MAL - A WITCH IN CENTOPIA

By MatyMrsSnape

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"Non รจ un elfa e non รจ una principessa Lei vuole soltanto essere se stessa" Mal รจ la primogenita della famig... More

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A Place In This World
Untouchable
Can't Be Tamed
Black Widow
Talking to Unicorns
Renstoration ๐Ÿฉธ
Sergent Mal
Breathe
Favourite Crime ๐Ÿฉธ
Ziggo's Day Off
The Blossom Tree
State Of Grace
Bloody Mary ๐Ÿฉธ
Mean
Choose Your Side
End Game ๐Ÿฉธ
Sweetest Devotion
Between Us
The Mysterious Visitor
Just Look Up
Closer
Rocks, Stars and Crystals ๐Ÿฉธ
Haunted Heart
People Disappear Here
No Body, No Crime ๐Ÿฉธ
Hi, Violetta
Monster In Me ๐Ÿฉธ
The King Of Unicorns
Paint It, Black ๐Ÿฉธ
Illicit Affairs
Seven Wonders ๐Ÿฉธ
Born This Way
Living For Love
Willow
Summertime Sadness
Long Live (The Queen) ๐Ÿฉธ
Invisible Chains
Rolling In The Deep
Fun Tonight
Control ๐Ÿฉธ
Brutal ๐Ÿฉธ
Dancing With The Devil ๐Ÿฉธ๐Ÿฉธ
King Of My Heart
Melodrama
You Can't Stop The Girl
La Isla Bonita
All Too Well ๐Ÿฉธ
Ilomilo
Queen Of Mean ๐Ÿฉธ
Sara
Cruel World
The Winner Takes It All
First Man
Tell Me It's A Nightmare ๐Ÿฉธ
This Love
Dreams
Christmas Got Me Blue
(Not) The End

Goodnight N Go

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By MatyMrsSnape

20 Settembre, sono ancora viva (!)

Mi sono appena risvegliata da un coma tremendo, durato più di due settimane. Quella torre mi aveva quasi aperto in due la testa, ed è stato un miracolo che io sia riuscita ad evitarla, altrimenti non sarei stata qui a scrivere ora.
Ok, vi spiego meglio cos'è successo, anzi... ve lo faccio raccontare da Gona, mio padre e il resto della famiglia reale:

Quando stamattina ho aperto gli occhi, ho immediatamente visto Gona, seduta accanto a me, e ho sospirato, facendola voltare e subito dopo sorridere.
-Mal... sei viva!- ha esclamato, abbracciandomi e lasciandomi un lungo bacio sulla bocca- ho seriamente temuto di averti perso per sempre, questa volta...
-Potrei dirti la stessa cosa. Aaaaahhhh, la testa...
-Hai un livido gigantesco, dello stesso colore della parete.
-Cioè, viola ametista?
-Eh, siamo lì, più o meno. Ti aiuto ad alzarti, dai, dammi una mano. Almeno così potrai annunciare al regno che nonostante gli elfi abbiano tentato di ammazzarti, tu brilli ancora.
-Cosa sono, una stella?
-La mia, sicuro- mi ha mormorato, dandomi un secondo bacio.

Ho immediatamente realizzato che lei è stata l'unica ad essermi stata vicino, mentre lottavo tra la vita e la morte.
Ogni giorno si presentava alla clinica reale, e passava una ventina di minuti seduta sulla poltroncina a fianco al mio letto, tenendomi una mano e accarezzandomi il viso, ogni tanto.
Se non mi amasse, se non fosse così profondamente innamorata di me, mi avrebbe mollato lì, ad affrontare il mio destino da sola, ma non l'ha fatto, è rimasta insieme a me.
E io non potevo che ricambiare il suo amore.

Per tirarmi su dal letto non ho faticato molto, grazie al multiverso, il vero problema è stato riprendere a camminare, dopo tutto quel tempo. Fortunatamente Gona mi ha tenuto sempre per mano, fino a quando non sono uscita dalla clinica e non ho potuto smaterializzarmi, insieme a lei, nella cucina del castello, due piani più su (sì, la clinica sta al piano terra e la cucina al secondo piano, problemi? Ok, perfetto, continuo).

Azalea stava mettendo sul tavolino due bicchieroni di caffè al caramello, tipo quello di Starbucks, e un vassoietto di cupcake blue velvet, pieni di mirtilli. Immaginatevi la sua faccia, quando le siamo comparse davanti, o meglio, quando io l'ho salutata:
-Ma règine! Sei sopvavissutà, sce l'hai fattà!- ha esclamato allegra, abbracciandomi, scansando però sua figlia.
-Mamma, mamma, datti una calmata! È ancora stralunata, non la strapazzare!- l'ha rimproverata Gona, riprendendomi tra le sue braccia.
-Excuse moi, chèrie. In ogni casò, la colazione è pvonta.
-Vieni, Mal tesoro, siediti qui. Caffè?
-Sì, dammene una tazza gigante, ne ho seriamente bisogno- ho biascicato, acchiappando una delle due tazze e un cupcake.
Per poco non ho pianto, addentando il dolcetto: era quasi un miracolo che fossi tornata a mangiare, dopo che ho passato le precedenti due settimane a combattere contro Ade, perchè non mi portasse via l'anima.

Mentre mi gustavo la mia colazione, milioni di domande continuavano a frullarmi nella testa: cosa diamine era successo, intorno a me, da quando ero entrata in coma, a quando mi ero svegliata?
Il mio regno era ancora intero? Nessuno ci aveva attaccato? Quante persone avevano chiesto di me? Drakon aveva placato la sua ossessione per me?
OK, MAL, DATTI UNA CALMATA!

Dopo aver finito di mangiare, sono tornata in camera, per darmi una sistemata: ho fatto un bagno rilassante, immersa in una vasca dall'acqua viola e argento (le bath bomb di Lush sono la vita, fidatevi) e ho passato almeno dieci minuti buoni a cospargere i miei capelli di shampoo, balsamo e maschere perchè se vi descrivessi il loro stato prima di entrare nella vasca, vi si accapponerebbe la pelle.
Non mi ero nemmeno guardata allo specchio, per evitare una crisi di pianto, che dopo due settimane di coma era l'ultima cosa che mi ci voleva.

Anche la mia faccia, come il resto del mio corpo, era un vero disastro, e credo davvero di aver passato buona parte della mattinata a rimettermi in sesto ma, come vi ho spiegato poche righe fa, ne avevo assolutamente bisogno. Spero di non dover mai più finire un'altra volta bloccata in un letto, a combattere per la mia vita. Piuttosto, preferisco finire direttamente all'inferno, che penare di nuovo così tanto, ok?

Cosa ne dite? Avevo ripreso il mio normale aspetto? Specialmente anche dopo una sessione intensa di trucco e parrucco? Spero di sì!

Sono ritornata in sala da pranzo, dove mi aspettavano Gona, Azalea e i miei genitori.
-Eccoti qui, tesoro mio sfavillante- ha commentato papà, alzandosi dal divano e abbracciandomi- stai meglio ora? Ti sei ripresa bene?
-Ora sì. Mamma, cos'è quella faccia? Trattieni le critiche, perchè non mi voglio incazzare.
-Se tu vivi ogni cosa che ti dico come una critica, piccola mia, non riusciremo mai ad andare d'accordo- ha sospirato mamma, sfoderando un sorriso non finto, di più.
-E allora sentiamo, cosa vuoi?
-Beh, tesoro... questo abito non ti dona affatto. Sei magrissima, e questo tipo di vestito serve a mettere in risalto le forme, che tu non hai, a parte lì sulla scollatura. Quindi è inutile che lo indossi. Starebbe molto meglio a me, sei d'accordo?-

Silenzio imbarazzato tendente allo scioccato.
Meno male che non doveva criticarmi...

Azalea ha trattenuto un sussulto, Gona una bestemmia al multiverso, papà ha fissato mamma con uno sguardo omicida, proprio come me. Solo che, al posto di replicare, sono uscita di corsa dal salotto, seguita immediatamente da Gona.
Parlare con mia mamma era diventato praticamente impossibile, e mi stavo davvero pentendo di essermi smazzata per farla ritornare tra i vivi, dal limbo.

Mi sono rintanata nel pensatoio, e mi sono sforzata di non piangere, fissando l'acqua luminosa della piscina.
Ogni volta che mia madre apriva bocca, mi danneggiava internamente, e i suoi modi di rivolgersi a me peggioravano sempre di più. Di questo passo avrei avuto davvero bisogno di unə terapista, perchè iniziavo a non reggere più il peso delle sue parole e dei suoi commenti non richiesti.

-Mal, cosa succede?- mi ha chiesto una voce profonda, dalla piscina splendente- ti ho sentito piangere, oppure avevo semplicemente le allucinazioni?
-No, no, nessun'allucinazione. Puoi lasciarci da sole?
-Scusami, credevo di poterti aiutare...
-Signore, non preoccupatevi- lo ha rassicurato Gona- mi sto occupando io, di Mal.
-Ottimo. Ora però potresti lasciarmela un paio di minuti? Devo discutere con lei di... ecco...
-No, resto qui anche io, se non vi dispiace-

Drakon ha nascosto un lieve, ma visibilissimo, rossore sulle guance, segno che chissà cosa voleva dirmi (o farmi) una volta mandata via Gona. E ancora una volta, lei ha dimostrato di tenere a me, rimanendomi vicino alla presenza del peggior capo che avessi mai avuto.

-Mal, ora che sei uscita dal coma, ti suggerisco di tenere un discorso, il regno ha un disperato bisogno di sapere se la sua regina è viva e sta bene.
-Adesso?- ho domandato, terrorizzata. Se c'era qualcosa che mi mandava nel panico, era improvvisare, e questo valeva sia per i piani d'attacco, che per i discorsi dal balcone.
-Sì, adesso mia c... ehm, regina Mal-
Ho sospirato, roteato gli occhi e guardato Gona, prima che il semidio si rituffasse nella piscina luminosa.
Fantastico, si è comportato da sottone anche in presenza della rossa. Adesso sì che lo odiavo, non che prima lo sopportassi, ma ora lo odiavo proprio.

Alle due di pomeriggio, nonostante la pioggia che annaffiava strade e giardini, sono uscita sul balcone, avvolta da una bolla anti acqua. Non appena sono apparsa, anche sui vari schermi volanti, la folla ha urlato, felice.
Ho preso fiato e ho pronunciato, al microfono:
"Popolo di Dystopia... sono ancora viva. Mi sono appena ripresa da un coma durato più di due settimane. Gli elfi hanno tentato di ammazzarmi, facendomi crollare addosso un palazzo, e ci sarebbero riusciti, se non mi fossi scansata in tempo. Per loro sono il nemico numero uno, quello che potrebbe farli saltare in aria in qualunque momento lei voglia. E potete stare certi che raggiungerò questo obiettivo, prima o poi. Dovessi sprecare la mia vita, dietro a questo, ma voglio che voi viviate in pace, senza avere l'ansia costante di un attacco elfico. Ora tornate pure nelle vostre case, e ricordate: un giorno, Centopia brucerà."

Strillo euforico generale.
A volte basta davvero poco per rendere il popolo felice.
E siccome io sono una persona che se pensa qualcosa lo dice, e lo dice lo fa, prima o poi avrei raso al suolo quella merda di isola, in un modo o nell'altro.
Sipario!

⊙》⊙》⊙》⊙》⊙》⊙》⊙》⊙》⊙》⊙》⊙

Sono rientrata nel palazzo e sono ritornata in camera, dove Ziggo mi aspettava seduto sul letto.
Era al settimo cielo, non appena l'ho accarezzato, perchè anche lui, come il resto della famiglia (quasi) aveva temuto di non rivedermi più. Ehi, i gatti avvertono la mancanza dei loro padroni, quando spariscono per tanto tempo!

Non mi ero nemmeno accorta che Gona si era accomodata sul davanzale, a fissare la pioggia torrenziale che bagnava il vetro della finestra. Ho mollato Ziggo, che si è rimesso a dormicchiare, e ho raggiunto la mia rossa.
-Senti, ma... come avete fatto a riportarmi indietro, dopo che ho perso i sensi?- le ho domandato, avvicinandomi a lei e appoggiando la mano destra sulla sua mano sinistra.
-Io... ti ho tirato su da terra, e non so come sono riuscita a tenerti in braccio per tutto il viaggio senza innaffiarti di lacrime. Se la situazione fosse peggiorata, avrei dovuto dire addio all'unica persona che mi ama davvero, oltre ai miei. Non sarei stata pronta allora, e non credo lo sarò mai.
-Allora vedrò di campare il più a lungo possibile- ho sorriso, sfiorandole le trecce.

Gona ha ricambiato il sorriso e ripreso il discorso:
-Pure io. Theus, durante il viaggio sul jet, si è seduto accanto a me e ti ha tamponato tutte le ferite, soprattutto quella sulla testa, che non smetteva di sanguinare. Dax, gli insettini, Drakon e Tamsin sono rimasti ben lontano. E posso giurare di aver intravisto il caro semidio piangere e mormorare qualcosa sottovoce. Ma non ho ben capito cosa.
-Lascialo perdere. Si stancherà prima o poi-

Ho ripreso a fissare la pioggia che continuava a lavarci le finestre, e le piante in giardino, e senza rendermi conto, ho iniziato a cantare:

🎶 One of these days
You'll miss your train and come stay with me
It's always say goodnight and go
We'll have drinks and talk about things
And any excuse to stay awake with you
And you'd sleep here, and I'd sleep there
But then the heating may be down again
At my convenience
We'd be good, we'd be great together

Why'd you have to be so cute?
It's impossible to ignore you, ah
Why must you make me laugh so much?
It's bad enough we get along so well

Just say goodnight and go
Ooh, ooh, ooh
Just say goodnight and go 🎶

Incredibile come Ariana Grande sia in grado di farti sciogliere l'anima, con una canzone super romantica ma allo stesso tempo super triste, come questa.
È una delle mie preferite, si vede?
Ok, vado avanti, scusate.

Improvvisamente, un pensiero ha attraversato la mia testa: tra una settimana sarebbe stato il compleanno di mio padre, e gli avevo promesso che gli avrei levato la maledizione, rendendogli il suo vero aspetto. A causa del coma, non avevo ancora cominciato la ricerca dell'incantesimo perfetto, dovevo sbrigarmi! Sì, ma da dove potevo partire?

-Mia madre conosce la biblioteca del palazzo come le sue tasche- mi ha rivelato Gona- lei e papà si incontravano spesso lì, di nascosto, per parlare un po' e leggere testi antichi di magia. Per non parlare delle sedute spiritiche... questo era l'unico posto dove quella bastarda di Panthea non li avrebbe mai beccati.
-Ci credo, quella manco sapeva scrivere, figurati se leggeva un libro ogni tanto. Andiamo da tua mamma, che alla cena mancano ancora tre ore buone, quindi non starà cucinando-

Ci avevo azzeccato, grazie a Fiona Goode, e pochi minuti dopo eravamo nella gigantesca biblioteca reale.
Azalea si è arrampicata su una scala e ha tirato giù dall'ultimo piano di un altissimo scaffale, un libro verde e oro di almeno cinquecento pagine. Lo ha aperto, e lo ha sfogliato fino alla numero 152, dove campeggiava a lettere cubitali il titolo: "ANTIDOTI ALLE MALEDIZIONI DI ADE".

-Ecco qui, ma règine- mi ha sussurrato- gvazie a questo filtvo magicò tuo padve vitovnevà umanò e potvà finalmentè aveve la vita che ha sempve desidevato con la sua amatà.
-Non sono più sicura che la voglia, sai? Basta vedere che sguardo malefico le ha lanciato stamattina- le ho ricordato.
-Oui, ma lì aveva vagione lui. Magavi in pvivato sta andando megliò, tva lovo. Dico così, parce que non so niente, e fvancamente non me fvega. Tu inizia a pvepavave la pozione, poi vedvemo. Tua madve non savà mica così egoistà da appvofittave di questa cosà per vealizzave il suo inutile obiettivò?-

Avrei voluto risponderle che, visto l'andazzo, mia mamma sarebbe stata perfettamente in grado di manipolare mio padre, una volta ripreso il suo aspetto umano, e rompergli le palle per fare quello stramaledetto figlio che lei tanto desiderava. Solo lei, però, perchè papà era contrario.
Spero non accada...

Sì, avete letto e capito bene, la stronzaggine di Tamsin è talmente illimitata, che Mal ha quasi paura di lei, e di quello che le frulla nella testa. Come andrà avanti la cosa? Si accettano ipotesi! 💖💖

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