𝐗𝐗

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Tornammo a casa dopo esserci fermati per prendere gli antibiotici a Willow.
"Vado a cambiarmi, se ti serve qualcosa chiedi pure" dissi per poi andare in camera e subito dopo dritta in doccia.
Volevo vestirmi in modo carino, avrei scelto uno dei vestiti che avevo comprato il giorno prima con Ash.

Dopo essermi lavata, ancora con la musica accesa, mentre cantavo e ballavo, misi l'intimo e cercai tra le valanghe di vestiti di Ash il mio.
Mi alzai in punta di piedi per cercare anche più in alto.
Lo trovai e non accorgendomi di nulla, mi girai trovandomi davanti l'ultima persona che avrei voluto vedere in quel momento, Tom.

Smisi di cantare.
Peggio di un palo, ero ferma, immobile.
"Non si usa più bussare prima di entrare!?" ero completamente in imbarazzo, non più per il fatto che mi abbia vista mezza nuda ma perché avevo indosso un completino in pizzo rosso che mi aveva costretto a comprare Ashley.
"Hai ragione, scusami" disse richiudendo la porta.
Andai a spegnere la musica e presi una maglia abbastanza lunga che mi potesse coprire.

Aprii la porta ed era ancora lì.
Ero davanti a lui, struccata con i capelli bagnati e una maglietta tre volte la mia taglia.
Che cosa molto intelligente che hai fatto Elle, complimenti, ora che ti considerava un'amica, non ti avrebbe nemmeno reputata una sconosciuta.

"Dimmi" continuava a fissarmi.
Gli sventolai una mano davanti al viso e si sbloccó.
"Sai per caso dove tiene i miei vestiti Ash? L'ultima volta li avevo lasciati qui" come cavolo potevo sapere dove fossero i suoi vestiti, più passava il tempo, più pensavo di fare ritardo, cosa orribile.

Mi feci spazio, andai verso la camera di Ashley forse li teneva lì, mi guardai intorno, "Rimani lì o mi dai una mano a cercarli così almeno non facciamo brutta figura arrivando in ritardo?" iniziammo a rovistare tra il suo armadio, completamente in disordine.
Poi alzai gli occhi per cercare tra la stanza, "Non è che magari sono in quella valigia là in alto nera?" indicai sopra ad uno scaffale.
"Sì credo, quale stupida potrebbe mettere là sopra i miei vestiti" disse lui, "Non lo so Tom, vediamo, tua sorella!?" ero ovviamente sarcastica, ovvio che era stata lei, chi altro, sicuramente non io.

"E ora come facciamo a prenderla?" dissi io. "Ci vuole una scala ma che io sappia non credo ci sia, Ashley non la comprerebbe mai, lo reputa un oggetto senza uso o che porta sfortuna" rispose lui ridendo e contagiando anche me.
Ashley era molto superstiziosa, infatti teneva solo un piccolo specchio nella sua camera,, così che non potesse rompersi, lo aveva incollato alla parete e fissato.

"Quindi?" continuai io.
"C'è solo un'unica cosa da fare" prima che io potessi rispondere, sentii prendermi per le gambe e alzarmi, cavolo avevo le vertigini.
"TOM METTIMI GIÙ, COSA TI È SALTATO IN MENTE!?" ero furiosa come poteva fare una cosa del genere.
"Avanti prendi la valigia!" feci come ha detto ma qualcosa andò storto, la valigia non era stata chiusa, perciò uscirono tutti i vestiti che ci finirono addosso.
Lui non lasciò la presa dal mio corpo ed entrambi cademmo, io ero sopra di lui.

Cercai di tenermi la maglia più sotto possibile.
Mi alzai leggermente accorgendomi che ero praticamente a cavalcioni su di lui.
Imbarazzo totale.
Mi guardai in torno, un'attimo dopo notai che però non c'erano solo i suoi vestiti ma anche i miei.

Ma certo! Che stupida, quella accanto che era caduta insieme alla sua valigia era la mia e di conseguenza alcune delle cose che non avevo tirato fuori.

In quel momento Tom teneva in mano delle mie mutandine nere in pizzo, io avevo una faccia a dir poco sconvolta, le ripresi insieme ad altre cose. "Molto carine devo dire, hai buon gusto" inzió a ridere mentre era ancora seduto a terra.
Uscii dalla stanza.

Oh mio Dio Elle, questa sì che è la più terribile delle figuracce che ho fatto. Come potevo guardarlo di nuovo in faccia? Mi aveva vista mezza nuda, con un intimo che non commento e in più altre mie cose personali, cavolo Elle ora puoi dire addio alla tua dignità!

Scacciai via tutti i pensieri che mi tormentavano e iniziai a togliermi la maglia e vestirmi, proprio in quel momento Tom bussò alla porta, era ovviamente lui perché eravamo da soli in casa.
Ripresi nuovamente la maglietta e andai ad aprire, "Che c'è stavolta?" sbuffai, mancavano 45 minuti e saremmo dovuti essere al ristorante, come avrei fatto ad essere puntuale?

"Ho chiamato Ash, le ho detto che rimanevamo a casa con delle pizze e netflix" disse lui, aveva fatto questo per stare con me? Sorrisi a quel pensiero, era stato un gesto davvero carino ma era davvero per quello?
"Però se preferisci il contrario, possiamo andar.." si grattó la testa, era forse in imbarazzo?
Lo fermai prima che potesse finire "No cioè mi piace la tua idea" dissi io "In realtà è la tua, lo hai detto prima in macchina" rispose lui "Vero" iniziammo a ridere.

Arrivò anche Willow "Ei piccolina stai bene?" mi abbassai per accarezzarla e lei abbaió "Wow, adesso ti risponde anche?" disse lui sorpreso, "Facciamo progressi" lo guardai e sorrisi.

Tornai in camera, stando a casa avrei messo qualcosa di più comodo, asciugai i capelli legandoli in uno chignon spettinato e mi spruzzai del profumo.

Una volta finito scesi le scale sempre seguita da Willow, Tom era seduto sul divano e lo raggiunsi anche io.
"Eccoti, credevo che non venissi" mi sorrise, forse era contento che ero lì.
"E perché mai non sarei dovuta venire" dissi io, dopo essermi seduta, mise il suo braccio attorno alle mie spalle.

"Ci guardiamo un film?" mi guardò aspettando una mia risposta, avrei voluto dire Harry Potter ma mi sembrava un film da bambini e magari mi avrebbe reputata infantile. Non mi interessava che mi giudicasse ma qualcosa mi diceva di non dirlo.

"Si certo, però in italiano!" alzai le sopracciglia.
"Ma non capisco nulla" iniziammo a ridere.
"Va bene, va bene tu hai scelto la lingua e ora io scelgo il film" accennai un sì con la testa.
Titanic, no avrei sicuramente pianto, speravo che non ne scegliesse uno drammatico ma a quanto pare.

"Mia mamma adora questo film, lo guarda in continuazione da quando sono piccolo" era un tono nostalgico? Presa dall'istinto lo abbracciai, l'avevo colto di sorpresa ma subito dopo mi strinse.
In quell'abbraccio mi sono sentita a casa, quel posto di tranquillità, ci completavamo a vicenda ma dovevo ricordarmi che non ci sarebbe stato nulla, ero solo un'amica come ha detto lui.

Mi tolsi piano dall'abbraccio, ero triste, provavo dei sentimenti verso di lui, era qualcosa di forte.
Lui lo notò.
Era così evidente? Non sono mai stata brava a nascondere le emozioni, tanto meno dire bugie.
Ma forse funzionava solo con Ashley.
"Tutto ok?" mi teneva ancora le mani, erano calde mentre le mie fredde come il ghiaccio.
"Sì" forzai un sorriso abbastanza convincente e guardai verso il basso, "Sicura?" mi alzò il viso senza staccare la sua mano dalla mia.

In quel momento suonò il campanello, grazie al cielo. "Vado io, saranno le pizze" purtroppo dovetti togliere le mie mani dalle sue, stavo così bene.
Andai verso la porta, era Ashley?
"Elle, mi ha lasciata" mi abbracciò e iniziò a piangere, il fratello si accorse della scena.
Lo bloccai dicendo "Ci penso io" a tono basso di voce.

"Vieni andiamo in camera" la accompagnai nel suo letto.
Dopo averla tranquillizzata e averla messa a letto, mi misi accanto a lei.
"Ti va di raccontarmi cosa è successo?" dissi prendendole la mano.

"È andata tutto bene finché dopo la serata mi ha portata a cena, io non ho fatto altro che parlare della sfilata e non gli davo attenzioni, così mi ha detto che non poteva funzionare la nostra relazione" continuava a piangere così le diedi un bacio sulla fronte, "Tranquilla Ash, ci sono io se hai bisogno, resto qui con te" la vidi negare con la testa.

"No Elle vai giù da lui, passate una bella serata almeno voi, fallo per me, io devo riposare sono stanca" disse e si soffió il naso, non provai ad obbiettare, sarebbe stato impossibile, conoscendo Ashley.

"Va bene, domani però ne parliamo meglio, ti voglio bene" le diedi un ultimo bacio e me ne andai chiudendo la porta dietro di me.

"Ti Basta Sapere Che Ti Amo" ᴇᴍ Where stories live. Discover now