Fresh grease

22. Mr. Brightside

nb: good vibes, per modo di dire.

***

It started out with a kiss, how did it end up like this?

[...]

Now they're going to bed and my stomach is sick

And it's all in my head but she's touching his chest now

He takes off her dress now, let me go

And I just can't look, it's killing me

[The Killers]

***

Un raro buon mattino di qualche tempo più tardi, Lauren si era improvvisata Clarissa Dalloway. Aveva dato una sbirciata al negozietto di Nelson, il fiorista della diciassettesima strada, e ne era uscita con un sofisticatissimo intreccio di una rosa rossa e una gardenia.

L'eterno moto della passione amorosa.

L'ultimo nobil gesto di quel genere poteva risalire tranquillamente all'epoca del liceo e dei suoi balli di fine anno. Ella non era avvezza a comunicare con i fiori, ma sua madre Clara le aveva costruito una certa cultura a riguardo, negli anni giovanili, piantando l'unico seme di delicatezza presente nel suo animo ruvido; seme che Camila aveva strenuamente rivangato e ora innaffiava un po' tutti i giorni.

Normani l'avrebbe di certo irrisa per quanto patetica stesse per risultare; così lungi da quel faccino sporco di grasso per auto che confezionava perle di mala creanza ogni due per tre.

Mentre sfrecciava con l'ausilio di una mano sola sulla propria Harley-Davidson, Lauren strinse l'esiguo bouquet contro la pelle del giubbotto, proteggendolo dagli scossoni del vento. North Miami Beach non poteva sembrarle più lontana, data l'impazienza. In quel momento si sentiva così folle, così piena, così accesa, che avrebbe potuto uccidere un uomo in nome del sentimento. Avrebbe, perché nel caso avesse effettivamente compiuto il delitto, il germoglio che piegava il boccio alla volontà dei moti intrinseci dell'anima sarebbe morto.

Tuttavia, seppur stesse portando in dono un paio di fiori, aveva bene in mente quale sarebbe stato il vero regalo: avrebbe consegnato tutto il tempo della sua vita mediocre nelle volubili mani di Camila, perché ne disponesse come meglio credeva. Si volevano, certo, ma vi erano ancora diverse questioni da sistemare, questioni grevi e sgradevoli.

Tutte loro recavano il medesimo nome; Shawn Mendes, el gringo canadiense.

Si può provare gelosia per qualcuno che si divide tra due amori e non riesce a scegliere?

Lauren non si lasciava affettare da quel sentimento meschino; tutt'altro. Ella amava pensare di essere a un capello dall'avere Camila tutta per sé. Forse sbagliava, presumeva erroneamente; ma come si imbriglia un cuore che batte e scalpita come un toro in un'arena di Pamplona?

La brezza marina che sbatteva sul suo casco la inondava di vibrazioni positive. Il nome di Camila riecheggiava nella sua mente, rimbalzando da un angolo all'altro come tra due versanti opposti di una catena montuosa.

La Harley-Davidson quietò il suo ruggito su un marciapiede infestato dalla sabbia fine della spiaggia. Lauren smontò e si limitò ad alzare la visiera: il sole era prepotente. Attraversò con cautela la ventunesima strada, approfittando della momentanea mancanza di vetture. Quando fu sull'altra sponda, dovette riempire di nuovo i polmoni: era terribilmente nervosa.

Riuscì a compiere solo un passo verso il cancello della proprietà, in quanto, vagliando con gli occhi il secondo piano, oltre alcune palme da cocco, notò la donna che le occupava la mente abbarbicata alla ringhiera del terrazzo. Le dava le spalle, ma il suo profilo sorrideva e i lunghi riccioli castani danzavano con il vento. La Persefone del semestre caldo. Indossava una veste leggera a motivi floreali, che lasciava poco spazio all'immaginazione.