𝐗𝐈

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Rimasi in silenzio, aveva capito tutto, per distrarmi e non dover parlare sorseggiai il mio tè caldo che tenevo tra le mani.

"Ti prego Elle avevamo fatto una promessa, ricordi?" disse lei dopo qualche minuto più preoccupata di prima, "Lo so Ash, niente più segreti" prendendo coraggio riuscii a parlare, "Allora perché ti comporti così, ti conosco troppo bene, capisco quando stai male, se soffri o c'è qualcosa che non va" non risposi, era evidente che aveva ragione ma non volevo rendere un mio problema anche il suo.

"Mi comporto come, Ashley? Non avevo fame, tutto qui, oggi ho studiato molto e volevo solo riposarmi, cosa c'è di male in questo?" dissi cercando di essere il più convincente possibile.
Ma lei ovviamente non mollava la presa.

"C'è che tu mi stai mentendo Elle! Quando stavi male e non mangiavi per giorni, io c'ero, quando non dormivi la notte per gli incubi, ero lì con te per tranquillizzarti, ci sono sempre stata, non fisicamente ma qui" prese la sua mano e puntò il dito al mio cuore.

"Conosco ogni tua emozione, ogni tuo lato negativo, ogni tuo difetto ma dopo tutto questo e tutto ciò che hai passato, sono ancora qui con te e come puoi vedere non ti sto giudicando, non me ne sono andata alla prima difficoltà, sono rimasta e rimarrò per tutte le volte che avrai bisogno" strinse le mani tra le sue.

"Lasciati aiutare Elle, fallo per me, fallo per i tuoi genitori, fallo per chiunque vuoi, ma ti prego permettimi di aiutarti, non tenerti tutto dentro" la guardai dritta negli occhi, senza badare alle lacrime che scorrevano sulle mie guance.

"Ogni persone che mi chiede sa che sono qui per imparare l'inglese, iniziare a girare per il mondo, viaggiare, il mio sogno nel cassetto, lo sai bene" annuì ascoltando senza dire altro.

"In realtà volevo cambiare vita, città, lingua, qualunque cosa avrei potuto fare, ero anche disposta a cambiare me stessa, i miei modi di fare, tutto ciò che riguardava la mia vita" iniziai di nuovo a piangere, non potevo controllarmi.

"Questo era un modo anche per tornare da te, l'unica persona che mi è sempre stata più vicina di tutte, mi hai davvero aiutata, non so come sarei potuta andare avanti senza di te" dissi io riprendendo le sue mani tra le mie, si limitò a sorridermi e i suoi occhi iniziarono ad inumidirsi.

"Solo che ora iniziano ad esserci i primi dubbi, dei ripensamenti e non so cosa fare, quale sia la cosa giusta. In tutta la mia vita ho sempre avuto le idee chiare, precise, come se avessi preparato il mio futuro in modo organizzato, ora mi sembra di avere un vuoto dentro di me" nascosi la mia faccia tra le ginocchia piegate, ero stanca, erano passati solo 3 giorni e mi sentivo felice ma se non fosse stato così?

Se ero contenta solo per il fatto di esser riuscita a scordare tutto solo per qualche giorno, concentrandomi solo su me stessa, sulle mie ambizioni e i miei sogni da realizzare.

Volevo che tutto restasse così, dopo la telefonata di mia madre, la mia testa ha inziato ad essere un totale caos, tutto sotto sopra come se ci fosse stato un uragano.
Odio la confusione, odio il concetto di disordine nella mia vita. Ed è questo che mi ha mandato in tilt.

"Ci sono qui io, non devi avere paura di niente, so che se ci pensi davvero bene puoi fare la scelta giusta, sei una persona incredibile, non smetterò mai di crederlo e soprattutto di credere in te" la sentii parlare coperta dal mio respiro irregolare, le mie lacrime continuavano a scendere nonostante cercassi di fermarle.

Poi sentii una mano che mi accarezzava i capelli, era lei, che ancora una volta non mi aveva abbandonata, era soprattutto in questi momenti in cui mi facevo coraggio pensando di non essere da sola.

Iniziai a sentire delle leggere scosse, come se qualcuno cercava di spostarmi, alzai leggermente il viso che era ancora piegato tra le mie ginocchia , ritrovandomi Willow e la sua testolina che cercava di mettersi sotto al mio braccio. Era come se capisse anche lei che c'era qualcosa che non andava, inziai a coccolarla, vidi Ashley imbronciata, sicuramente anche lei voleva un abbraccio e così feci, mi buttai addosso a lei, non aspettandoselo cademmo dal letto e ci ritrovammo a ridere e la cagnolina che abbaiava, pensando che ci fossimo fatte male.

Dopo esserci rialzate mi diede un bacio sulla fronte, coperta dalla mia frangetta tutta spettinata, fece segno a Willow di andare con lei per lasciarmi un pó di spazio e stare da sola, "No Ashley, lasciala pure qui, mi piace stare con lei" gli sorrisi e lei capí, prima però di uscire mi rivolse un ultimo sguardo "Dormi bene Elle" disse, "Buonanotte Ash, grazie di tutto" rimasi a guardare la porta chiusa per qualche minuto, pensando a quanto potessi ritenermi fortunata ad avere un'amica così, unica e rara nel suo genere.

Alzai le lenzuola e mi fiondai sotto, feci segno a Willow di salire e iniziammo a dormire, pronta per un nuovo giorno di lavoro.

Mi svegliai alle 7:00 in punto, andai verso la doccia mentre la cagnolina era ancora addormentata sul mio letto.
Mi vestii, asciugai i capelli e li piastrai lasciandoli sciolti, una volta finito mi truccati e poi scesi per fare colazione.

Con molta sorpresa trovai Ashley, "Buongiorno, come mai già sveglia questa mattina?" chiesi curiosa, "Buongiorno anche a te Elle, devo andare a fare delle commissioni, se vuoi posso portarti io a lavoro" rispose.

Dopo aver preparato dei pancakes che mangiò anche Ash, andammo verso la macchiana, a metà tragitto, durante la pausa ad un semaforo, si girò verso di me "Dovremmo iniziare i preparativi per il tuo compleanno, scegliere il tema, i colori, se farlo a cena o a pranzo, oppure entrambi, il cibo, i dolci, la musica, gli invit..." disse senza lasciare un pausa.

Riuscii a interromperla "No frena Ash, quando parlavo di una festa per il mio compleanno non intendevo tutto questo" mimando ciò che aveva appena detto, "Vorrei una cosa semplice, poche persone, non conosco nessuno qui" senza lasciarmi finire di parlare continuò lei, "Motivo per cui devo farti ambientare, farti conoscere delle persone, tranquilla Elle, sono miei amici, sono brave persone" mi rivolse uno sguardo sicuro e io mi fidai ma ero sempre dell'idea di non voler una festa in grande, cosa che invece a lei piaceva particolarmente tanto.

Finalmente arrivammo alla pasticceria, si rifiutò di scendere perché sarebbe tentata di mangiare quei deliziosi dolci preparati da sua mamma, risi alle sue stesse parole, "Salutamela, inventale che facevo tardi se mi fermavo, altrimenti poi si lamenta, grazie Elle, ci vediamo all'ora di pranzo!" scesi dalla macchina ma prima di chiudere la portiera, mi girai "Grazie per avermi accompagnata, a più tardi Ash!" e così entrai.

"Ti Basta Sapere Che Ti Amo" ᴇᴍ Where stories live. Discover now