𝐗𝐕𝐈

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Dopo esser arrivate, c'era l'imbarazzo della scelta dai tanti negozi. Ne girammo più di dieci, per questo persi il senso del tempo, erano quasi le 18:30.
Avevamo trovato diversi vestiti, erano tutti bellissimi.

Ashley è una persona legata molto alla moda, fin da piccola, non usciva di casa senza una borsa e un outfit diverso ogni giorno. Infatti per colpa del suo incontenimento verso il comprare vestiti, per precisazione alcuni senza mai metterli, ne dovevo tenere buona parte nel mio armadio.

Fortunatamente non avevo portato molti vestiti dall'italia, tornando per le vacanze avrei preso tutto il resto, avevo lo stretto necessario, non volevo riempire troppo la valigia e farla diventare pesante. .

Era quasi l'ora di cena e finalmente eravamo in macchina pronte per tornare a casa,"Dopo il nostro shopping sfegatato che ne dici di andare a prenderci qualcosa da magiare in un fast food?" disse Ash facendo partire il motore, "Anche perché non ho quasi più nulla in frigo" iniziò a ridere e di conseguenza anche io, accettando poi la proposta di mangiare fuori.

Entrammo in questo posto, molto semplice e accogliente, arrivò il proprietario che capii fosse lui dalla targhetta poco sotto il colletto della maglia, "Per te leyley il solito? Mentre per la bellissima ragazza che hai portato cosa le posso offrire?" arrosii e presi anche io lo stesso di Ash.

Poco dopo arrivò con due piatti, patatine fritte e un panino ricco di condimenti, iniziammo a mangiare tra qualche chiacchiera e l'altra, "Perché non inviti anche Tom alla festa?" la guardai confusa, "Cioè il pranzo intendo" fece una pausa correggendosi.

"Assolutamente no, non credo sia il caso, siamo in famiglia e poi anche se volessi non ho il suo numero, ma comunque no" volevo davvero che venisse a trovarmi per il mio compleanno? E lui ci sarebbe venuto se lo avessi invitato? Scacciai via quei pensieri e finii quelle poche patatine che mi rimanevano nel piatto.

"Come vuoi tu Elle" alzò le spalle non voleva controbattere la mia decisione, sa che quando ne prendo una è quella senza se e senza ma.
"Se è davvero la persona che mi hai descritto, non dovresti lasciartelo scappare" mi sorrise e io capii che lo stava facendo per me.

Una volta finito ringraziammo il proprietario, scoprii si chiamasse James per la buonissima cena e tornammo verso casa, alla radio c'era una canzone che amavo, era così rilassante che mi addormentai.

"Sai Elle, credo che ti serva quel tipo di persona nella tua vita, non perdere l'occasione, siete fatti l'uno per l'altra, avete sofferto entrambi, vi basta solo trovare la felicità insieme" sussurrò parole indecifrabili, il mio cervello era già nel mondo dei sogni.

Eravamo arrivate, Ashley cercò di svegliarmi, ma fallì, così suonò il clacson che mi fece spaventare "Ashley ma cosa ti salta in mente di fare, mi potevo prendere un infarto" dissi mettendo una mano sul torace, ero ancora tutta assonnata, gli occhi erano chiusi in una fessura e la bocca aperta per lo spavento.

"Ti ho chiamata dieci volte, non ti volevi svegliare così ho pensato che magari..." non la lasciai finire "Che magari volevi proprio vedermi morta" ero seria ma per poco perché poi iniziai a ridere insieme a lei.

Subito dopo esser rientrate a casa, Willow corse verso di me, mi era mancata, fortunatamente la vicina di Ash, era molto gentile e si prese cura di lei mentre io ed Ashley non c'eravamo.

Prima di salire le scale per poter andare dritta nel mio letto, Ash mi fermó "Ieri sera è passato mio fratello, gli ho dato il tuo regalo, credo gli sia piaciuto, ti ringrazia molto" disse lei.
Allora avevo ragione, quando ieri sera stavo origliando alle scale, non ero molto sicura che fosse la sua voce ma avevo indovinato, anche se però mi sarebbe piaciuto conoscerlo.

"Ti Basta Sapere Che Ti Amo" ᴇᴍ Where stories live. Discover now