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nb: nell'accezione più umana e banale, "casa" è la diffusa pace dei sensi che si spande all'interno di un determinato edificio, limitato o illimitato che sia.

***

So when I'm ready to be bolder

And my cuts have healed with time

Comfort will rest on my shoulder

[Gabrielle Aplin]

***

Boston, Massachusetts


Allyson B. Hernandez, per la prima volta dopo mesi di ricerche, coprì una delle ics dei soggetti ignoti con una foto incensurata.

- Austin Harris Mahone? - chiese al suo collega, incrociando le braccia.

- Esatto - confermò Oliver, confrontando gli appunti sul proprio taccuino. - Classe novantasei, texano, gioca per i Blackhawks di Chicago -.

- Recenti attività sospette? -.

- La stradale lo ha fermato per caso per un controllo e ha scoperto un motore di cilindrata superiore a quella ammessa -.

- Dev'essere un pesce piccolo per andarsene in giro con un veicolo manomesso senza alcuna cautela -.

- Probabilmente è solo ingenuo, Ally -.

- Oppure è stupido. Abbiamo abbastanza elementi per convocarlo? -.

- Purtroppo no -.

- È illegale sorvegliarlo? -.

Oliver negò con il capo, sorridendo sotto i baffi. - Certo che sì! Lo saprai meglio di me, no? La Legge è la tua Bibbia! -.

Allyson si picchiettò il mento, pensierosa. Poi ebbe un'illuminazione. - Organizziamo dei posti di blocco e vediamo se altri pesci cadono nella rete -.

***

North Miami Beach


Camila scalzò senza riguardi i tacchi, esausta. Quando le sue piante nude incontrarono l'algore del pavimento di ardesia nera, gemette per il sollievo. Superata l'anticamera d'ingresso, gettò un massiccio raccoglitore ad anelli sul tavolo della cucina. Disfò la crocchia, lasciando che la sua lunga chioma bruna si addensasse con grazia sulle spalle. Massaggiò il cuoio capelluto, provandone gran sollievo. Ciabattò fino al bagno per rinfrescarsi. Dovette aggrapparsi al lavandino quando, udendo il rombo dell'auto di Shawn quietarsi nel garage, non riuscì a frenare uno dei ricordi che la legava alla sua città d'origine.

Come un cattivo farmaco, l'aria di Miami cominciava indubbiamente a dare i suoi primi effetti collaterali.

***

Un paio di colpi di clacson attirarono la sua attenzione, distogliendola finalmente dai libri. La giovane, pur frequentando l'ultimo anno, non esitò a gettare la penna e a lasciare incompleto l'ultimo integrale della serie. La sedia stridette sul pavimento a listelli mentre si alzava e si precipitava prima fuori dalla propria camera e poi giù dalle scale.

- Papà! – gridò, entusiasta come uno scricciolo di pochi mesi, scavalcando il davanzale della finestra del piano terra.

Alejandro spense il motore della Corvette, all'epoca di uno sfavillante grigio perla, e andò incontro alla figlia, sollevandola da terra quando quella si tuffò tra le sue braccia.

***

Camila seppellì nuovamente il viso sotto l'acqua corrente, prima che le lacrime erompessero. Strinse forte il ciondolo della lunga collana che la sua camiciola di lino celava: la fede di suo padre.

- Accidenti, Mila – si rimproverò, borbottando contro l'asciugamano con cui si stava tergendo la fronte.

Le sue ginocchia erano già molto cedevoli, le gambe tremule e fragili. Fu la parete della doccia a sostenerla, mentre espirava profondamente.

***

Lauren compì un balzo atletico e afferrò la sommità della saracinesca che riportava il graffito con il nome dell'officina. L'abbassò con ambo le mani, sigillandola con un massiccio lucchetto. Sedette contro di essa, esausta. Dopo essersi trattenuta un paio d'ore in più, finalmente rifiatò. Come un assetato nel deserto, attese bramosamente la birra ghiacciata che le porse Normani. Ne trangugiò un sorso, ricordando che la sua giornata non si era affatto conclusa.

- Con quali forze monti adesso, mh? -.

- Facile: con quelle del pensiero -.

- Dio, Laur: è davvero necessario? -.

- Le bollette non si pagano da sole – sentenziò la corvina, controllando l'orologio. – E poi non tutti siamo capi meccanico con una laurea ad hoc -.

- Te l'avevo detto di venire all'università con me. Adesso potresti solo chiedere un aumento a Mike -.

- Così lo chiederebbe anche Chris e cominceremmo ad azzuffarci; no, grazie -.

Ma Normani non parve convinta. – Hai più esperienza; ne avresti tutto il diritto -.

- Senti, non è mia intenzione dipendere totalmente dalle finanze di mio padre -.

- Tu qui ci lavori, amiga. E ti fai il culo più di tanti altri -.

- Ci lavoro perché mi piace, perché ci tengo e perché non saprei fare altro; ma l'orgoglio rimane -.

- Un orgoglio gigante -.

Lauren ingollò l'ultimo sorso di birra. Lanciò la bottiglia, centrando con un sonoro schianto il bidone del vetro, qualche metro distante. – Inizio tra meno di un'ora – si congedò. – Conviene che mi faccia almeno una doccia -.

***

Lauren giunse alla stazione di servizio della venticinquesima strada qualche minuto dopo le nove di sera.

- Finalmente, Jauregui! Cominciavo ad addormentarmi... - commentò con sprezzo Logan, uno dei suoi colleghi.

- Sì, sì – rispose distrattamente la corvina, scannerizzando il badge. – Torna pure da tua moglie – lo liquidò. Affondò le mani nelle tasche capaci della sua tuta blu, dondolando sui talloni per scacciare il lieve sonno che tentava di calarle le palpebre.

Rifornì la prima auto un quarto d'ora dopo circa. Niente mancia. Rivolse una smorfia alla Toyota che sfrecciò via, sgommando. Si appoggiò con una spalla alla pompa, mentre un profondo sbadiglio le ammollava le fauci.

Sarebbe stata una notte interminabile.

***

Camila si distese a letto, stranita. "Casa dolce casa" una beata...

Il materasso si piegò sotto un peso più importante del suo ma non sconosciuto. – Faccio una doccia e ti raggiungo – l'avvisò Shawn, baciandole la spalla lasciata scoperta dalla vestaglia leggera.

***

Non terminò mai i suoi compiti di matematica, tanto era felice che suo padre fosse rincasato dopo due mesi di scouting tra i ghiacci più estremi del Canada.

Anche Sinuhe gli si lanciò tra le braccia, con l'attitudine e l'emozione del primo appuntamento.

- Ci hai fatto proprio una sorpresa, Alejandro - commentò. – Mila si era quasi rassegnata per la cerimonia del diploma -.

- Ma non mi dire, mija. Non me la sarei persa per nulla al mondo! -.

***

Quando udì il getto d'acqua schiantarsi sul piano della doccia, Camila rigettò l'aria che aveva trattenuto nei polmoni. Strinse le lenzuola tra le unghie, si morse la lingua, ingoiando un dolore che non era mai scaduto a uno stadio meno feroce. Ti sei perso così tanto altro invece, meditò, mestamente.

Fresh greaseWhere stories live. Discover now