Capitolo 17

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Erano passati cinque giorni, e dopo quella conversazione, io e Lele non c'eravamo più nemmeno rivolti la parola.
Non avevo ancora scoperto che cosa gli avesse detto quel tipo, ma ero stra certo che fosse qualcosa di tosto.

Ero tanto curioso. Avevo chiesto a tutti: Valerio aveva sentito qualcosa tipo "Di a quel frocio del tuo amico che lo farò a pezzi", Diego aveva sentito qualcosa tipo "Lo so che sei frocio anche tu" mentre Gian non aveva sentito nulla.
Il solito coglione inutile.

Volevo bene a Gian, era il mio migliore amico, mio fratello, però era davvero idiota. Ogni volta che succedeva qualcosa lui non ne sapeva mai nulla, quasi come se non ci fosse stato pure lui. Che palle.

In quel momento ero seduto in veranda e stavo sorseggiando un the caldo, quando sentii una mano toccarmi la spalla e sussultai.

"Hey Lil" mi voltai nella direzione della mia migliore amica e le sorrisi "Ciao Zozzi. Come va con Danilo?" Lei si sedette al mio fianco, mentre sul suo viso comparve un'enorme sorrisone "Va tutto bene amò. A che pensavi?" Mi portai le mani tra i capelli e cercai di controllare le emozioni che stavo provando in quel momento, perché nel momento in cui Zoe mi aveva posto quella domanda la mia testa si era proiettata ad un momento ben preciso. Il bacio.

"Tanche?" Mi accarezzai il viso e la guardai fisso negli occhi "Zoe te posso chiedé na cosa?" Lei annuí e si avvicinò di più a me "Prometti di dirmi la verità?" Zoe annuí nuovamente e mi strinse la mano "Tutto quello che vuoi Tanche" ci guardammo negli occhi, e io le porsi la stessa domanda che avevo posto a tutti i miei amici in quei cinque giorni "Tu lo sai cosa ha detto il cugino di Giulia a Lele quella sera?" Lei mi scrutò in viso e annuí "Lo so. E te lo dirò. Ma.." sospirai all'ultima parola di quella frase.
Perché doveva sempre esserci un "ma" con lei?

"Perché lo vuoi sapere?"Cercai di inventare una scusa plausibile in quei pochi secondi, e poi parlai "Voglio solo capire perché ha litigato in quel modo" Lei schioccò la lingua sul palato, e mi guardò con lo sguardo di chi la sapeva lunga "E?" Cercò di farmi andare avanti con quel discorso, che lei aveva capito essere ancora incompleto, ed io sospirai guardando in basso "Ci sono troppe cose che non sai..." Zoe mi strinse la mano che teneva ancora tra le sue, molto più piccole, e appoggiò la fronte alla mia "Io te lo racconto cosa ho sentito, però te mi parli di queste cose che non so, va bene?" E non so bene ne come, ne perché, ma annuii e aspettai che la mia migliore amica cominciasse a parlare.

"Stavamo a ballà insieme io e lui, per questo ho sentito tutto" spalancai le orecchie il più possibile e l'ascoltai come non mai "Questo si è avvicinato dal nulla e ha cominciato a parlà de te" annuii "E a questo c'ero arrivato pur io" le dissi senza pensarci troppo, e questo mi fece guadagnare un bel pugno sul braccio "Statte zitto quando parlo io a cafone!" Mi zittii immediatamente e le chiesi scusa con un cenno del capo.

Zoe prese un respiro, e ricominciò a parlare "Lele gli aveva già detto di smetterla ma questo si è avvicinato e gli ha detto una frase che gli ha fatto perdé le staffe" si bloccò, ed io le scossi il braccio curioso "Me lo voi dí? Te voi move Zo?" La guardai negli occhi in attesa che continuasse, e la vidi pensarci un po' "Guarda che solo perché te lo scopi non sei tenuto a difenderlo. Siete due froci del cazzo, entrambi." Quando Zoe pronunciò quelle parole io raggelai.
Che cazzo ne sapeva lui del rapporto mio e di Lele?
E poi quando mai avevamo scopato?

"Ha davvero detto così?" Lei annuí "È stato questo che gli ha fatto perdere le staffe Tanche. Sentirsi dire di scopare un amico" e non capii bene perché, ma in un certo senso mi sentii ferito.
Lui non aveva litigato per difendermi, come tutti mi avevano fatto credere. Aveva litigato solo ed esclusivamente perché gli avevano dato del Frocio, e naturalmente la sua possente etero sessualità ne aveva risentito.
Che pezzo di merda.

Sentii la rabbia farsi spazio in me, e saltai giù dalla sedia, cominciando a fare su e giù lungo il piccolo androne "Lo prenderei a pizze. Che coglione. Lo odio" cominciai a pensare a quanto fosse stronzo e a quanto volessi picchiarlo, perché non riuscivo a capacitarmi di come avesse potuto farsi baciare da me, quando solo mezz'ora prima gli avevano dato del frocio. Come cazzo aveva fatto?

La mia rabbia triplicò ulteriormente quando riflettei al fatto che mi avesse nascosto tutte quelle cose per cinque fottuti giorni. Io lo avrei fatto fuori.

"Ao ma che succede?" Mi ricordai che seduta sulla sdraio alle mia spalle ci fosse Zoe, e scesi dal pianeta in cui la mia mente mi aveva trasportato "Lo faccio fuori Zo. Questo succede" e non mi resi nemmeno conto di quello che dissi, perché ero fin troppo arrabbiato "Perché Tanche? Che mi so persa?" Mi guardai in torno per controllare che nessuno potesse sentirci, e parlai sotto voce  "Ci siamo baciati." Lo dissi in fretta, forse fin troppo,
perché la mia migliore amica mi guardò confusa "Non lo avete già fatto altre volte?" Ecco appunto.

Mi sbattei una mano sulla fronte e la guardai "Non ti sto parlando di un bacetto Tankele. Sto parlando di un vero e proprio limone Zoe " lei spalancò la bocca "Oddio non ci credo Sigh!" Le misi una mano sulle labbra e le intimai di starsene zitta "Non riesco a realizzare.."  Parlò con la lingua attaccata alla mia mano, che subito staccai dalle sue labbra con riluttanza "Sei disgustosa Zo" Lei mi guardò soddisfatta e mi diede un pugno "Quando avevi intenzione di dirmelo brutto stronzo?"

Ma perché non sto mai zitto?

"It will be our secret"~ Tancredi Galli Nơi câu chuyện tồn tại. Hãy khám phá bây giờ