25 Dicembre, buon Natale!
È il primo natale che festeggiamo tutti insieme, come famiglia, nonostante litigate e incazzature varie.
Mia madre non vede l'ora di sposarsi e sta già avanzando delle pretese assurde, totalmente incoerenti con la filosofia del mio regno, mentre papà è agitatissimo, e ha paura di ciò che potrebbe succedere dopo il matrimonio.
Pensare che io e mamma abbiamo quasi sfiorato la rissa per un misero abito, giusto mezz'ora prima del mio discorso natalizio al regno... ma aspettate, riparto da capo.
Stamattina mi sono svegliata con un miagolio nelle orecchie, da parte di Ziggo, che mi implorava di alzarmi dal letto, e scendere in salotto per scartare i miei regali di Natale.
-Arrivo, arrivo... dammi un secondo.
-Meeeeeowwwww...
-E ti metto anche la pappa, sì. Che ti do?
-Meowwww!
-Tonno e orata in scatoletta, ricevuto. Ma come diamine riesci a mangiare quella roba di prima mattina? Sei tremendo.
-Meow! Meow, meow!
-Ah, giusto, sei un gatto. Ti voglio bene, pasticcione-
Mentre lui mangiava tranquillo, ho cercato di vestirmi come meglio potevo, visto che a mezzogiorno avrei tenuto il discorso natalizio, dalla sala del trono, siccome fuori nevicava fortissimo e di inzupparmi l'abito e ammalarmi proprio non se ne parlava.
Ho scelto un abito nero di Etro, tutto pieno di disegni come piaceva a me, delle scarpe Louboutin arcobaleno e un diadema argentato, pieno di cristalli.
Quando mi sono guardata allo specchio, ho quasi sorriso, e sottolineo il quasi: i vestiti neri mi stavano molto meglio di quanto immaginassi, ma sentivo che mi mancava ancora qualcosa. E in quel momento, Gona è entrata in camera.
-Mal sei pronta per... oh, santa Fiona Goode... sei splendida.
-Dai, ora non esagerare.
-Non sto esagerando. Ti ho detto la purissima verità. Sei assolutamente divina, tesoro.
-Come va, di sotto? C'è qualche regalo per me, vero?
-Hai voglia. Ti stanno aspettando, pronti per essere scartati.
-E non facciamoli aspettare, allora-
Mi sono seduta alla specchiera, per truccarmi, ma Gona mi ha bloccato la mano, già diretta verso il mio amatissimo primer occhi di Elf.
-Io ti consiglio di aspettare a truccarti. Giù in salotto c'è una scatola gigantesca targata Maquibeauty che ti attende.
-Cazzarola, e dillo subito, però!- l'ho rimproverata, ridendo, e uscendo dalla stanza.
Questo Natale già mi piaceva, e non solo perchè lo stavo festeggiando con la donna che amavo, anzi, che amo tutt'oggi, ma perchè finalmente avevo ricevuto dei regali, cosa mai accaduta in ventisette anni di vita.
E poi... che Natale è, senza regali?
Ok, scusate, la smetto di divagare.
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In salotto era presente anche il resto della famiglia.
Papà è venuto subito ad abbracciarmi e mi ha allungato la scatola di Maquibeauty, riconoscibile a chilometri per via della carta viola stampata ad M, con cui impacchettavano le loro beauty box.
-Per te, tesoro mio adorato. Hai passato un anno che definire difficile è veramente poco, perciò ti meriti tutto.
-Tutto quello che sta qui dentro?
-Anche di più, piccolina mia. Buon Natale-
Era una mia impressione, o nella voce di papà traspariva una leggera ansia?
Vabbè, apriamo prima questa mega scatola...
Non appena ho tolto l'ultimo pezzo di incarto, ho spalancato gli occhi: davanti a me si era parata l'ultima edizione limitata, al completo, di Revolution, in collaborazione con la popolarissima serie tv "Il trono di spade". A me era abbastanza piaciuta, ma la maggior parte dei prodotti di quella collezione era andata a ruba in pochi giorni, perciò mio padre aveva sfruttato le sue abilità di mercante ingannatore per procurarmi l'intera beauty box.
E io non potevo fare altro che volergli un bene dell'anima.
-Règine, cosa aspettì a pvovave il tuo vegalo? Tanto pev vedeve se quei colovi ti stanno benè- mi ha fatto notare Azalea.
-Mamma, non so se ti sei resa conto, ma Mal sta bene con qualunque colore si metta addosso.
-Oh, chèrie, tu pavli da donna innamovata. Io pavlo da mamma della donna innamovata, e ho un modo leggevmente divevso di vedeve questa cosà. Capisci?
-Sì, mamma...
-Pevò su una cosa hai vagione, chèrie.
-E cosa?
-Règine è davvevo mevavigliosa. Ed è pevfettà pev te. Spevo con tutta me stessà che un giovno viusciate a sposavvi-
Gona ha abbassato lo sguardo, rossa come la tinta labbra "Cersei Lannister" che giaceva ancora nella scatola, e ha abbozzato un sorriso, del tutto consapevole che sua madre aveva ragione.
Quel sorriso si è poi trasformato in una smorfia di stupore, quando sono riapparsa in salotto, truccata come il multiverso comandava, ovviamente usando il contenuto della beauty box.
-Sei pronta per il discorso, vedo...- mi ha mormorato la rossa, lasciandomi un delicato bacio sulle labbra.
-Attenta che ti mando a fuoco la bocca- ho scherzato.
-E perchè? Hai una tinta labbra nera...
-Si chiama Daenerys Targaryen-
Breve silenzio con conseguente realizzazione del fatto che avevo appena fatto una battuta di merda.
E tutti a ridere, una volta capita.
Sarò anche la regina, ma potrò permettermi un po' di umorismo? E dai su...
La seconda scatola era più grande della prima, e quando l'ho aperta, ho trovato dentro un qualcosa che somigliava vagamente ad un vestito natalizio.
Anzi, era proprio un vestito natalizio.
Era uno di quegli abiti anni 50 che vendevano su Amazon, con una stampa a pan di zenzero verdi su stoffa rosso lava. Un vero orrore, con la O maiuscola.
E chi poteva avermi regalato la suddetta merdina?
Esatto, mia madre.
-Cos'è questo sgorbio, mamma?
-Il tuo regalo di Natale. Non dirmi che non ti piace, l'ho confezionato con le mie mani!
-Come no. Siamo nel 2017, porca di quella puttana, gli abiti anni cinquanta sono fuori moda da un pezzo, ormai! E tu pensi veramente che io indosserei questo... questo?
-Magari per stare in casa sì...
-No, mamma. È scomodo, e soprattutto inguardabile. Mettilo tu, dato che ti piace così tanto!
-Perchè non ti va mai bene ciò che faccio per te?
-Perchè hai di nuovo dimostrato di non conoscermi, e soprattutto di non conoscere i miei gusti personali, mamma! Odio questo tipo di abiti, da sempre, e tu me ne regali uno, pretendendo che mi piaccia?! Questo è un insulto, da parte tu...-
Mi sono improvvisamente ritrovata pietrificata, e sono finita con la faccia a terra, vittima di un immobilius.
Gona, per fortuna, ha annullato immediatamente l'incantesimo e anche la piccola perdita di sangue che stava iniziando a sgorgarmi dal naso, prima che mi danneggiasse viso e abito.
Mia madre aveva appena tentato di... di trasformarmi in una statua? Che cazzo aveva al posto del cervello, il sale grosso?!
Non avevo assolutamente voglia di ribattere, e anzi, non volevo rovinarmi l'umore per il discorso natalizio che avrei tenuto tra meno di mezz'ora.
Sia Gona, che papà, mi hanno accompagnato nella sala del trono (mamma è rimasta in cucina con Azalea, con la scusa di aiutarla col pranzo, COME SE NON SAPESSE CHE AZALEA È PERFETTAMENTE IN GRADO DI STARE DIETRO A TRENTA COSE TUTTE INSIEME) e si sono sistemati dietro la telecamera.
-Ricordati Mal tesoro, prima respira profondamente e solo dopo comincia a parlare.
-Ok, Gona... ma secondo te si capisce che ho appena litigato con qualcuno, oppure no?
-Non ci faranno caso, piccolina di papà. Stai tranquilla-
Sarà... ok, buona fortuna a me.
Il discorso non è durato molto, ma è stato abbastanza di impatto, e l'ho capito dalle facce commosse di Gona e di papà.
Siamo ritornati di sopra, dove mi aspettava il succulento pranzo natalizio cucinato da madame Azalea in persona.
Mia madre, invece, si è semplicemente accomodata accanto a papà, e non ha fatto altro che fissarmi, per tutto il tempo.
Quando si comporta così, significa che ha qualcosa da chiederti, ma sa già che non verrà assecondata, perciò tace.
Nessun silenzio, però, è destinato ad aleggiare intorno a noi, se c'è un sergente Gargona Hygeia nella stanza.
-Mi sembrate tutti troppo calmi, qui... soprattutto voi due. Avanti, cosa ci state nascondendo?
-Parli con me, cara?- le ha chiesto papà, leggermente agitato.
-Più che con te, con la tua futura consorte. Sappi che non dimentico l'attentato di stamattina, ai danni della tua stessa figlia. Dubito seriamente che tu le voglia bene, sai?-
Mia madre ha fulminato Gona con lo sguardo, ma non ha ribattuto, e si è invece rivolta a me.
-Tesoro, ho qualche richiesta per il nostro matrimonio.
-Eh, dimmi, mamma. Ho paura, ma vabbè.
-Me lo disegni tu l'abito? Io non ne sono capace...
-Come lo vuoi?
-Non troppo appariscente. Una cosa più semplice, magari con qualche decorazione sul corpetto. E guai a te se ti azzardi a colorarlo, gli abiti da sposa sono bianchi.
-No, mamma, questo no. Il bianco è vietato, in questo regno, è solo un pugno negli occhi. E poi gli abiti bianchi sono fuori moda da secoli, nel caso tu non ne sia al corrente.
-È tutto fuori moda, per te?
-No, voglio semplicemente introdurti nel mondo moderno. Ma la tua mentalità di merda me lo impedisce, perciò lascia fare a me, con l'abito, vedrai che ti piacerà-
E qui, silenzio definitivo.
Incredibile come sia finalmente riuscita a far tacere mia madre, con una frase, esattamente come mi accadeva con Panthea.
Potevo essere davvero fiera di me.
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Quella sera, mentre la neve aveva ripreso a scendere dopo una breve pausa di un paio di giorni, mi ero rintanata a letto, sotto il piumone degli Avengers e avevo iniziato a pensare a ciò che mi avrebbe atteso, a partire dal prossimo primo gennaio, e si preannunciava un anno particolarmente difficile, nè più nè meno schifoso di tutti gli altri anni vissuti.
-Posso dirti la verità, Mal tesoro?- mi ha mormorato Gona, sdraiata accanto a me- oggi tua madre si meritava tanti di quegli schiaffoni che tu non hai idea.
-Glieli avrei dati, ma non mi abbasso certo al suo livello di idiozia. Papà, al contrario suo, è terrorizzato dal matrimonio.
-Ma non gli avevi implorato di mandarla in culo?
-Lei dev'essersene accorta e l'ha ipnotizzato, altrimenti non me lo spiego, sai?
-In effetti hai ragione. Ora c'è solo da sperare che tua mamma non somministri altri filtri ipnotici a Theus, o ti toccherà arrestarla ed esiliarla dal regno.
-Allora spero di pescarla con le mani nel sacco, cosi poi riderò io, eccome se riderò.
-Adesso sì che ti riconosco. Buon natale ancora, mia regina-
Prima che mi addormentassi, lei mi ha baciato e mi ha accarezzato i capelli, per poi abbracciarmi e rimanere lì, ancorata a me.
Buon natale anche a voi!
Finisce così il primo diario scritto da regina Mal, e quindi anche questa lunghissima storia. Ma aspettate un attimo, scorrete un pochino ancora...
L'attesissimo sequel di "Mal", di cui vedete la copertina qui sopra (sperando che non si sia cancellata quando ho pubblicato) sarà disponibile su Wattpad dal 2 Novembre!
Potrei anticipare, come potrei posticipare, perciò restate con me! ❤