𝐗𝐕

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Prima però di cominciare, notai che non era la solita strada per tornare a casa, "Ma Ash dove stiamo andando?" dissi cercando di riuscire a capirlo anche da sola.

"A fare shopping, dovremmo trovare dei nuovi vestiti per la festa di martedì" mi sorrise, mi ero scordata che non avevo un vestito da indossare per il mio compleanno o almeno non bello come speravo che fosse.

"Comunque meglio che ti metti comoda perché dobbiamo fare molta strada, voglio portarti in un posto dove vendono abiti stupendi, lì troveremo quello giusto!" in quel momento dovevo attuare il piano di "Elle prendi coraggio e diglielo!"

"Sai Ash vorrei parlarti di una persona che ho conosciuto" a quelle parole sorrise, voleva dire qualcosa? Non ci feci molto caso magari voleva che incontrassi persone nuove, che mi facessi degli amici, però un ragazzo? No, forse avrebbe rovinato tutto, ero ancora in tempo a non dire nulla.
Dovevo riuscire a cambiare discorso ma, come!?
E soprattutto cosa le potevo dire?

Elle pensa, pensa.
"Allora chi è un ragazzo?" disse ammicando un sorrisino, oddio e ora che faccio, che dico? Su forza spremi quel cervello e pensa.
Ma certo! "No, in realtà lavorando in pasticceria ho conosciuto molte persone ed è già da qualche giorno che viene sempre questa ragazza, si chiama Chloe, si è trasferita da poco e viene dalla Spagna" forse troppo dettagliata, come ho fatto a inventarmi questa cosa, dirle la verità poteva essere più semplice. Ma no, giusto Elle? complichiamoci sempre la vita, come se non lo fosse già abbastanza.

Sono delusa da me stessa, le avevo promesso niente bugie ma le sto mentendo ancora.
Decisione presa! appena ci fermeremo, le racconterai la verità, questa volta però solo e soltanto la verità, niente bugie.

"Sono contenta che tu abbia fatto amicizia era ciò che ti ci voleva" mi sorrise e io non mi sentivo altro che in colpa per la bugia che le ho raccontato.
Questo capita sempre quando non ci penso prima di fare le cose oppure ci penso troppo poco e mi faccio prendere dall'ansia.

Un mio terribile difetto, non pensare prima di agire.
Lo odio, mi fa commettere errori che poi ripensandoci avrei potuto evitare, solo se ci avessi messo un po' più di testa, anziché sparare parole soltanto con la bocca.

"Ei Elle tutto bene?" chiese, probabilmente si era accorta di qualcosa o magari mi sto facendo troppe paranoie, stiamo parlando di Ashley, la mia migliore amica, sicuramente capirà la mia agitazione, devo stare tranquilla.

"Sto bene, sono solo leggermente stanca, faccio fatica ad addormentarmi la notte, per via dell'esame che ho a marzo" dissi "Purtroppo non mi hanno ancora inviato la data e sono un pochino in ansia" continuai.

Oltre alla paura dell'esame ed avere in testa un sacco di cose, c'era spazio anche per Tom, ne occupava una grande quantità.
Stavo pensando ancora a lui, lo so, non riuscivo a smettere, era il centro dei miei pensieri.

"Sono sicura che lo passerai, sei sempre stata brava a scuola, poi devo dire che sei migliorata parecchio in inglese" disse e io iniziai a ridere, credevo mi stesse prendendo in giro.

"Ti va se ci fermiamo a prendere un caffè da Starbucks?" a pensarci l'ultima volta che c'ero stata avevo incontrato Tom, sarebbe stata una follia poterlo rivedere.

"Sì, devo riuscire a rimanere attiva almeno fino a stasera" ridemmo entrambe e parcheggiò la macchina.
Entrammo nella caffetteria, mi guardai attorno, quanto avrei voluto trovarlo lì, seduto ad un tavolino, che beveva il suo caffè e dopo avermi notata mi fa un cenno con la mano per avvicinarmi, io poi mi siedo e...

Ashley mi riportò alla realtà, scuotendomi una mano davanti alla faccia, "Elle! Mi senti? Sei qui con me?" mi resi conto di aver appena fatto un sogno ad occhi aperti, ero davvero così innamorata?

"Sì, ci sono, io prendo un latte macchiato e per lei un caffè al caramello, grazie" dopo aver ricevuto i nostri ordini in qualche minuto, andammo a sederci per bere tranquillamente la nostra bevanda senza finire per rovesciarlo in macchina, con il nostro essere sbadate o almeno io più di lei.

Era in quel momento che avrei dovuto farlo.
Ero pronta. Dovevo.
"Senti Ash non sono stata sincera nei tuoi confronti, in realtà non c'è nessuna Chloe" non riuscivo a guardarla negli occhi, ero troppo dispiaciuta.
Deluderla era l'ultima cosa che volessi.

"Lo so" iniziò a bere il suo caffè mentre rideva sotto i baffi, "Aspetta cosa!? come hai fatto a capirlo?" in quel momento alzai lo sguardo la vidi ridere ma questa volta era più evidente.

"Elle, mia dolce Elle, non sai raccontare le bugie e poi sei entrata troppo nello specifico, anche da come me ne hai parlato, non sembravi molto sicura di ciò che dicevi e da lì ho capito" mi prese la mano che poggiavo sul tavolo.

"Se non ti senti pronta per dirmelo, non sei obbligata, sono contenta, solo se sei veramente felice tu" le sorrisi, come potevo non volerle bene, accettava tutto, anche ciò che non le dicevo.
Ma avevo preso una decisione. Avrei detto tutto.

"Ho conosciuto un ragazzo.." non finii nemmeno la prima frase "Lo sapevo! Ah lo sapevo!" Iniziò ad applaudire così tanto che la ragazza alla cassa si voltò verso di noi.
La guardai storta e alzai le sopracciglia "Ok scusa, continua" allora dopo un breve pausa ripresi a parlare.

"Si chiama Tom, ti ricordi quel giorno in cui tu mi hai chiamata e Willow ha iniziato a correre trascinandomi al guinzaglio con sé. Poco prima di fermarmi sono inciampata e lui mi ha dato una mano per rialzarmi, è stato così gentile, Ash aveva due occhi azzurri così magnetici" nella mia testa comparve quell'immagine ancora nitida che mi ero stampata, avrei potuto riconoscerli tra milioni e milioni di persone.

"Come se non bastasse l'ho poi incontrato per sbaglio in un negozio mentre prendevo i regali per San Valentino, un attimo prima qualcuno mi aveva rubato il posto in cui stavo parcheggiando la macchina e ho dato dello stronzo a quella persona, sapendolo poi dopo quando effettivamente mi ha detto che era lui e io me ne sono andata" continuai, ormai Ashley era lì ipnotizzata dalle mie parole, che uscivano come una storia già scritta e recitata.

"Ma non è finita, un'altra volta ancora mentre tornavo a casa quel giorno che non sei potuta venire a prendermi" dissi io rallentando ora che mi ero liberata potevo stare più tranquilla.

"Decisi di fermarmi a prendere un caffè e lo incontrai dentro, cercai di non farmi notare e prima che me ne potessi andare mi bloccò dicendomi che aveva sbagliato che non voleva, poi ha iniziato a farmi dei complimenti" mi incantai nuovamente, lui che mi spostò la ciocca di capelli dietro l'orecchio, era stato un momento indimenticabile.

"Mi ha offerto un passaggio, e la cosa strana è che durante il tragitto riuscivo a confidarmi con lui come se fosse una cosa naturale" feci una faccia pensierosa e poi guardai Ashley, era mezza sconvolta e metà contenta, si poteva capire dal sorriso che aveva sulle labbra.

"Lo so scusami ho parlato tanto, però avevo bisogno di dirtelo, è stato così gentile fin dall'inizio, carino, dolce.." non riuscii a finire la frase perché prese parola lei "Sì Elle, ho capito, ti sei innamorata!" disse prendendomi le mani e sorridendo, "Cosa!? no, ma che dici, io innamorata!?" sbuffai contrariata dall'esclamazione della mia amica.
Io non mi sono innamorata. Ne sei proprio sicura?
Nessuno ti crederebbe.
Forse ero innamorata, anzi togliamo il forse.
"Mi sono innamorata di Tom" sussurrai. Ashley rise e io sprofondai dalla vergogna.

"Ti Basta Sapere Che Ti Amo" ᴇᴍ Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora