𝐋𝐈

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Presi un bel respiro, "Sono rimasta fuori casa sua per un po'" dissi, "Non mi ha aperto e visto che volevo parlargli avevo deciso di aspettare finché non sarebbe uscito" continuai, "Così ho fatto" aggiunsi in fine.

"Mi dispiace, non credevo potesse arrivare a tanto" si scusò, "Non è colpa tua Ash" presi la sua mano e le sorrisi, "Ora però dimmi la verità, quanto tempo l'hai aspettato?" senza aspettare risposi, "Un po' te l'ho detto prima e poi..." non mi lasciò finire.

"Elle" mi rimproverò lei, "Circa quattro ore, non volevo partire senza avergli detto le cose come stavano" risposi sinceramente, "Ci sono riuscita, forse ho alzato un po' troppo il tono di voce ma almeno gli ho detto ciò che pensavo, la verità dal mio punto di vista, sai anche tu come sono andate veramente le cose, se lui non vuole crederci non è un mio problema, io sono in pace con me stessa ed è questo ciò che conta" continuai.

"Oh cielo Elle, ma sei impazzita passare tante ore così fuori, prenderai sicuramente un raffreddore o peggio la febbre, ora mi sento in colpa per averti detto di andare" disse lei impanicandosi, "No no no Ash non pensarlo nemmeno per un istante, non mi hai detto di andarci tu mi hai solo detto di cercare una risposta alle mie domande, non c'entra nulla ciò che ho fatto, perciò non fartene una colpa, ti prego" riuscii a tranquillizzarla.

"Va bene però ora dopo tutto quello che hai fatto, hai ancora qualche dubbio o hai tutte le risposte di cui avevo bisogno?" chiese, riflettendoci avevo ancora la testa in confusione, infatti avevo parlato io, lui non era minimamente presente nella discussione, quindi la riposta è ovvia, dovevo dirle la verità? Sì Elle, ricordati del patto che avete tu ed Ash.

"In realtà no, più che chiedere domande mi sono sfogata, non penso anzi credo che non l'abbia presa bene però ora non mi interessa, il fatto che sia tuo fratello non deve condizionare le mie scelte, sarà tutto come prima" risposi ma prima che potesse dire qualcosa mi affrettai.

"Come se non ci conoscessimo, come se niente fosse mai accaduto, alla fine..." dissi a malincuore facendo poi una pausa, "...tra noi non c'è mai stato nulla di importante" i brividi presero strada sulla mia pelle, il mio sguardo si abbassò sulle mani che si stringevano con quelle della mia migliore amica.

Non volevo darle ulteriori preoccupazioni ma non dovevo mentirle.
"Non credi neanche tu alle parole che dici, penso che sia solo complicato ma nella vita nulla è semplice è piena di ostacoli e ti mette davanti a delle sfide che devi affrontare, bisogna avere solo la forza e il coraggio di riuscirci" mi alza lo sguardo con la sua mano libera.

Chiudo gli occhi per il calore contro la mia guancia fredda, "E io credo, anzi so che tu sei abbastanza forte da superarle tutte, devi decidere quale sia il tuo obbiettivo e arrivare al traguardo senza arrenderti" continuò, aprii gli occhi mantenendo un contatto visivo con lei.

"Solo non arrenderti che la strada sia lunga o corta, dopo una caduta, abbi la forza di andare avanti, rifletti molto sulle tue scelte perché sono le più importanti" si alzò e mi lasciò un bacio sulla fronte prima di darmi la buonanotte e sparire dietro le scale per andare a fare il riposo pomeridiano.

Rimasi sola, sola con i miei pensieri, i miei problemi e le così dette "scelte" importanti di cui mi parlava Ash.
Ogni passo che ho fatto ci ho ragionato molto, venire qui a Londra mi ha portato molte emozioni, momenti felici e tristi ma che comunque mi hanno fatta crescere in qualsiasi aspetto.

Vorrei fermare il tempo per averne di più e non sbagliare, ho fatto la cosa giusta?
Ormai non posso più farci nulla perché lui è andato via, partito per la California e non so nemmeno dove, non potrei comunque parlarci, dopo ciò che ho fatto, sicuramente mi odia.

Però tornando in Italia avrei del tempo per me stessa, pensare davvero a quale tipo di sentimento provo verso di lui e se davvero provo amore nei suoi confronti.

Devo essere sincera, ho mentito ad Ashley ma credo che lo sappia, tra me e Tom c'è stato un qualcosa, non posso negare le emozioni che abbiamo provato quando sia stati insieme, quei baci, quelle carezza, abbracci, sguardi, ogni singola cosa.

Vorrei tornare a quei momenti lì, quando tutto andava bene, ero finalmente felice, per una volta non ho pensato a niente se non a noi.
Quel maledetto noi che ora non c'è più.
Credo di averlo distrutto per sempre.

Ma non posso cambiare ciò che è successo, io sono qui, lui è lontano da me, e nemmeno sta avendo tutti questi problemi.
Ancora una volta ho rovina tutto e me ne devo fare una ragione.

I miei pensieri vengono interrotti dal rumore del campanello di casa, mi alzai dal divano in cui ero stesa e andai ad aprire la porta.

"Oh Noah, è successo qualcosa?" chiesi, era andato via da qualche ora, "Non dirmi che si è dimenticata?" domandò lui, "Scusa ma di cosa stai parlando?" continuai confusa.
"Oggi dovevamo andare a fare la visita in ospedale" disse finalmente.

"Vado a svegliarla non mi avevate detto nulla, non lo sapevo, vieni entra" risposi io andando verso le scale.
Facendo molto piano aprii la porta della sua stanza e la svegliai, "Ashley svegliati, devi andare con Noah a fare la visita" le dissi bisbigliando.

"Cavoli è vero, fortuna che si è ricordato lui" disse, "Ti aiuto ad alzarti" continuai porgendogli le mani, toccandole le ritrasse subito, "Miseriaccia Elle sono ghiacciate, tranquilla faccio da sola, devo sbrigarmi" si alzò e prima di chiudere la porta del bagno si girò verso di me, "Prendimi un paio di pantaloni e una felpa dall'armadio perfavore" annuii.

Feci come aveva detto e li misi sulla poltroncina vicino al letto che sistemai tirando le coperte e mettendo i cuscini, adoravo tenere tutto sistemato, aprii le finestre per far passare un po' d'aria.

Prima di scendere le scale e tornare al piano di sotto, la sentii imprecare per il freddo che entrava nella stanza, mi lasciai sfuggire una risata.
"Che ha da lamentarsi?" chiese Noah, "Le ho fatto il letto e poi ho aperto le finestre per far entrare un po' d'aria fresca e probabilmente le dava fastidio" continuai a ridere senza trattenermi e anche lui fece lo stesso.

Dopo circa dieci minuti scese Ashley, "Con calma eh" la rimproverai, "Se non ti dai una mossa arriverai..." non mi lasciò finire e mi parlò sopra, "In ritardo, sì, lo so, lo so" disse molto svogliatamente.

Noah aiutò Ashley a mettersi la giacca, che carini, lei almeno ci è riuscita, sta insieme ad una persona che la ama, presto avranno un bambino, potranno essere una famiglia.
Io invece non so nemmeno cosa sono per Tom e se c'è ancora almeno un piccolo segno di quel che tanto spero noi.

"Hai capito?" disse Ash squotendomi una mano davanti al mio viso, "C-cosa?" mi risvegliai uscendo dalla mia testa, "Visto? Non mi ascolta mai quando parlo" continuò rivolgendosi al compagno, "Ho detto che appena finiamo la visita, mangiamo fuori e poi sto da Noah a dormire" disse infine.

"Più tardi ti passiamo a prendere vieni con noi a cena?" mi domandò, la guardai scuotendo la testa, "Preferisco stare a casa, passerò una serata tranquilla e ordinerò una pizza, ho netflix" dissi noiosamente ma facendo capire che era la mia intenzione.

"Ok va bene faccio finta di crederci solo perché sono in ritardo e non ho voglia di litigare con te" mi abbraccia e mi lascia un bacio sulla fronte, vista la nostra piccola differenza di altezza mi supera di una decina di centimetri, "Non fare cavolate e rimani a casa o almeno pensaci il doppio delle volte prima di fare qualunque cosa" sussurra mentre mi stringe le spalle.

Dopo aver salutato anche Noah, sento la macchina partire e allora mi getto sul divano mettendomi le mani in faccia, "Sarà una lunga serata" dico ad alta voce nonostante non mi potesse sentire nessuno.

"Ma certo!?" mi alzo di scatto con un idea in testa, mi sistemo i capelli e prendo la prima felpa che mi capita poi le chiavi della macchina, chiudo casa e parto.

Accendo la radio e appena arrivo davanti ad un semaforo rosso mi fermo, "rimani a casa o almeno pensaci due volte prima di..." mi risuonavano in testa le parole della mia amica, "Sì, prima di fare qualunque cosa, tranquilla Ash, non è una cavolata, cerco solo di distrarmi" a quel punto alzo il volume e inizio a scatenarmi cantando.

"Ti Basta Sapere Che Ti Amo" ᴇᴍ Where stories live. Discover now