Il pericolo nei nostri occhi

By aliseamorell

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Katherine McCallen, è un uragano pronto a distruggere tutto quel che si imbatte nel suo cammino. Non ha mai r... More

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🦋- Cast -🦋
🖤- Prologo -🖤
🖤- Capitolo 1 || I due nuovi arrivati -🖤
🖤- Capitolo 2 || Migliori amici -🖤
🖤- Capitolo 3 || Ormoni agguerriti -🖤
🖤- Capitolo 4 || Wesley/Elvis -🖤
🖤- Capitolo 5 || La prima prova -🖤
🖤- Capitolo 6 || I ricordi fanno ancora male -🖤
🖤- Capitolo 7 || Adam -🖤
🖤- Capitolo 8 || Benvenuti nei Diabolics -🖤
🖤- Capitolo 9 || Una trappola -🖤
🖤- Capitolo 10 || Sconfitta -🖤
🖤- Capitolo 11 || Giornata molto insolita -🖤
🖤- Capitolo 12 || M.A.D.Y. -🖤
🖤- Capitolo 13 || Due spine nel fianco -🖤
🖤- Capitolo 14 || Quel fottuto e bel sorriso -🖤
🖤- Capitolo 15 || Non è stata solo finzione -🖤
🖤- Capitolo 16 || Tuo amico -🖤
🖤- Capitolo 17 || Forse -🖤
🖤- Capitolo 18 || Parità dei sessi -🖤
🖤- Capitolo 19 || E allora prendimi -🖤
🖤- Capitolo 20 || Non ti dimenticare di me -🖤
🖤- Capitolo 22 || Il tatuaggio -🖤
🖤- Capitolo 23 || Andrà tutto bene -🖤
🖤- Capitolo 24 || L'intero zoo -🖤
🖤- Capitolo 25 || La fiducia -🖤
🖤- Capitolo 26 || Pensieri e sentimenti -🖤
🖤- Capitolo 27 || Sono egoista -🖤
🖤- Capitolo 28 || Cuore di "ghiaccio" -🖤
🖤- Capitolo 29 || Perché non parli? -🖤
🖤- Capitolo 30 || Che spiaggia sia -🖤
🖤- Capitolo 31 || Kledy -🖤
🖤- Capitolo 32 || Questa notte -🖤
🖤- Capitolo 33 || Analisi -🖤
🖤- Capitolo 34 || L'amore e un'arma -🖤
🖤- Capitolo 35 || Missioni -🖤
🖤- Capitolo 36 || Ballo in maschera -🖤
🖤- Capitolo 37 || Le 3 domande -🖤
🖤- Capitolo 38 || Una vita intera -🖤
🖤- Capitolo 39 || Hayden -🖤
🖤- Capitolo 40 || Melodia per le mie orecchie -🖤
🖤- Capitolo 41 || Cosa ne so davvero dell'amore? -🖤
🖤- Capitolo 42 || Indagine -🖤
🖤- Capitolo 43 || Cosa hai fatto?! -🖤
🖤- Capitolo 44 || Apatica -🖤
🖤- Capitolo 45 || Come gli uccellini -🖤
🖤- Capitolo 46 || Vuoi ancora che vada via? -🖤
🖤- Capitolo 47 || Siamo sbagliati -🖤
🖤- Capitolo 48 || Perché? -🖤
🖤- Capitolo 49 || Madison -🖤
🖤- Capitolo 50 || Distruzione -🖤
🖤- Capitolo 51 || Fai di me tutto quello che vuoi -🖤

🖤- Capitolo 21 || Non è una novità -🖤

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By aliseamorell

Wesley Pov's

La notte sembra esser passata in un batter d'occhio. Diciamo che il mio obbiettivo non era quello di addormentarmi fuori casa e nel prato pieno di insetti.
Abbasso lo sguardo su Katherine che dorme appoggiata sul mio petto.

Mi alzo prendendola in braccio.
Ho dolori ovunque, cazzo.

Entro dentro la villa che giustamente, trovo con la porta aperta, lasciata accidentalmente sia dalla ragazza che ho tra le braccia e sia dal sottoscritto.

Una volta dentro chiudo la porta con il piede, passando dalla cucina vedo nell'orologio appeso al muro che ore sono. 8:50 AM.
Perfetto, ancora dormono tutti, quindi non dovrei esser visto da nessuno.

"Cosa stanno vedendo i miei occhi?!"

Ecco, come non detto.

"Shh, abbassa la voce che svegli tutti" sbotto sottovoce dando un'occhiata a Katherine, che ancora dorme serenamente in un sonno profondo.

"Avete...?" mia sorella fa dei gesti confusi con facce un po' sconvolte, indicandoci.

"No" alzo gli occhi al cielo "Non ancora, almeno" le faccio un sorrisetto.

"Wes, dai, fai il serio" Victoria incrocia le braccia e mi guarda con un espressione seria, avvicinandosi di qualche passo "Devi starle il più lontano possibile" lancia un'occhiata alle scale, per accettarsi che non spunti nessuno "Finiresti per affezionarti a lei, o innamo-"

"Non essere ridicola" la interrompo ridendo sarcasticamente "Fino ad oggi non mi sono mai innamorato di nessuna, e la prima non sarà di certo lei, posso assicurartelo"

"Non sei tu a decidere di chi innamorarti o no, non funziona così" mi guarda come se fossi pazzo "Anzi, la maggior parte delle volte, dicendo che non ti innamorerai mai di una persona, alla fine succede, sempre"

"Leggi troppi libri, sorellina" ridacchio.

"Sarà" ribatte, ancora più seria e sicura delle sue parole "Ma ricordati le mie parole. I libri sono realtà e verità raccontate attraverso personaggi inventati"

"Wow sono proprio colpito"

"Dico sul serio, Wesley" mi si avvicina di più "Devi stare attento a quello che fai"

"Non preoccuparti" le sorrido "Non provo nulla per lei"

"Lo spero" le sento dire a bassa voce quando inizio a salire le scale.
Alzo gli occhi al cielo, semplicemente perché dovrebbe tranquillizzarsi e fidarsi di me.

Arrivo nella stanza mia e di Katherine.
Condividiamo la camera ma fino ad oggi ho dormito da altre parti. Prima preferisco prendere più confidenza per evitare di essere decapitato, perché so che non ha reagito bene quando l'ha scoperto.

La appoggio delicatamente sul letto, ed esco dalla stanza cercando di non far rumore.
Appena chiudo la porta, mi ritrovo di fronte Hayden.

"Cazzo Den, mi hai fatto prendere un colpo"

"Stai uscendo?" mi chiede lui ridacchiando.

"In realtà sì" ci penso su "Mi copri tu con tua sorella?"

"Va bene, ma sappi che Katherine al tuo ritorno non sarà buona con te" scendiamo insieme le scale.

"Fino ad ora lo è mai stata?" si mette a ridere, ed io seguito da lui.

"A dopo" lo saluto con una pacca sulla spalla.

Esco dalla villa a passo svelto. Mi accendo una sigaretta, ed entro nella mia amata macchina, pronto per passare una giornata di merda.

Katherine Pov's

Quando mi sveglio mi ritrovo nel mio caro e amato letto al calduccio. Suppongo che Wesley mi abbia presa in braccio come un principe azzurro fallito e rifatto e portata delicatamente nella mia stanza.

La sua bontà mi spiazza.

Mi fa strano non vederlo quando scendo al piano di sotto in cucina, ci sono tutti ma lui no.

"Dov'è Elvis?" è la prima cosa che chiedo quando mi siedo al bancone di fronte a un piatto pieno di pancakes, che mi sta decisamente chiamando per essere mangiato al più presto.

"Buongiorno anche a te stronza" mi risponde Aly ridacchiando e venendo verso di me, con l'intenzione di darmi un bacio sulla guancia, che le concedo.

"È uscito stamattina" mi informa mio fratello.

"E si può sapere dov'è andato?" inizio a mangiare per evitare di agitarmi di più.

"Non l'ha detto"

Katherine, fai dei respiri profondi.

"Beh.. guarda caso mi servite voi Stevens oggi, quindi Victoria, chiama tuo fratello e digli di venire qui immediatamente"

Alex mi lancia un'occhiata di rimprovero, che ignoro completamente. Victoria chiama Wesley, ma passano i secondi, e lui non risponde.

"Pazienza, saremo solo noi due" le faccio cenno di seguirmi, e lei lo fa senza ribattere. Usciamo dalla villa, ed entriamo nella mia macchina.

"Dove andiamo?" domanda mentre si mette la cintura.

"A ritirare delle cose" le rispondo prima di accendermi una sigaretta, e partire di scatto di proposito per farla spaventare.

Sono proprio simpatica.

Il tragitto in macchina dura abbastanza da farmi capire che lei non parlerà, ed io pure.
Devo capire ancora perché si è messa a baciare mio fratello, sì, ci penso ancora purtroppo. Sono abbastanza protettiva verso i suoi confronti.

"Ho sentito che alla sfilata, tu e Hayden stavate litigando riguardo il bacio che ci siamo scambiati io e lui" si schiarisce la voce, guarda la strada davanti a sé.

"Sì, ok.. e?!" butto la sigaretta dal finestrino.

"Volevo dirti che, era tutto programmato. Ci siamo messi d'accordo per scandalizzarti un po'"

Mi viene spontaneo alzare le sopracciglia.
Mi ero sorpresa solo di vedere i miei due migliori amici baciarsi, perché a quanto pare si piacciono a vicenda. Si sta un po' coprendo il culo, mi sa.

Non le rispondo, e quando parcheggio la macchina, scendiamo senza fiatare. Victoria mi sta dietro perché, ovviamente, non sa dove andare. Tra pochi passi in realtà siamo già arrivate, sarà una cosa breve.

"Perché siamo qui? È tutto abbandonato in questa via.." cammina accanto a me "Mica vuoi uccidermi?!" sbotta facendo un passo indietro.

"Certo che no, stupida" le rispondo a tono facendo un sospiro di frustrazione "Dobbiamo solo prendere una cosa, fine"

Facciamo altri dieci passi, e come immaginavo, quello che dobbiamo ritirare è messo al solito posto. Accanto a l'unico cespuglio decente.

"Prendi quella scatola" dico a Victoria mentre io prendo l'altra. Lei annuisce senza farmi domande, per fortuna. Ritorniamo indietro nella macchina sane e salve e con il bottino a bordo.
Quando faccio partire l'auto e lei si mette la cintura, parte con le domande.

"Cosa c'è in quelle scatole?"

Sbuffo, ma le rispondo bene stavolta.

"Come ben sai, qui le gang per farsi riconoscere hanno i nomi. I Diabolics siamo noi, I Dragons sono Adam e i suoi ragazzi, e così via. Dentro le scatole ci sono le giacche e felpe con il nostro nome. È una delle regole che io e mio fratello abbiamo messo, come ad esempio, farsi il tatuaggio del simbolo della propria gang"

"Il tatuaggio di cui parlavi la prima sera in discoteca?" mi domanda visibilmente curiosa.

"Esatto" le lancio un'occhiata "Quello che dovrete farvi tu e Wesley"

"E qual è?"

"È una corona nera, con ai lati le corna rosse contornate dal fuoco" mi tiro su la manica del braccio destro, e le mostro il polso.

"Wow.. è bellissimo. Ce l'hanno tutti nel polso destro?"

Annuisco.

"E perché sopra alla tua corona c'è incisa una K?" mi chiede poi dopo qualche secondo.

"Il capo della propria gang deve tatuarsi sopra il simbolo l'iniziale del suo nome, per farsi riconoscere dalle altre gang" le spiego brevemente, e lei annuisce guardando ancora il mio tatuaggio.

Poi si mette a guardare fuori dal finestrino e la conversazione si interrompe lì per il semplice fatto che siamo arrivate alla villa. Prendiamo le scatole, e le portiamo dentro.

Appena entriamo si sentono gli altri ridere dal salone, quindi li raggiungiamo.

"Pacchi in arrivo" canticchio alzando la scatola.

"Lo sapevo!! Lo sapevo che andavi a prendere le giacche" Aly si alza velocemente dal divano e insieme a me apre la prima scatola.

"Ci sono anche le felpe, canotte, top e magliette a maniche corte" le sorrido.

"Sono bellissime" sento commentare Alex che nel mentre insieme a Hayden e Derek ha aperto l'altra scatola.

Le felpe sono nere e con il cappuccio, il simbolo del tatuaggio è stampato dietro e lo stesso vale per le canotte e le magliette a maniche corte.
Nel top invece il simbolo è davanti.

[...]

"Lo stai aspettando?" mi chiede Cassandra toccandomi la spalla. Per un momento sobbalzo perché ero in dormiveglia, seduta nel divano comodamente. Mi guardo attorno, è mezzanotte passata.

"Sì, ma il mio intento era quello di ucciderlo una volta aver varcato la porta" mi alzo lentamente, sbadigliando "Ma ora basta, lo ucciderò domani, al massimo"

"Va bene" ridacchia "Allora, buonanotte" mi lascia un bacio sulla guancia.

"Notte"

Quando rimango letteralmente da sola nel salone, non so se aspettarlo ancora un po', o andare a dormire e fregarmene completamente di lui e della sua mentalità di pappagallino. Da un lato, mi è difficile ammetterlo a me stessa, però sono.. leggermente preoccupata. Al cellulare non risponde a nessuno da stamattina, nemmeno a sua sorella.

Nessun segno di vita, fino ad ora, e sinceramente non so che pensare.

Quando decido di arrendermi definitivamente al mio sonno, e quindi di salire in camera mia, sento scattare la serratura della porta.

Esco dal salone, e mi ritrovo lui.

Mi appoggio di spalla allo stipide della porta a braccia conserte, aspettando che si giri, e quando lo fa, d'impatto resto impassibile, poi però mi destabilizzo un po'.

"Che cazzo hai fatto alla faccia Wesley?" sbotto aggrottando le sopracciglia, e avvicinandomi di qualche passo.

"Ho litigato con un furetto, voleva rubarmi le caramelle" si leva di dosso la giacca nera mettendola nell'attaccapanni "È abbastanza ovvio, non credi?" mi lancia un'occhiata senza lasciar trapassare nessuna emozione, nessun stato d'animo.

Mi sorpassa senza dire altro, ed io rimango ferma dove sono.

È stato freddo come il ghiaccio, e ironico. Che progressi, prima era sempre e solo divertito quando affrontavamo un discorso. Se pensa di essersi liberato di me, si sbaglia di grosso.

"Dimmi chi ti ha ridotto in questo modo" lo raggiungo in cucina. Alza un braccio nella mensola in alto per prendersi un bicchiere di vetro.

"Sono cazzi miei, Katherine. Non te lo dico" sbotta, si gira verso il frigorifero prendendo una bottiglia d'acqua.

"La mia non era una domanda, Wesley" rispondo nel suo stesso tono incrociando le braccia al petto.

"Zitta e vattene" mi dice con voce roca dopo aver bevuto tutta l'acqua nel bicchiere, e guardandomi con un cipiglio "Voglio stare da solo, non rompermi il cazzo come fai sempre"

Spalanco gli occhi a sentire le sue parole.

"Non attacca questo tuo modo con me, ti avverto" mi avvicino "Se sono stati alcuni dei Dragons devi dirmelo immediatamente, e siccome tu ormai fai parte della mia gang e sei uno dei miei ragazzi ho il diritto di sapere cosa succede ad ognuno di loro, soprattutto se ritornano a casa pieni di lividi e graffi" gli punto un dito contro "Racconta, e non mentirmi" mi siedo nello sgabello a capo bancone, e lo fisso.

"Non sono stati loro" serra la mascella, mi guarda con un sopracciglio alzato e un pugno serrato "Contenta adesso?" senza nemmeno darmi il tempo di rispondere si alza, ed esce dalla cucina.

La conversazione non finisce così, Elvis dei miei stivali.

Lo seguo subito, scende le scale. Quindi o sta andando in palestra o in piscina, da altre parti non penso proprio. Entra in palestra, ma non si ferma da nessuna parte, continua a camminare fino ad entrare nel bagno. Va in questo perché sa che se fosse andato in quello del piano di sopra avremmo svegliato tutti con le nostre discussioni? Intelligente.

"No, non sono contenta" blocco la porta del bagno quando sta per chiuderla "Voglio sapere chi è stato e perché" mi appoggio di spalla al muro, mentre lo vedo cercare qualcosa negli armadietti in alto e in basso.

"Sono cazzi miei, ripeto" mi trucida con lo sguardo "Non devi per forza sapere tutto della vita degli altri, i segreti ognuno se li tiene per sé. E tu questo mi sa che lo comprendi a pieno" trova finalmente quello che cercava. Disinfettante e cotone.

"Che rompimento di ovaie che sei" mormoro a me stessa sbuffando.

Lo guardo mentre si medica le ferite.
È sexy anche in queste condizioni.

"Ma in teoria non dovresti essere tu a medicarmi?" aggrotta leggermente le sopracciglia.

Eh?

"Non ho capito"

"Di solito a questo punto tu dovresti disinfettarmi le ferite, io dovrei rifiutare dicendo che non ne ho bisogno, e a quel punto quando mi lascio convincere dovrebbe scattare il bacio"

Sbotto a ridere.

"Come le santarelline e crocerossine dei libri? Ma te lo scordi. Sono cazzi tuoi se vuoi medicarti le ferite o no, e a quanto vedo, ci stai pensando già tu a fare questo lavoro" alzo gli occhi al cielo e mi volto per andarmene.

Mi afferra per il polso, e di conseguenza mi giro scocciata.

"Io l'avrei fatto, se fosse successo a te" mi guarda intensamente negli occhi, e non so se credere alle sue parole.

"Ok" rispondo alzando un sopracciglio.

"Smettila di fare così" sbotta con voce gutturale.

"Così come?" gli sorrido come se niente fosse.

"Come se ti fossi indifferente" prende il mio mento tra il suo indice e pollice, avvicinandomi di più al suo viso.

"Beh, io faccio il cazzo che mi pare" afferro il suo polso e lo allontano da me.

Lui però non si arrende.
Mi porta più vicino a sé, mi prende per i fianchi sollevandomi e appoggiandomi sul mobile vicino al lavandino. Si mette in mezzo a me, tenendo sempre una presa ben salda sulla mia vita.

"Che cazzo ti sembro? Un sacco di patate che puoi prendere e mettere dove ti piace?" sbotto cercando di scendere, ma non me lo permette.

"Dimostrami che quello che dici è vero"

"Cosa?" sbuffo.

"Dimostrami che ti sono indifferente, sarà un gioco da ragazzi per te, giusto?" mi sfida con lo sguardo.

"Sì" annuisco sicura "Infatti"

"E allora vediamo"

Si avvicina di più al mio viso, appoggiando una mano sulla mia guancia. L'altra la tiene sulla mia vita, facendo più pressione con i polpastrelli. Scende fino ai fianchi, e nel mentre mi accarezza la guancia avvicinando le sue labbra alle mie, senza toccarle. Le sfiora ripetutamente.

A tratti trattengo il respiro, e percepisco nel mio stomaco un completo e enorme tornado.

Spontaneamente mi bagno le labbra, chiudendo per qualche secondo gli occhi.

Lo sento sospirare pesantemente, come se nemmeno ci riuscisse.

"Sono io a non starti indifferente" sussurro alternando i miei occhi, dai suoi alle sue labbra, che sono estremamente vicine alle mie.

"Non è una novità" sussurra anche lui, passando il pollice sul mio labbro inferiore.

Non so come reagire a questa situazione, e non so nemmeno cosa pensare.

"Basta ora, ho sonno" mi allontano, e per fortuna mi viene da sbadigliare proprio in quel momento.

Mi lascia scendere dal mobile, allontanandosi di qualche passo, guardandomi.

Esco dal bagno della palestra sentendo le mie guance esageratamente calde quando le accarezzo.

Oh Elvis, questa me la paghi cara.

//Spazio d'autrice//

S-C-U-S-A-T-E-M-I

Sono definitivamente morta, dovevo aggiornare molto ma molto tempo fa ma non ci sono riuscita.

(Vita di merda check)

Il capitolo è molto ma molto più lungo proprio per farmi perdonare.

E.. adoro.. siamo a 2,02 k.😍

-aliseamorell🖤

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