Gioco di sguardi #1 (Dramione)

By LazySoul_EFP

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[STORIA COMPLETA] Dal testo: «Cosa vuoi ancora da me?», gli chiese: «L'umiliazione dell'ultima volta non è ba... More

A lezione
Litigi interrotti
Pranzo
In biblioteca
Nell'aula di pozioni
Compleanno
Specchio delle Brame
Grattastinchi
Nello studio della McGranitt
Hogsmeade
Missione di salvataggio
Duello
Insonnia
Facciata
Verità
Finta indifferenza
Boccetta d'inchiostro
Folletto
Messaggio
Orgoglio
Resa
Sospetto
La Pozione
"Coso" babbano
Cinque secondi
Insoddisfazione
Anti-Dolore
Risveglio
Impazienza
A lezione - II parte
Incomprensioni
Bella Addormentata
Dormire insieme
Le bugie hanno le gambe corte
Furia e sbagli
Il giorno dopo
Virus, fotografie e sogni erotici
Prima pagina
Consigli
Normalità
Scuse
Bagno dei Prefetti
Smalto
Caos in biblioteca
Come scaricare la tensione
C.R.E.P.A
Tisana di Natale
Ciclo
Scacchi magici
Cartoleria Scrivenshaft
Guferia
In ginocchio
Per la felicità di Colin Canon
Sul treno verso casa
Vigilia di Natale
Fidanzamento
Momenti rubati
Sectumsempra
Addio

Le candele della biblioteca

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By LazySoul_EFP


ATTENZIONE!

Ho modificato leggermente la prima parte (quella incentrata su Blaise e Pansy) del capitolo precedente, quindi consiglio di rileggerla velocemente prima di avventurarvi e leggere questo capitolo.

Detto ciò, vi auguro una buona lettura!



Il giorno dopo l'incontro nel bagno dei Prefetti, Malfoy smise di fingere che la Granger non esistesse. Ogni volta che si trovava nella stessa stanza della ragazza il suo sguardo non poteva fare a meno di spostarsi verso di lei; ne studiava la massa informe di capelli e le spalle ingobbite durante le lezioni in comune; l'osservava mangiare e chiacchierare con i suoi compagni di casa durante i pasti.

La notte l'aveva passata a rigirarsi nel letto, tormentato da un incubo che non sembrava volerlo abbandonare: sognava la Granger con quel pacchetto di carta in mano (quello stesso che aveva contenuto la collana di opali maledetta), l'involucro iniziava a rompersi proprio quando lui cercava di avvertire la ragazza del pericolo, l'istante dopo Hermione Granger si trovava a terra, scossa da convulsioni e gli occhi spalancati fissi su di lui.

Oltre ad aumentare il senso di colpa che provava il Serpeverde, quel sogno lo terrorizzava; aveva paura del rispetto e affetto che stava scoprendo di provare per la Granger.

«Sicuro di non volermi dire dove sei stato ieri tutto il giorno?», chiese Zabini per l'ennesima volta, spezzando il silenzio che regnava in biblioteca: «O magari potresti dirmi perché ci troviamo qui, a studiare; pensavo odiassi la biblioteca».

«Non odio la biblioteca, è la bibliotecaria che non sopporto», chiarì Malfoy, scrutando in direzione di Madama Pince, la quale stava leggendo con aria assorta un tomo impolverato.

«La Granger me la immagino così da grande: zitella, acida e intransigente. Non che non lo sia in parte già ora...», borbottò Blaise, nel tentativo di suscitare una qualsiasi reazione nel biondo: «A proposito della Granger, ci sono novità?»

«Pansy dov'è?», chiese Malfoy, cercando di cambiare argomento.

«Chi può dirlo... quella ragazza a volte è più misteriosa di te», commentò Blaise, sorridendo involontariamente al pensiero della Parkinson.

Notando come Madama Pince avesse cessato di leggere e avesse deciso di avventurarsi proprio verso di loro, Malfoy tornò a dedicare anima e corpo al compito di Trasfigurazione che aveva davanti.
Zabini non fu così attento e proprio mentre stava chiedendo (di nuovo) all'amico dov'era stato il giorno prima, la bibliotecaria apparve accanto a lui con le labbra strette e uno sguardo che avrebbe potuto uccidere.

«Questo è un luogo di lettura e studio, se ha intenzione di continuare a fare salotto e disturbare la concentrazione del suo compagno di casa, devo pregarla di andare via».

Zabini ci pensò per quattro secondi buoni e, rendendosi conto che non sarebbe mai riuscito a carpire alcun tipo d'informazione dal biondo (non in quel momento e in quel luogo, almeno), decise di raccogliere i suoi libri e andarsene: «Ha ragione, Madama Pince, mi scuso per la mia maleducazione», aggiunse con un breve inchino, al quale la bibliotecaria rispose con un'espressione confusa.

«A dopo, Malfoy», aggiunse, prima di avviarsi verso l'uscita.

Si pentì subito della sua decisione quando, uscendo dalla biblioteca, vide arrivare con passo sostenuto Hermione Granger.

La Grifondoro aveva appena terminato la lezione di Rune Antiche ed era persa nei propri pensieri, tanto da non notare subito il moro di fronte alla biblioteca; fu lui a fermarla con un allegro: «Granger! Qual buon vento?»

La ragazza sussultò per la sorpresa e ricambiò il caloroso saluto del ragazzo con uno stupito gesto del capo: «Zabini, ciao».

«Se cerchi Draco è seduto nella sezione dedicata alle creature magiche, l'ho abbandonato giusto ora, deve sentire già la mia mancanza, mi faresti un enorme favore se prendessi il mio posto al tavolo», disse il ragazzo, facendole un occhiolino: «Ora devo andare, ti auguro un buon pomeriggio».

Hermione gli fece un veloce gesto della mano: «Grazie, altrettanto».

La Grifondoro entrò in biblioteca con la fronte aggrottata e uno stupido sorriso in volto: doveva ammette che Zabini era un personaggio a dir poco originale.

Notò un posto a sedere vicino alla scrivania di Madama Pince, luogo che di solito prediligeva in quanto molto silenzioso e poco disturbato, fece un passo in quella direzione, poi cambiò idea e si diresse verso la sezione dedicata alle creature magiche.

Come le aveva detto Zabini, trovò Malfoy seduto da solo all'unico tavolo dello stretto corridoio, intento a studiare.

Si sedette di fronte a lui, disponendo sulla sua metà di tavolo tutto il materiale necessario per scrivere il tema che le era stato assegnato dalla professoressa Babbling.

Quando la Grifondoro sollevò lo sguardo su Malfoy, trovò i suoi occhi chiari già intenti a scrutarla. Lo salutò con un gesto del capo, ricevendo in risposta un simile cenno dal biondo.

Nessuno dei due parlò, consapevoli che Madama Pince non avrebbe tollerato un tale affronto nella sua biblioteca.

Dopo essersi guardati per qualche secondo, Hermione abbassò lo sguardo sul testo di Rune Antiche, decisa a non lasciarsi distrarre dal biondo e Draco fece lo stesso, tornando a concentrarsi sul tema di Trasfigurazione.

Passarono brevi minuti di tensione, in cui entrambi non riuscirono a leggere più di una parola; troppo concentrati com'erano sulla presenza dell'altro e sui sentimenti contrastanti che essa suscitava in loro, per poter prestare attenzione ai testi che stavano loro di fronte.

Poi Malfoy colpì con il piede la sedia di Hermione che, sollevando lo sguardo, vide il ragazzo ridacchiare sotto i baffi mentre fingeva di studiare. La Grifondoro, in risposta a quel dispetto infantile, lanciò contro il ragazzo una pallina di carta, ricevendo in risposta il più bel sorriso che avesse mai visto.

Rimasero a sorridersi per qualche secondo, poi il Serpeverde abbassò lo sguardo, spezzando la magia del momento.

Tornarono entrambi a studiare, questa volta riuscendo a concentrarsi per davvero sui temi che dovevano scrivere.

Ogni tanto Draco alzava lo sguardo, osservando i giochi di luce e ombra che le candele fluttuanti della biblioteca creavano sul viso di Hermione, rimanendo incantato per qualche secondo, per poi riabbassare lo sguardo e tornare a studiare.

Senza rendersene conto la Granger aveva finito con l'allungare la gamba destra, che ora toccava quella sinistra di Malfoy. Quel semplice contatto sembrava creare un dolce calore nello stomaco di entrambi.

Quando Hermione finì il tema, non raccolse i libri e non se ne andò, continuò semplicemente a sfogliare il volume di Rune Antiche, portandosi avanti con il programma, decisa a rimanere in compagnia del biondo il più a lungo possibile.

Il Serpeverde quando finì il tema di Trasfigurazione, iniziò quello di Storia della Magia. Erano le due materie su cui era rimasto maggiormente indietro, in parte per colpa del tempo trascorso nella Stanza delle Necessità a riparare l'armadio svanitore, in parte perché la sua mente era sempre occupata dalla ragazza che in quel momento gli stava di fronte.

Sì era reso conto di quando la Granger aveva finito il tema, così come si era reso conto che la ragazza stava preferendo passare del tempo con lui nel più completo silenzio, piuttosto che andarsene.

Mosse appena la gamba, aumentando il contatto tra di loro. Hermione sollevò lo sguardo dal libro, permettendogli di vedere sulla sua bocca un mezzo sorriso.

Il ragazzo provò a mimarle con le labbra qualcosa, ma lei non capì e scosse la testa.

Lui sollevò gli occhi al cielo e decise di scriverle un biglietto, che le lanciò pochi secondi dopo.

"Noto con piacere che la parlantinite acuta ti sta passando"

Hermione sollevò un sopracciglio, indispettita.

"Nei tuoi sogni, furetto"

Hermione sentì un'ormai familiare stretta al petto, quando vide Draco ridere silenziosamente e scrivere una risposta.

Quel pomeriggio le sembrava irreale. Come poteva stare così bene in compagnia del ragazzo che tanto aveva disprezzato in passato?

"Se fossimo nei miei sogni, non avresti così tanti vestiti addosso"

La ragazza sentì le sue guance bruciare, non per l'imbarazzo, ma per il desiderio. Finse comunque di essere oltraggiata dalle parole del biondo, causando in lui ulteriore ilarità.

"Pervertito"

"Come se non ti piacesse"

Furono costretti a interrompere lo scambio di biglietti e a fingersi dei diligenti studenti, quando Madama Pince decise di passare loro vicino alla ricerca di un volume sullo scaffale. Dato che avrebbe potuto attirare il tomo con la magia, i due ragazzi intuirono che la bibliotecaria si fosse avvicinata per tenerli d'occhio.

Smisero di scambiarsi biglietti e tornarono a studiare, facendo il possibile per ignorare la presenza l'uno dell'altro.

Più il tempo passava, più le candele incantate della biblioteca sembravano aumentare di intensità per contrastare il buio oltre le finestre.

Più il tempo passava, più la concentrazione di Draco Malfoy verteva sul viso assorto nella lettura della ragazza di fronte a lui, invece che sul compito di Storia della Magia.

Si trovò a osservare la forma delle labbra sottili della Granger, studiava il modo in cui si socchiudevano o serravano durante la lettura, la fronte che si aggrottava quando leggeva un passaggio difficile...

Hermione sentiva il peso dello sguardo del ragazzo su di sé, sentiva lo stomaco stringersi in una morsa di desiderio ogni secondo che passava sotto quella piacevole tortura.

Sollevò lo sguardo, incontrando quello di Malfoy e rimasero a scrutarsi per lunghi secondi, nel più assoluto silenzio.

In quel momento Madama Pince li raggiunse per avvisarli che l'ora di chiusura si stava avvicinando.

Hermione iniziò a raccogliere le proprie cose, seguita a ruota dal Serpeverde.

Una volta nel corridoio deserto, fuori dalla Biblioteca, fu la Grifondoro a spezzare il silenzio: «Ci vediamo, Malfoy», disse, prima di dirigersi con passo sostenuto verso le scale che l'avrebbero condotta in Sala Grande.

Il ragazzo, confuso dal comportamento della ragazza, la raggiunse con poche falcate: «Granger, aspetta!»

«Cosa vuoi?», chiese lei, guardandosi intorno con sguardo preoccupato.

«Non c'è nessuno, Granger, smettila di fare la paranoica», disse, avvicinandosi per sistemarle una ciocca dietro all'orecchio: «E se ci vedessimo questa sera? Dopo cena?»

«Sono di ronda con Ron, finiremo per le dieci», disse la ragazza, riprendendo a camminare verso la Sala Grande

«Alle dieci per me va bene», disse il ragazzo, sostenendo il passo veloce della ragazza.

Hermione si trovò a corto di parole per gran parte del tragitto, solo quando arrivarono a pochi passi dalla Sala Grande, gremita di gente, si voltò verso il Serpeverde e disse: «A dopo, allora».

Pochi minuti dopo, seduta al tavolo Grifondoro, Hermione si chiese cosa le avesse fatto prendere quella decisione tanto sconsiderata, mentre due tavoli di distanza, Malfoy sorrideva beato, attirando l'attenzione di Zabini.

«Ricordi la scommessa, Pan? Penso che tu mi debba dieci galeoni».

****
Ciao a tutt*!
Spero che il capitolo vi sia piaciuto!

Fatemi sapere cosa ne pensate 🤗

Domani se riesco pubblico il decimo capitolo di "Mai innamorarsi del nemico" e nei prossimi giorni andrò avanti con "Gioco di Sguardi".

Un bacio,
LazySoul_EFP

P.s. Per chi fosse interessato mi potete trovare anche su Instagram, sempre con il nome lazysoul_efp!

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