherzi? ‘’ lo guardo, come aspettandosi che continuassi ‘’ se ti aspetti che ti dica che sono meravigliosi o roba varia, ti sbagli, non lo dirò ‘’ ride, e alza le mani. Devo dirgli che ho incontrato sua sorella e lei mi ha raccontato che parla la notte? E che ripete il mio nome? come se mi leggesse nel pensiero, abbassa la testa di lato e mi osserva, come leggendomi dentro ‘’ c’è qualcosa che vuoi dirmi? ‘’ chiede serio. Mi gratto la testa ‘’ assolutamente niente ‘’ sorride, disarmante ‘’ ti hanno mai detto che sei una pessima bugiarda? ‘’ incrocia le braccia davanti al petto ‘’ sono brava in molte altre cose … ‘’ alza le mani ‘’ come giocare a pallavolo? ‘’ mi stuzzica ridendo. Apro la bocca per protestare, ma la campane della chiesa mi interrompe. Le quattro. Il lavoro! Spalanco gli occhi ‘’ cazzo! ‘’ dico cominciando a correre. Passo affianco a Kim e lo saluto mentre corro verso il bar.

La Ragazza Yo-YoWhere stories live. Discover now