Capitolo 20

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Quando Aurora uscì dalla mia camera, finalmente lasciai uscire quel sospiro che avevo trattenuto tutto il pomeriggio.

Zoe mi guardò attentamente e sollevò un sopracciglio "Tu hai ancora qualcosa da dirmi" e io sospirai ancora una volta, perché durante il racconto di Aurora avevo sperato con tutto me stesso che si dimenticasse della nostra conversazione, ma era abbastanza ovvio che non sarebbe mai successo realmente, così mi toccai i capelli e ci pensai un attimo su "Zo.. prometti che non lo dirai a nessuno" Lei mi appoggiò una mano sulla guancia "Quando mai ho svelato i tuoi segreti a qualcuno? E poi io non voglio che tu me lo dica per farti stare male, voglio che tu me lo dica per farti sentire più leggero" io annuii leggermente e deglutii.

Era una cosa semplice e veloce da dire.
Infondo si trattava di Zoe, la mia sorellina, la mia migliore amica e la mia confidente.
L'unica persona che sapeva a memoria tutte le cazzate che dicevo da ubriaco, e l'unica persona che non si era mai allontanata da me nonostante le mie molteplici sfaccettature da stronzo patentato.

Così la guardai negli occhi e presi a parlare "Gli ho fatto un p..preliminare"  senza rendermene conto balbettai sull'ultima parola, e i vidi i suoi occhi allagarsi leggermente "Tu gli hai fatto un.. Oddio!" Sembrò capire realmente quello che le avevo detto, solo quando lo ripetè da sola, e da una parte mi veniva da ridere per la sua faccia, mentre dall'altra mi sentivo completamente in imbarazzo.

"E lui.. Lui ha chiesto ad Aurora di mettersi insieme. È un pezzo di merda!" E in quel momento tirai un sospiro di sollievo.

Era arrabbiata con Lele, non con me, il che mi andava più che bene.
Inoltre anche io avevo una voglia matta di andarlo a cercare per prenderlo a pugni in maniera estremamente violenta. 
Ero davvero estremamente incazzato.

Però anche meno Rocky che poi te fai male.

Poi Zoe parlò ed io smisi di pensare "Tanche: devi stargli lontano" squadrai il suo viso e annuii "Amò ascoltami: Non puoi lasciare che ti tratti come il suo giochino. Sopratutto adesso che si è fidanzato con una nostra amica. Non puoi, ok?" Io annuii nuovamente.
Ma per chi mi aveva preso anche lei?
Io non volevo essere l'amante di nessuno.
Ero una persona da 'tutto o niente' ed essere l'amante di qualcuno comportava avere le cose per metà. Anche no grazie.

In quel momento non volevo storie. Al massimo qualche avventura di una notte e via, ma non con una persona fidanzata. Non ero proprio il tipo.

"Stai tranquilla. E poi non provo nulla per lui, quindi il problema non esiste nemmeno. Si è trattato di una leggera debolezza notturna. Ma non succederà più" Zoe mi guardò negli occhi, probabilmente per capire se stessi mentendo o meno, e poi si mise in piedi "Devo andare. Sta arrivando Dani." Prima di uscire dalla mia stanza si fermò a guardarmi un attimo "Mi fido di te Tanche" le sorrisi sincero, e poi lasciai che la mia schiena sbattesse sul materasso di nuovo.

Guardai un attimo il soffitto e sbuffai: Ero stufo di pensare a quella dannata situazione, e il fatto che uscissero tutti mi mandava in bestia.
Non mi andava di restare solo.
Così afferrai il cellulare e composi il numero di Peia "Ciao: mi sto annoiando. Che ne pensi di venire da me e di passare un po' di tempo insieme?"sentii un leggero rumore provenire dall'altro capo del telefono, poi la sentii imprecare e infine scoppiò a ridere "Ciao: mi sto annoiando anche io e penso che venire da te per passare un po' di tempo insieme sia un'ottima idea" un sorriso mi comparve istantaneamente sulle labbra e dopodiché attaccammo.

In attesa che lei arrivasse scesi in cucina e recuperai due pacchetti di patatine alla paprika e un pacco di caramelle che sapevo le piacessero.
Poi risalii in camera mia e li appoggiai sul comò.

Passarono all'incirca quindici minuti prima che sentissi il suono del campanello, e subito scesi le scale di corsa.
Appena aprii la porta Peia mi allacciò le braccia al collo, e quando entrammo in casa ci dirigemmo direttamente in camera mia.

Come avevo fatto tutto il pomeriggio mi buttai sul letto, e chiusi gli occhi  "Stai bene?" Mi chiese lei mettendosi al mio fianco, ed io annuii "Ho un po' di mal di testa. Credo sia lo stress" mi rivolse uno sguardo che per un momento mi fece immaginare una lampadina che si accendeva sulla sua testa "Posso provare a farti dei massaggi in faccia" e quella non era una domanda. Era decisamente un'affermazione.

Ma d'altro canto io non avevo voglia di oppormi, e volevo anche capire cosa intendesse, così annuii e aspettai che mi spiegasse che fare.

Lei mi legò i capelli con un elastico che teneva al polso, e si sedette a gambe incrociate sul letto, chiedendomi di appoggiare la testa su di esse.
Io feci come voleva e appena cominciò ad accarezzarmi delicatamente le guance chiusi gli occhi. Era strano, davvero strano, il modo in cui mi stavo sentendo.
Sentivo la testa alleggerirsi, e quasi quasi mi veniva da ridere, ma lei era seria. Era dolce e carina.
Ed io le volevo proprio un mondo di bene.

"Posso chiederti una cosa?" Mentre mi passava le mani sulla fronte aprii gli occhi e le feci cenno di parlare "Sei stressato per amore?" E quella domanda mi colpii.
No. Decisamente non era amore.

"Non proprio." Lei sembrava alquanto incuriosita, e infatti mi chiese altro "Cioè: c'è una persona che ti mette in confusione?" E nonostante mi stesse facendo nascere altri dubbi, le risposi senza nemmeno pensarci "Diciamo che c'è una persona che mi fa fare delle cose, però poi fa azioni completamente inverse a quelle che mi aspetterei io" Lei mi tolse le mani dal viso e mi fece sollevare la testa dalle sue gamble un attimo, per tirare fuori dalla sua borsa una crema profumata "Cavolo amico! È proprio stressante" Quando mi riappoggiai su di lei scoppiai a ridere "Sembri una rapper americana quando parli così!" Le dissi per prenderla in giro e lei schioccò la lingua sul palato sorridendo "Ma lo sono socio! Non vedi tutta la mia attitude?" E così scoppiamo a ridere fragorosamente entrambi. Mentre lei mi passava una crema profumata in faccia ed io le facevo dei segni da rapper con le mani.

"It will be our secret"~ Tancredi Galli Opowieści tętniące życiem. Odkryj je teraz