MAL - A WITCH IN CENTOPIA

By MatyMrsSnape

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"Non è un elfa e non è una principessa Lei vuole soltanto essere se stessa" Mal è la primogenita della famig... More

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A Place In This World
Untouchable
Can't Be Tamed
Black Widow
Talking to Unicorns
Renstoration 🩸
Sergent Mal
Breathe
Favourite Crime 🩸
Ziggo's Day Off
The Blossom Tree
State Of Grace
Bloody Mary 🩸
Mean
Choose Your Side
End Game 🩸
Sweetest Devotion
Between Us
The Mysterious Visitor
Just Look Up
Closer
Rocks, Stars and Crystals 🩸
Haunted Heart
People Disappear Here
No Body, No Crime 🩸
Hi, Violetta
Monster In Me 🩸
The King Of Unicorns
Paint It, Black 🩸
Illicit Affairs
Seven Wonders 🩸
Born This Way
Living For Love
Willow
Summertime Sadness
Long Live (The Queen) 🩸
Invisible Chains
Rolling In The Deep
Fun Tonight
Control 🩸
Brutal 🩸
Dancing With The Devil 🩸🩸
King Of My Heart
Melodrama
You Can't Stop The Girl
La Isla Bonita
All Too Well 🩸
Ilomilo
Queen Of Mean 🩸
Sara
Cruel World
Goodnight N Go
First Man
Tell Me It's A Nightmare 🩸
This Love
Dreams
Christmas Got Me Blue
(Not) The End

The Winner Takes It All

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By MatyMrsSnape

3 Settembre, è tutto buio qui (?):

Fermi tuttx, fermi tuttx:
Prima di iniziare, volevo avvisarvi che questa pagina di diario sarà incompleta. E no, non vi anticipo assolutamente niente, ok? Leggete il capitolo, e capirete. Ma soprattutto... non bombardatemi di denunce, anche se me le meriterei.
Vi è tutto chiaro? Ok, cominciamo:

Stamattina è stato molto difficile alzarsi, per me: avevamo passato gli scorsi tre giorni a preparare i bagagli e caricarli nella stiva della fenice oscura, parcheggiata sul retro del castello, pronta a spiccare il volo in direzione Dystopia.
A parte il letto, nella mia camera non c'era più nulla, ma ero troppo intontita per accorgermene, altrimenti non mi spiegherei perchè ho mosso la mano nel vuoto per qualche secondo, in cerca del comodino.
E vabbè, sono umana anche io, gente!

Quando sono arrivata nella sala del trono, Gona stava aspramente litigando con mia madre, il tutto mentre mio padre cercava di dividerle, senza risultato.
Ziggo e Liz, nel frattempo, erano già sistemati nei loro trasportini e dovevano solo essere teletrasportati al mio palazzo, perchè il viaggio in jet avrebbe potuto costargli la vita, a tutti e due. Azalea si sarebbe presa cura di loro, fino al nostro ritorno. Era un ottimo piano, vero?

Ora mi rimaneva solo da placare i due bollenti spiriti, e non sarebbe stata una cosa facile:
-Gona, che sta succedendo qui?
-Succede che tua madre vuole che lasci qui i tuoi animaletti- ha sbottato la rossa, avviandosi verso i trasportini- ma siccome so che sono molto importanti per te, le avevo detto "col cazzo, te lo puoi scordare" e lei mi ha attaccato un pippone che non ti riassumo, perchè mi si è accapponata la pelle.
-Ah, partiamo bene. Porta Ziggo e Liz a Dystopia, io vedo di mettere a tacere una certa persona-

Mi stava seriamente venendo un sospetto: ma perchè la prima volta che avevo incontrato mia madre, dopo la sua uscita dal limbo, era tutta dolce, gentile, amorevole, e ora si sta comportando come un cobra coi boccoli e i vestiti vintage?
Non è che nel limbo le avevano modificato la memoria, e quella volta era ancora sotto incantesimo, mentre adesso non lo è più?
Qualcosa mi suggeriva che non l'avrei scoperto presto.

-Mamma... cos'hai contro i miei animaletti? Ti infastidiscono per caso? Beh, notizia flash: io li amo, e non li mollo certo qui a morire, solo perchè ti danno noia.
-Sai cosa mi diceva sempre tua nonna? I bambini sono molto meglio degli animali, perchè ti obbediscono sempre. E ora tu mi dici che preferisci gli animali, ai bambini? Chissà che disordine ci sarà nella tua stanza, allora.
-Cosa cazzo te ne frega di cosa piace a me? Saranno affaracci miei, se Ziggo a volte salta sul letto e dorme con me, o Liz mi scompiglia i capelli? So benissimo come gestire due animaletti, se tu non ne sei capace non venirmi a rompere le palle, e smettila di criticare ogni mia singola scelta!-
Ho ripreso fiato, trattenendo le lacrime, di nuovo.

-Tamsin, tesoro, ha ragione Mal- le ha bisbigliato papà, nel tentativo di porre fine alla litigata.
-Tanto ha sempre ragione lei- ha mugugnato- a che cosa le servo io, ormai?
-Non dire così. Piuttosto, perchè non ti metti l'anima in pace e accetti che tua figlia è completamente diversa da te?
-Perchè non mi aspettavo di aver dato la vita ad una completa ribelle, Theus caro. È uguale a te, nel bene e nel male.
-Ti ricordo che è anche mia figlia, non è solo tua. Io sono stato più presente di te, e lei mi ha considerato come esempio da seguire. Tralasciando i casini vari che ci sono stati in mezzo.
Potevi non inscenare la tua morte, e aiutarmi a crescere Mal, invece hai fatto soffrire entrambi, e guardaci adesso... siamo tutti e tre qui, ma non siamo una famiglia unita.
-Esatto, ed è per questo che io voglio un altro figlio... per riunire finalmente la mia famiglia.
-Io non lo voglio. Mi basta Mal. E mi basti tu, mia adorata. Ti prego, stampatelo in testa una volta per tutte, io non so più in che lingua dirtelo. Non voglio nessun altro bambino-

OHHHHH, FINALMENTE L'HA DETTO! E STAPPIAMO QUESTA MALEDETTA LIMONATA!

Mia madre ci ha guardati con una smorfia disgustata, non ha aperto bocca e si è diretta nel retro del castello, dove la fenice la aspettava, ancora a motori spenti.
Papà, invece, mi ha abbracciato, con i lacrimoni agli occhi:
-Avevi ragione tu, piccolina mia... mamma è diventata un mostro, e nemmeno se ne rende conto. Se va avanti così, credo che annullerò il matrimonio, non ho intenzione di sposare una persona egoista, che fa solo soffrire mia figlia. Anzi, nostra figlia, perchè anche se lei finge di non riconoscerti, tu resti sempre nostra figlia.
-Come, finge di non riconoscermi? Ma che ca...
-Non capisco cosa le stia succedendo. Sia chiaro, io amo ancora tua madre, Mal tesoro, ma non la sposerò fino a quando non ti tratterà come si tratta una figlia.
-È una promessa, papà?
-Sì, è una promessa-

Mi sono sentita subito più sollevata, nel sapere che mio padre non era totalmente accecato dall'amore che provava per mia madre, anzi, sembrava quasi che quel sentimento si stesse indebolendo. Non sapevo se essere dispiaciuta, perchè in fondo lui è innamorato di lei da quasi quarant'anni, o essere felice, perchè forse aveva capito chi era davvero mia mamma.
Mi stavo seriamente pentendo di averla tirata fuori dal limbo, e se quelle litigate si fossero ripetute ancora a lungo, l'avrei spedita direttamente all'inferno, questa volta senza ritorno.

Non mi ero dimenticata, però, qual era l'ultimo passo per radere al suolo Centopia, e tornare a casa vincitrice.
Ho ritirato fuori i pezzi del cuore dal loro bauletto e li ho disposti davanti a me: mi sarei affidata alla sfera magica, per riassemblare quei frammenti rosa luminosi, magari mi avrebbe aiutato seriamente, altro che manuale di istruzioni.
E non poteva mancare il resto della truppa, ovvero Gona, Dax, Tate, JPM, Kai, Austin e Lord Drakon e... papà.
Mamma era rimasta fuori, con la fenice, e che non rientrasse, a questo punto, perchè altrimenti l'avrei mandata a fanculo per davvero, e non avevo voglia.

-Sfera magica... qual è l'ordine di assemblaggio dei pezzi del cuore? Mi sembrano tutti uguali, dacci una mano- ho mormorato, con la voce che tremava.
-Che succede, regina Mal? Sembrate disperata- ha risposto la voce robotica della sfera.
-Non so più cosa inventarmi per mettere insieme questi quindici frammenti di cristallo. Aiutami, per favore.
-Seguite la mia voce e trascinate i pezzi che si illuminano al centro del cerchio. Faremo molto più in fretta-
Incredibile come un'assistente vocale sia molto più utile di certe persone... mi capite, vero? Vabbè...

È stato comunque molto più semplice di quello che immaginassi... in meno di venti minuti, il cuore era stato ricomposto, e ora mancava solo la pugnalata finale.
Pugnalata che non è servita ad un cazzo, siccome il cuore era talmente duro, manco fosse fatto di marmo, che alla fine si è spezzata la lama del pugnale.
Porca vacca, e adesso?

-Lo dicevo io- ho sbuffato- dovevo farlo esplodere fin dall'inizio.
-Allora andiamo nei sotterranei- mi ha suggerito Gona.
-Ma non c'è mica un labirinto, lì sotto? Io sapevo così- ha obiettato Dax, ricevendo un'occhiataccia da parte mia e silenziandosi all'istante.
-C'è una porta di uscita, sul retro- ha spiegato Gona- la usavo per andare alle rimesse dei draghi, e mi ricordo perfettamente dov'era. Seguitemi-
Io avrò anche una memoria di ferro, ma la rossa ce l'ha d'acciaio, e in queste occasioni è utilissima.
Quando dico che Gona è certezza, non scherzo, eh...

Mi ricordavo anche io quella porta, stretta e dal cigolio inquietante, dovevo averla attraversata qualche volta, quanto bastava per procurarmi un immenso fastidio per qualunque porta o portone che non fosse oliato a dovere.

Il piano era il seguente:
Ci saremmo sistemati davanti alla camera blindata, per far esplodere una volta per tutte, per poi correre velocissimi alla porta della rimessa dei draghi, dalla parte opposta rispetto alla parete di pietra della cassaforte. Da lì saremmo saliti sulla fenice oscura, e via a Dystopia.
La prima parte del piano è filata liscia, ma non si poteva dire lo stesso della seconda.
Ora vi spiego meglio... promettetemi che non piangerete. Ok?

Ho deciso di disintegrare il cuore con le farfalle bomba, attaccandone tre o quattro addosso, e allontanandomi di parecchio, prima di premere il bottone arancione del mio multi bracciale, e scatenare un boato simile a quello causato da Bucky Barnes al congresso di Vienna in Civil War (so che non è stato lui, ma non spoilero chi è il vero colpevole a chi non ha mai visto questo capolavoro di film). L'ho detto.

Poco dopo l'esplosione, la terra sotto di noi ha cominciato a tremare paurosamente, e dal soffitto sono caduti una decina di mattoni, tutti assieme.
-CORRETE ALLA PORTA D'EMERGENZA!- ha strillato Drakon, cercando di bloccare il terremoto con un incantesimo, a me sconosciuto- Mal, non preoccuparti per me, vai!
-Col cazzo, Dystopia ha bisogno del suo semidio protettore! Io sono la regina, ma non sono invulnerabile, anzi, ho bisogno di uno psicologo!
-Non potrò mai aiutarti, non sono così bravo!
-Se ti ci metti d'impegno, e la smetti di fare il cascamorto quando ti parlo, forse lo sarai!-

Lui mi ha fissato con gli occhi lucidi, e si è stampato in faccia il suo sorriso migliore.
Oh no... ci mancava solo questo, ti prego no...
-Mal... ti amo.
-Cosa? Non ti sento! Sul serio, non ti sento!- ho urlato, tappadomi le orecchie e correndo via, verso la porta.
Non aveva ascoltato una singola parola di quello che gli avevo detto pochi secondi prima. E lo odiavo, per questo, mannaggia se lo odiavo.

Una volta all'esterno, la situazione è peggiorata:
Il castello, per colpa del terremoto, aveva preso a crollare, e davanti a me c'erano solo vetri e mattoni che cadevano pericolosamente, e avrebbero potuto ammazzarmi in qualsiasi momento. Ero talmente impanicata che non sarei riuscita a smaterializzarmi dall'altra parte, come avevano fatto Gona e Drakon, aiutando anche Dax, gli insettini e mio padre, gli unici senza poteri di questo improbabile gruppo.

-Mal, mi senti?- mi ha quasi urlato Gona- prova a cantare, magari i detriti si immobilizzano e tu riesci a passare!
-Che cazzo stai dicendo?
-Fidati di me, almeno di me, canta!-
Drakon aveva ripreso a fermare le scosse violente di terremoto, ma non sarebbe resistito a lungo, perciò ora toccava a me:

🎶 I don't wanna talk
About things we've gone through
Though it's hurting me
Now it's history

I've played all my cards
And that's what you've done too
Nothing more to say
No more ace to play

The winner takes it all
The loser's standing small
Beside the victory
That's her destiny 🎶

Per un bel pezzo, il mio improvvisatissimo piano aveva funzionato, ed ero riuscita ad attraversare quasi tutto lo spazio che separava l'uscita sul retro dalla fenice oscura. Non erano neanche cinquecento metri, ma parevano molti di più.
Gona, mio padre, gli insetti mutanti, persino mia madre, mi fissavano con ansia assoluta.
La loro ansia, poco dopo, però, si è trasformata in terrore.

Ero quasi alla fine della traversata, quando Drakon ha inavveritamente mollato la presa, sfinito e ad un passo dal sovraccarico magico. In quell'istante, la torre del palazzo si è staccata, ed è scivolata, pronta a schiantarsi sulla fenice.
Ho tentato di spostarla, con un incantesimo non verbale, ma mi sono accorta troppo tardi che ora stava puntando su di me.
Sono corsa via più veloce che potevo, ma non ho mai raggiunto la fenice, visto che all'improvviso, attorno a me è diventato tutto buio e... ho perso conoscenza.

Ed ecco il motivo per cui questo tremendo cap è incompleto. Potreste denunciarmi, e ne avreste tutte le ragioni, ma vi prego, NON FATELO, perchè la storia non è finita qui! 🥺💜

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