𝐗𝐗𝐈𝐕

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Dopo aver finito la sua colazione, Tom salutò la madre e io lo accompagnai fino alla macchina.
"Ciao piccola Elle" mi diede un bacio sulla guancia, rimasi un attimo in mobile, lasciando lui continuare, "Ti passo a prendere appena finisci" disse aprendo la portiera e salendo, "No non ti preoccupare, manderò un messaggio ad Ash" risposi io, non volevo disturbarlo.
Abbassò il finistrino, "No Elle, non era una domanda era un'affermazione" lo rialzò e mi fece l'occhiolino, mandai un bacio a Willow che in risposta abbaió e infine sorrisi.

Attraversai la strada e tornai dentro nella pasticceria, la ragazza era ancora lì seduta, andai da Sharon, "Ma la ragazza che c'è di là da quanto tempo è qui?" dissi io con un tono confuso.
"Credo da qualche ora, non ha voluto nulla se non un caffè" mi rispose lei.

Avevo una strana sensazione.
Ma pensai che forse era solo una mia fissazione, "Che dolci dobbiamo preparare oggi, i soliti?" Sharon alzò subito lo sguardo verso di me, prima stava leggendo delle ricette, "O sperimentiamo?" continuai sorridendo, sapevo che era ciò che voleva fare, "Mamma mia quanto sei intelligente!" mi prese la testa tra le mani e mi lasciò un bacio sulla fronte. Come era possibile che fosse così dolce con me.

Passai tutto il resto del mattino a fare e sfornare dolci, Sharon nel mentre era a servire i clienti che entravano e uscivano dalla pasticceria, d'improvviso non vedevo più nulla, i miei occhi erano stati coperti, "Chi sono?" disse lui, ovviamente già sapevo chi era e iniziai a ridere.
Mi girai, Tom, "Aspetta ma che ore sono?" guardai l'orologio "Ma sono le 13:00", il tempo passò così in fretta che non me ne ero nemmeno accorta.

"Eh già piccola Elle" iniziò a ridere guardandomi, capii che c'era qualcosa che non andava, "Perché ridi, che cosa ho!?" iniziai a toccarmi la faccia, forse potevo essere sporca di farina o... "Cioccolato" disse lui assaggiando la crema che era nella ciotola sul bancone vicino a me.

Cercai di pulirmi il viso, con scarsi risultati, "Aspetta faccio io" prese un tovagliolo che erano sulla mensola e con delicatezza mi tolse il cioccolato dalle mie guance.
Non so come abbia fatto ad essere sulla mia faccia, forse dalla troppa concentrazione sono finita per sporcarmi, la solita pasticciona.

Però in compenso i dolcetti sono venuti benissimo, "Grazie" gli sorrisi imbarazzata, eravamo parecchio vicini.
A quel punto, ovviamente era andato tutto liscio, il che mi sembrava molto strano.
Ecco che suona il timer per sfornare i biscotti, "Dovrei.." indicai il forno, "Si certo, scusa" disse lui spostandosi.

Tirai fuori la teglia e la appoggiai velocemente sul ripiano, scottava nonostante avessi delle presine, nel momento in cui le tolsi mi arrivò dritta in faccia una manciata di farina, ci misi un po' a riprendermi, non pensavo facesse una cosa del genere.

"TOM, SCAPPA, ORA!" dissi abbastanza seria, presi anche io la farina e iniziai a lanciargliela.
Dopo poco entrò Sharon, vedendo noi facendo una battaglia scherzosa mentre ci divertavamo, si mise le mani nei capelli e inzió a ridere.
Noi non la vedavamo, eravamo concentrati, tutti bianchi, pieni di farina.

"Ragazzi?" disse Sharon richiamando la nostra attenzione, in quel momento mi resi conto del casino che avevamo combinato. La cucina era un disastro. Io ero desolata, come ho potuto, "Mi dispiace tanto, adesso pulisco tutto subito" dissi iniziando a prendere uno straccio ma fui fermata dalla sua voce.

"Tranquilla cara, vi siete divertiti, quello è l'importante!" disse lei lasciandomi confusa, le avevamo appena messo in soqquadro la cucina e lei pensava al nostro divertimento? "Certo che se l'avessimo fatto io e Chris da piccoli ci avresti uccisi" rivolgendo uno sgaurdo alla madre, "Si ma Elle è Elle" rispose guardandomi, "Scusami ancora, non so cosa ci sia preso" guardai male Tom, era colpa sua che aveva inziato.

"Ti Basta Sapere Che Ti Amo" ᴇᴍ حيث تعيش القصص. اكتشف الآن