(Revisione) Assassin Night (C...

By Giusychiacchio

102K 3.6K 1.4K

Kate Brown, un'ereditiera, cresce con il suo maggiordomo Gregor, a quattro anni, dopo la morte dei suoi genit... More

PRESENTAZIONE
1. Kate
2. La Presentazione
3. L'inferno
4. Tutti contro Kate!
5. L'insegnante
6. La rottura
7. Giornata tra fratelli
8. Vista sotto la doccia
9. Vecchi ricordi
10. L'anniversario
11. L'attrazione fisica
12. L'appuntamento
13. Immagine Rubata
14. Il fratellino
15. Noi Tre Insieme
16. Tra passione e amore
17. Il trauma cranico
18. Sesso Per Dimenticare
19. Le confessioni
20. "CARO DIARIO"
CHAPTER 21
CHAPTER 22
CHAPTER 23
CHAPTER 24
CHAPTER 25
CHAPTER 26
CHAPTER 27
CHAPTER 28
CHAPTER 29
CHAPTER 30
CHAPTER 31
CHAPTER 32
CHAPTER 33.1
CHAPTER 34.1
CHAPTER 34.2
CHAPTER 35
CHAPTER 35.2
CHAPTER 36
CHAPTER 37
Capitolo 38
SEQUEL

CHAPTER 33.2

1K 44 10
By Giusychiacchio

(Non dimenticate di scaricare queste canzoni e ascoltarle durante la lettura di questi ultimi capitoli❤️)


Train Wrek - James Arthur The one that got away - Brielle von Hugel (Slowed)Before you go - Lewis Capaldi Someone you loved - Conor MaynardHold me while you wait - cover SLANDER - Love Is Gone ft. Dylan Matthew (Acoustic)Ocean - Karol G idfc x soap - blackbear & Melanie MartinezAs the world caves in - Matt Maltese cover by Sarah Cothranfriends don't look at friends that way - Tate McRaefalling - Harry Styles (Slowed)Hold on chord Overstreet (Slowed)Get you the moon - KinaBored - Billie Eilish Ariana Grande - goodnight n go (Sad Version)Ariana Grande - ghostin (Sad Version)Ariana Grande - one last time (Sad Version)Ariana Grande - better off (Sad Version)Ariana Grande - touch it (Sad Version)Lovely - Billie Eilish ft Khalid (Slowed)Lonely - Justin Bieber ft Benny Blanco (Slowed)death bed control - Zkloe weessecret love song - Little Mix ft Jason Derulodancing with your ghost Bon Iverwhere's my love alternative


Baci, luna e foto...

Daniel chiuse gli occhi ricordando uno dei giorni che gli sarebbe rimasto impresso nella mente per sempre, uno dei tanti, ma di quello non se ne sarebbe mai dimenticato.

FLASHBACK DANIEL

<<Un rosso alcolico e profumato per una serata splendida>>.

Kate aprì la bottiglia di vino rosso versando il contenuto nei calici di vetro, era quasi un'abitudine andare a trovare Daniel nel suo appartamento. In punta di piedi, con i suoi calzini completamente neri, camminò verso il divano, lasciò uno dei calici nelle mani di Daniel prima di far cadere il suo peso all'indietro, si sedette in modo scomposto, con la schiena contro il bracciolo morbido.

<<Non ti andava di rimanere a casa?>>.

Kate scosse la testa sollevando la testa, lasciò scivolare il suo piccolo corpo su tutto il divano poggiando la nuca sul bracciolo e la schiena sul cuscino su cui si sarebbe dovuta sedere. Prese un grosso respiro, come se il suo corpo si stesse davvero rilassando e avvicinò i talloni al sedere poggiando completamente i piedi, coperti solo dai calzini, sui cuscini del divano.

<<Sai, la casa è un po' affollata>>. Disse sorridendo, Daniel accanto a lei rise guardando la bellissima ragazza che sedeva sul suo divano, non pretendeva altro che stare un po' con lui e questo a lui stava più che bene. <<Ma non è solo per questo. Avrei potuto chiudermi in camera mia, da sola con i miei pensieri, ma non sarebbe stata la stessa cosa. Volevo solo stare un po' in solitudine, ma pensare che tutti i ragazzi, compresi i tuoi genitori fossero fuori da quella stanza, ad un passo da me, con la voglia di avermi accanto e parlarmi, mi faceva stare male>>.

<<Per quale motivo? Tu volevi stare sola...>>.

<<Ma loro no. Confesso che molte volte abbiamo avuto pensieri diversi, loro vogliono compagnia quando ho uno dei miei momenti più tristi e non posso pretendere da loro di avere qualcuno accanto quando non ne hanno voglia, di conseguenza preferisco sparire, sembra la cosa più giusta da fare>>.

Daniel smise di guardarla, girò il viso verso la tv accesa, aveva la voce bassa, non avrebbe comunque ascoltato nulla, ma voleva riflettere, e quello sembrava un buon modo. Accennò un sorriso e sollevò le spalle.

<<Sei così complessa, Kate. Perché non dici loro che vuoi stare da sola? Capiranno>>.

<<Ne sono sicura, ma hai mai guardato gli occhi di Jason mentre gli dicevi di non volergli tenere compagnia? Si spengono di colpo, dice di star bene ma in realtà ci resta sempre di merda, e fa male, cazzo... Fa male vederli in quel modo>>.

<<E tu come ti senti invece?>>.

Kate sollevò il busto tenendo stretto il calice in una mano, accennò un sorriso per poi sollevarsi del tutto. Prese il telecomando e spende la televisione una volta per tutte per poi appoggiare il calice di vino sul tavolino.

<<Aiutami>>.

<<Aiutarti a fare cosa?>>. Chiese lui, ma Kate non rispose, si chinò verso il divano, sul lato destro, lo guardò indicandogli il lato sinistro. Daniel fece la stessa cosa: Si alzò, mise il suo bicchiere di vino sul tavolino davanti alla televisione e si avvicinò al lato sinistro del divano. Kate fece forza sollevandolo e Daniel la imitò alzandolo a sua volta. Camminarono a fatica, nonostante il divano fosse piccolo, fino a fermarsi in camera da letto, proprio davanti alla finestra più grande della casa che aveva. Kate prese un grosso respiro e sorrise soddisfatta, mentre Daniel guardò la finestra cercando di capire perché avesse avuto la brillante idea di spostare il divano. Si guardò intorno per poi avvicinarsi e guardare fuori, c'erano le case, i negozi che poteva vedere dall'alto e davanti altri appartamenti, la vista non era delle più belle. Intanto si palesò Kate accanto a lui con i calici di vino.

<<Siediti>>. Gli disse, Daniel scettico la guardò ancora, prese il calice tra le sue mani e si sedette. I suoi pantaloni stavolta avevano un colore diverso, come le scarpe, molto più chiare, quasi bianche. Il suo corpo era completamente illuminato e quando sollevò la testa i suoi occhi brillavano di un azzurro così chiaro da far incantare Kate. La ragazza si sedette accanto a lui e sollevò il calice di vino davanti ai suoi occhi osservando quel rosso che brillava stando alla luce di quella meravigliosa luna piena. Le mancò per un momento il respiro, chiuse più volte gli occhi, per poi appoggiare la testa sulla spalla di suo fratello. Daniel non aveva mai visto la luna così brillante in camera sua, forse perché la maggior parte delle volte era con una donna, prestava attenzione ad altre cose, ma soffermarsi ad una bellezza così unica insieme alla sua Kate era qualcosa di meraviglioso. Girò il viso ammirando la bellissima ragazza accanto a lui, scontrò il calice contro quello di Kate e sorrise.

<<Brindiamo alla luna?>>.

<<Potremmo brindare a noi>>. Disse sollevando la testa, guardò Daniel e sorrise. Il ragazzo ricordò che si stavano avvicinando quei giorni in cui avrebbe dovuto lavorare per Jayde, non era ancora sicuro, la donna aveva ancora un avvocato. Ripensare adesso a cosa avrebbe dovuto passare solo per vendicarsi di una persona così spregevole faceva male a Daniel, pensare che a breve Kate sarebbe quasi stata beccata nel suo appartamento, le ferite, la sua quasi morte, la sua scomparsa in hotel e in fine la sua morte, se solo avesse saputo prima che sarebbe finita in quel modo avrebbe cambiato molte cose, eccetto il bacio tra loro, quello piccolo e innocente sul divano di casa o al pomeriggio trascorso in quella camera insieme a lei, di quello non avrebbe cambiato perfettamente niente.

<<Allora brindiamo a noi>>.

Kate sorrise e annuì prima di avvicinare quel calice alle sue labbra, assaporò il vino rosso versato da lei stessa. Daniel la vide chinare il viso, probabilmente stava pensando a qualcosa e lo rese partecipe dei suoi pensieri quando poggiò il calice sul pavimento e si sdraiò completamente sul divano poggiando la testa sulle gambe del ragazzo. Daniel si irrigidì osservandola, il ragazzo di prima avrebbe pensato solo a Kate come sua sorella, ma non nell'ultimo periodo, la guardò incantato passandole una mano tra i capelli scuri.

<<Daniel...>>. La ragazza girò la testa verso la finestra, fissò la luna in modo strano, quasi triste per poi parlare con un filo di voce. <<Se dovessi morire, vorrei che il funerale avvenisse di sera, sotto la luna piena>>.

<<Kate, smettila...>>.

<<No, dico davvero. Questo sarebbe il mio ultimo desiderio. Non voglio essere cremata, non mi va che le mie ceneri vengano sparse sulla sabbia o in acqua, voglio stare sottoterra, ma con la luce della luna>>. Daniel distolse lo sguardo, lei era molto più piccola di lui, ma pensava già alla morte, sembrava il suo punto fisso, si era ormai rassegnata all'idea di dover morire per colpa del suo lavoro, cosa che suo fratello non accettava. <<Daniel, lo farai per me?>>.

<<Lo farò solo per te, piccola>>. Si chinò in avanti stampandole un bacio sulla fronte, lei chiuse gli occhi sorridendo. Daniel guardò il suo viso e in particolare le labbra rosse e carnose che erano pochissimo distanti dalle sue, avrebbe voluta baciarla, stringerla forte a sé e trascorrere una notte di passione con Kate, cosa che non accadde. Daniel si tirò indietro, per la prima volta in tutta la sua vita. La ragazza aprì gli occhi e gli sorrise ancora, per poi girare il viso nel lato opposto, si accucciò a Daniel poggiando il viso sulla sua pancia inesistente.

<<Grazie, vecchio>>. Daniel rise insieme a lei, non sopportava che lo chiamasse in quel modo, in fondo avevano solo tredici anni di differenza e lei era molto più matura di lui mentalmente. Si addormentò poco dopo in quel modo, tra le braccia di Daniel, sotto la luce della luna piena.

FINE FLASHBACK

<<Lo farò, Kate. Per te... Aspetteremo stasera così potrai guardare un'ultima volta la luna piena...>>. Strinse le mani in un pugno stringendo i denti, soffriva, non voleva che gli altri fratelli lo vedessero in quel modo. Si chinò su di lei e le accarezzò il viso, come quella sera, accennò un sorriso e sussurrò, tra le lacrime. <<Ti amo, Kate...>>. Le diede un'ultima occhiata prima di scendere i gradini e andare ad abbracciare sua madre che continuava a piangere senza sosta.

Luke tentennò, strinse lo schienale della panca di legno davanti a sé prima di alzarsi, come se avesse cambiato qualcosa, in realtà non voleva farlo. Ethan si spostò passandogli una mano sulla spalla, si guardarono negli occhi cercando quella spinta e quella forza che mancava ad entrambi. Passò le varie panche, soprattutto quella di Julian, lo guardò cercando anche in lui qualcosa, ma sembrava essere morto con Kate. Chinò la testa in avanti e salì i pochi gradini, afferrò la rosa accanto alla bara senza neanche guardarla, poi alla fine, quando avrebbe dovuto dire qualcosa, sollevò la testa insicuro. I suoi occhi divennero lucidi quando videro Kate. Sollevò lo sguardo giocherellando con la rosa.

<<Non dovevo venire>>. Disse sottovoce, sbuffò lasciando andare quella ferita aperta che aveva dentro, o almeno credette di farlo, chinò ancora una volta la testa lasciando che una lacrima bagnasse il viso di Kate. Luke accennò un sorriso e strinse la rosa in una mano. <<Non è per te, Kate. Lo sai che per te correrei ovunque, anche quel giorno, sarei corso da te se solo l'avessi saputo prima...>>. Rimase in silenzio con la testa chinata quasi sul corpo della ragazza, riusciva quasi a sentire il suo odore, così buono da farlo impazzire. Nella sua mente scorrevano rapidamente le immagini di loro due, soprattutto quello che era accaduto, quel bacio rubato.

FLASHBACK LUKE

Accennò un sorriso ricordando quando qualche giorno dopo l'accaduto, la porta era socchiusa e Kate era seduta sul letto che scriveva su dei fogli mentre canticchiava una musica molto familiare. Luke si soffermò ascoltando quella voce che non aveva mai sentito prima, così melodiosa, come un angelo sceso in terra. Luke non era il tipo da ascoltare le persone nascosto, Jack lo avrebbe fatto per non interromperla, ma Luke no. Poggiò una mano sulla porta e la spinse lentamente sporgendosi di lato. Kate girò il viso guardandolo, il suo mezzo sorriso sembrava un po' forzato.

<<Credevo non saresti più entrato>>.

<<Sapevi che ero qui? Mi rimangio la domanda. Certo che lo sapevi, tu sai sempre tutto...>>. Entrò spudoratamente, non attese il permesso di Kate. Si sedette accanto a lei e la guardò i fogli davanti a lei. <<Cosa fai?>>.

<<Una pazzia da dilettante, guarda>>. Sollevò i fogli e si mise seduta sul letto, fino a poco tempo prima era sdraiata a pancia in giù, con le gambe che si muovevano su e giù irrequiete. Luke prese i fogli e lesse senza fermarsi, gli venne la pelle d'oca, che tentò di nascondere senza avere tanto successo. <<Magari con la musica sarebbe diversa...>>.

<<L'hai scritta tu?>>.

<<Confesso di essere stata aiutata un po' da Jack>>. Nella mente di Luke, mentre leggeva quelle parole e batteva di poco il piede sul pavimento, prese tutto forma, la musica risuonava nella sua testa come se fosse una canzone che aveva già sentito prima.

<<Hai intenzione di... Non so...>>.

<<Non me ne intendo di musica e non vorrei farlo, ho già un lavoro, ma mi diverte scrivere>>. Luke rilesse ancora quelle parole per poi guardare la piccola Kate che guardava ogni singola emozione che traspariva sul viso di Luke, sorrise sollevando le spalle. <<Jack mi ha detto che suoni e canti anche tu, ma hai messo un po' tutto da parte per la scuola>>.

<<Non è proprio così>>.

<<Io... Ho delle tue canzoni sul cellulare, le ascolto e... Vorrei tanto che questa la prendessi tu>>.

Luke guardò gli occhi castani di Kate perdendosi per un po', avrebbe voluto rimanerci per sempre al loro interno, vedere le meraviglie del mondo attraverso gli occhi di una persona tanto sofferente e sapere che nonostante tutto c'è più di tutta quella sofferenza. Luke scosse la testa, le poggiò i fogli in mano rapidamente alzandosi da quel letto come se ci fosse qualcosa pronto a pungerlo.

<<No, non posso accettare...>>.

<<Luke>>. Kate afferrò la sua mano, sollevò il busto appoggiando le ginocchia sul letto, nonostante quel gesto, non riuscì ad alzarsi del tutto, Luke era davvero tanto alto. Sollevò la testa guardando i suoi meravigliosi occhi blu. <<Io voglio che sia tu a cantarla, registrala per me... Magari potresti cantala al mio funerale>>.

<<Non... Non dire cazzate, Kate>>.

<<Sai che accadrà>>.

Luke guardò i fogli nella sua mano, non li lasciò neanche quando il corpo del ragazzo si spinse in avanti, sdraiò Kate sul letto e bloccò le uscite con le sue braccia, le poggiò proprio accanto alla testa della ragazza guardando i suoi occhi scuri che a poco a poco brillavano ammirando quel blu intenso, le stava straziando il cuore, voleva essere solo sua sorella ma aveva rovinato tutto. Il respiro le si fermò in gola quando Luke, con la punta del naso, le toccò leggermente la fronte. Le labbra del ragazzo schioccarono un piccolissimo bacio sulla pelle liscia di Kate, scivolò lungo tutto il viso finendo sulle labbra.

<<Dillo ancora...>>.

<<Cosa accadrà se lo dirò ancora?>>. Luke sorrise mostrando quei denti bianchi e perfetti, passò subito dopo la lingua sulle sue labbra per ammorbidirle, era solo una piccola scusa per poterla baciare, stava morendo dalla voglia di assaporare ancora le sue labbra, ma nonostante tutto si preoccupava anche per le cose che stava dicendo. Scosse brevemente la testa.

<<Ti chiuderò la bocca a modo mio>>.

<<Non lo faresti, sai bene che Julian e Ethan smetteranno di parlarti>>.

<<Siamo soli, Kate. Nessuno ci ascolta, nessuno ci vede. Potrei farlo qui e subito>>.

<<Non ti ho mai dato il permesso di farlo>>. Luke morse il labbro soffocando ancora il suo istinto, Kate finse di essere ingenua e questo a lui piacque talmente tanto da sollevare gli occhi al cielo per fermare quell'irrefrenabile desiderio che aveva di farla sua in quello stesso momento. <<Ma se dovessi acconsentire...>>.

Non finì di pronunciare la frase, Luke si chinò su di lei avvolgendo le sue labbra, fu uno dei baci più teneri che avesse mai dato. Kate afferrò il viso di Luke spingendolo verso di lei, le loro labbra, come le lingue, danzavano in una melodia pop ma anche tanto classica da provocare brividi ad entrambi. Luke sollevò le braccia afferrando i polsi della ragazza, li spinse bruscamente sul letto intrappolando ancora una volta, il lato aggressivo che aveva dentro stava uscendo fuori, desiderava averne di più, ma quella classicità e dolcezza di Kate lo ammorbidiva dandogli ciò che più desiderava nella vita, un mix perfetto che gli avrebbe concesso divertimento e amore in un solo piccolo e semplice bacio. A letto avrebbero fatto di sicuro fuoco e fiamme. Fu Kate ad allontanarlo girando il viso nella parte opposta, prese fiato aprendo lentamente gli occhi.

<<Questo contava come un consenso>>.

<<Fingerò che lo fosse>>. Disse lei girando lentamente il viso verso Luke, aveva quasi paura di baciarlo ancora una volta, anche se il suo corpo diceva altro, lo voleva a tutti i costi, sentiva di volerlo ogni volta che la baciava e, proprio durante quel bacio, il suo corpo cercava insistentemente quello di Luke. <<Ma dovremmo smettere>>.

<<Giuro che ti tappo la bocca se provi a dirlo ancora>>.

<<Non rifarò lo stesso errore...>>.

<<Allora sono costretto a trovare un'altra scusa per farlo>>. Disse Luke cercando ancora le sue labbra, non faceva altro che fissarle insistentemente sperando che lei potesse dire altro.

<<Perché cercare una scusa?>>. Luke sollevò le spalle, così Kate lo guardò intensamente negli occhi e usò la psicologia che le era stata insegnata dallo stesso Gregor. <<Ti dico io il motivo...>>. Luke la guardò negli occhi sollevando finalmente lo sguardo, era una cosa che già sapeva, ma probabilmente si sbagliava. <<Tu hai paura, Luke. Paura che qualcuno possa scoprire quanto in realtà ti piaccio, non vorresti che i tuoi fratelli ti odiassero ma non vuoi neanche rinunciare a me e inventare scuse per potermi baciare ti fa sentire meglio, cosa che in realtà sappiamo entrambi che ti fa stare comunque male>>. Luke distolse lo sguardo quando Kate smise di parlare, alzò lentamente il busto, così piano da non voler andare via, ma anche sconvolto da ciò che aveva detto la ragazza, era tutto esatto, almeno riflettendoci su. Kate si mise seduta e portò le gambe al petto guardando fuori dalla finestra.

<<Perché? Mi chiedo per quale motivo tu debba sempre rovinare tutto in questo modo...>>.

<<Ti ho semplicemente detto cosa sta accadendo>>.

<<Beh ti sbagli, come sempre, cazzo!>>. Luke colpì la porta con una mano, mentre Kate rimase a fissare la finestra lasciando che le emozioni che provava in quel momento morissero del tutto.

<<Mi dispiace...>>.

<<Certo, a te dispiace sempre, quella è la tua parolina magica, ma almeno ti dispiace davvero?>>. Kate girò il viso verso di lui, la stava ancora una volta aggredendo, lei si sentiva ferita tutte le volte, a tal punto da voler piangere, cosa che non aveva mai fatto per nessuno. I ragazzi erano diventati così importanti per lei da rimanerci male anche per un loro piccolo commento.

<<Ora non tornare ad odiarmi, ti prego>>. Disse con un filo di voce, le faceva male il petto, si sentiva schiacciata da Luke solo con le parole, odiava essere trattata in quel modo, soprattutto da lui. Luke stava per uscire, voleva scappare via dalla verità, ma non avrebbe mai lasciato Kate in quel modo, si sedette accanto a lei, guardando lo stesso punto, ma la ragazza si girò e poggiò la fronte sul suo petto portando poche ciocche di capelli dietro l'orecchio.

<<Non lo farò... Se dovessi farlo ti do il permesso di colpirmi con tutta la forza che hai e mettermi KO>>.

<<Spero di non doverlo fare, ma in tal caso, sarò più che felice di colpirti>>. Kate lo sentì ridere, con la sua voce profonda, sorrise a sua volta sollevando la testa per poter incontrare ancora una volta i suoi occhi blu. Scherzavano insieme come se non fosse mai avvenuta quella piccola lite tra loro.

FINE FLASHBACK

<<Noi cercavamo un modo per salvare Julian, ma era in buone mani, sapevo che ti saresti sacrificata per lui, ma l'avresti fatto anche per me? Io non credo...>>. Continuò Luke guardando il viso di Kate, gli ci volle tanto coraggio per farlo. Passò la rosa sul viso della ragazza, per poi farla scendere sul collo di Kate fino a fermarsi al petto, lasciò andare il fiore rosso con calma sul corpo di lei prima di scendere quei gradini e dare spazio a suo fratello Ethan.

Ethan cercò di non guardare Julian, nonostante avessero fatto pace, si parlavano a malapena, era stato lui il primo ad uscire con Kate, Julian non gli aveva mai detto di avere una cotta per lei, finché non era riuscito a mettere le grinfie sulla ragazza. Ethan si era davvero innamorato di sua sorella, nonostante adorasse il suo corpo, nonostante volesse qualcosa di più fisico, ha sempre pensato a portarla ovunque: In vari ristoranti, immaginava la loro vita insieme a Parigi, desiderava farle vedere il posto di lavoro e stare insieme anche in quell'ambito, cosa che aveva tenuto per sé per pochissimo tempo, tutti in casa avevano capito quanto si fosse infatuato di lei, ma non a tutti stava bene. Salì i pochi gradini con lentezza, aveva paura di vederla, e quando lo fece, sollevò gli occhi al cielo riempiendoli di lacrime. Scesero una dopo l'altra senza sosta, fu costretto a poggiare una mano sulla bocca e a distogliere lo sguardo per non urlare e piangere disperatamente. Per quanto fosse innamorato di Kate, nessuno si aspettava una reazione simile da parte sua.

<<Ethan, se non ce la fai...>>. Fermò subito dopo il fratello scuotendo la testa, Luke annuì e si andò a sedere al suo posto, voleva solo soffrire da solo. Ethan prese un grosso respiro, poggiò entrambe le mani sulla bara e, con pochi sbuffi, riuscì a riprendere il controllo di sé, almeno ci provò.

<<Dovevamo viaggiare insieme, ma tu hai deciso tutto da sola, Kate. Non ti avrei mai permesso di farlo, neanche per il bene di uno di noi... Tu...>>. Il nodo che aveva in gola, quello che gli provocava la voce bassa, le lacrime agli occhi e il dolore al petto, impedirono alle parole di uscire ancora. Chiuse gli occhi per pochissimo tempo, magari avrebbe potuto parlarle senza piangere. <<Eri tu a ripetere che nessuno avrebbe mai dovuto tradire gli altri, che dovevamo fare il tuo nome quando le cose si sarebbero messe male, ma io non l'avrei fatto, ti avrei impedito di salvarmi...>>. Scosse la testa e strinse i denti. <<Ma tu non ascoltavi nessuno...>>.

FLASHBACK ETHAN

<<Mmmh... Mmmmhh...>>. Quei rumori che faceva Ethan con la bocca per lui era una canzone precisa e la stava canticchiando credendo di essere solo, sdraiato su quel letto enorme che aveva in camera sua. Attaccato alle pareti, totalmente bianche, c'erano tutte le sue foto, dalla prima di quando aveva dodici anni, alla più attuale. Kate si soffermò alla porta, con le braccia conserte, lo guardava sorridendo, tentò più volte di soffocare la risata, ma alla fine crollò attirando l'attenzione di Ethan su di lei.

<<Credo di averla già sentito, fammi indovinare... All i want?>>.

Ethan sollevò il busto dal letto e guardò la ragazza, schioccò le dita e le allungò subito dopo verso la sua figura.

<<Esatto!>>. Disse quasi urlando. <<Ma dov'eri quando giocavamo a sciarada in famiglia?>>.

<<Credo a casa mia a giocare al solitario>>. Ethan sorrise, non credeva fosse una battuta, ma poi si guardarono entrambi ed esplosero, quella risata rimbombò in tutta la casa. Kate si avvicinò a lui guardandosi intorno, non era mai stata in camera sua, pensandoci bene era stata in pochissime camere dei ragazzi, conosceva solo quelle di Jason, Julian e Ethan. Guardò le pareti e sorrise ancora. <<Questa stanza ha qualcosa che rappresenta te, si distingue da quella degli altri>>.

<<Saranno tutte le foto di me?>>.

<<Probabile>>. Si sedette davanti a lui facendolo irrigidire leggermente, era da tanto che non parlavano, soprattutto da quando aveva scoperto di lei e suo fratello Julian. <<Sembra che descrivano tutto qualcosa>>. Annuì stando in silenzio, fissava la ragazza che a sua volta non smetteva di guardare le foto. <<So a cosa stai pensando>>. Girò il viso verso Ethan e sollevò le spalle. <<Non mi serve nulla, volevo solo parlare un po' con te, dopo tutto quello che è accaduto siamo distanti e non mi piace il pensiero che possa perderti>>. Ethan rimase senza parole, forse per la prima volta in tutta la sua vita. Kate si alzò avvicinandosi ad alcune delle tante foto, sorrise sollevando la mano e toccandone una in particolare, Ethan in quella era diverso, aveva un sorriso brillante, luminosissimo. <<È stupenda>>.

<<Solo la foto?>>. Chiese in modo sfacciato, forse era tornato il solito Ethan, ma non era detto. Kate osservò i suoi occhi verdi che brillavano alla luce del sole, accennò un sorriso e scosse la testa.

<<Sei Meraviglioso, Ethan>>. Lo disse seriamente, incantata dalla sua bellezza. Ethan socchiuse le labbra fissando Kate a sua volta, strinse subito dopo la mascella e deglutì rumorosamente frenando i suoi istinti. Distolse lo sguardo, ma proprio in quel momento Kate si avvicinò a lui afferrandogli il viso con entrambe le mani, lo guardò negli occhi incantata. Ethan aveva il mento rivolto verso l'alto, il suo sguardo era rivolto solo ed unicamente a Kate. Fece scivolare le gambe dal letto poggiando i piedi sul pavimento, le aprì in modo da farci entrare la ragazza. Aveva una voglia matta di abbracciarla, stringerla forte e baciarla tutto il tempo, ma lei aveva in mente altro. <<E si, lo sei davvero... Non muoverti>>. Kate allontanò le mani dal viso di Ethan lentamente, facendo scivolare le dita su tutta la sua pelle liscia, il ragazzo per un secondo mosse la mano cercando di sollevarla, voleva afferrarla e non lasciarla mai più, ma venne fermato dalla sua mente, immaginò che quella stessa ragazza, che sognava tutte le notti, la stessa persona con cui avrebbe volentieri fatto dei progetti di vita, ora stava con suo fratello minore, aveva più volte sentito dei rumori e versi inconfondibili da parte di entrambi, a volte la sognava mentre aveva dei rapporti con Jason e lui non poteva impedirlo, era una vera tortura. Abbassò la testa finché la ragazza non gli parlò ancora. <<Ethan, guardami>>. Ethan riluttante alzò la testa, ma sentire la voce di Kate che pronunciava il suo nome era un qualcosa di meraviglioso. La ragazza sorrise schiacciando il pulsante con un dito, dalla parte opposta alla sua uscì una meravigliosa foto che Kate afferrò subito dopo, si avvicinò a Ethan e si sedette accanto a lui mostrandogliela. <<A favore di luce>>.

<<Merito della mia bellezza>>.

<<Puoi dirlo forte, Ethan>>.

Kate si sdraiò sul letto fissando il soffitto, stava iniziando ad immaginare, pensare, e non le faceva bene.

<<Non muoverti, voglio farne una a te>>.

<<Te lo sconsiglio, non vengo mai bene nelle foto>>.

<<Vediamo>>.

<<No, Ethan smettila>>. Non le servì a molto sollevare la mano sulla polaroid, si alzò di colpo per non essere fotografata e scappò per la stanza cercando di evitarlo, solo quando si sdraiò sotto le coperte credette di essere al sicuro. <<Ethan?>>. Aveva il viso coperto dalle lenzuola, non sapeva se avesse smesso di fotografarla, alla fine le strappò le coperte dal viso e sorridendo le mostrò la foto.

<<Credo sia l'unica che ti abbia fatto per bene>>.

Kate sorrise guardandola bene, si vedevano solo i capelli, a malapena le mani, rise insieme al ragazzo lasciandosi andare su quel morbidissimo letto. Ethan si sdraiò accanto a lei e la guardò

<<Non sapevo che piaceva anche a te la fotografia>>.

<<Per niente, ma ci ho provato>>. Mise un braccio dietro la testa e non smise un secondo di guardare gli occhi color nocciola di Kate, che alla luce del sole brillavano diventando di un arancione chiaro.

<<Potrei insegnarti qualcosa>>.

<<Sarebbe fantastico, piccolo diavoletto>>. Le scompigliò i capelli e lei gli sorrise poco dopo, si alzò dal letto controllando il suo cellulare.

<<Devo andare, ma ci si vede in giro>>. Risero ancora, Ethan annuì lasciandola andare, per la prima volta non le guardò il sedere, ma i meravigliosi capelli castani che scendevano sulle sue spalle e la schiena, ondulati, folti. Avrebbe guardato ogni singolo pezzo di lei e se ne sarebbe innamorato tutti i giorni sempre di più.

<<Kate>>. Si alzò di colpo dal letto e corse fuori fermandola. <<La tua foto>>.

<<Puoi tenerla come ricordo>>.

<<Ma non sembri neanche tu>>. Aveva ragione, lui non voleva neanche un ricordo, ma lei in carne ed ossa. Kate afferrò la macchina fotografica nell'altra mano di Ethan e si mise accanto a lui, sollevò il braccio girando al contrario la polaroid rimase immobile e scattò una foto di loro due insieme. Kate porse tutto a Ethan e sorrise.

<<Ora hai un ricordo di noi due insieme, fanne buon uso, magari un giorno potrei riprendermela>>.

FINE FLASHBACK

La ricordò in quel modo, sorridente. Prese la foto dalla tasca e la guardò lasciando scendere le lacrime, non poté più trattenersi. Strinse l'unico ricordo materiale che aveva di loro due insieme nella mano destra per poi gettarla a terra.

<<Non doveva finire così!>>. Con l'altra mano spinse violentemente il tavolino con le rose a terra facendolo rimbombare in tutta la chiesa. Scese le scale e camminò fuori nonostante i suoi fratelli cercassero di calmarlo o fermarlo  




SPAZIO AUTRICE

Questi saranno gli ultimi capitoli, una ragazza mi ha scritto su Tiktok dicendo che le piacerebbe sapere come i ragazzi superano la morte di Kate e la loro vita prima di lei, a voi piacerebbero un altro paio di capitoli così?


Quale ricordo vi è piaciuto di più?


Quale ricordo o parte vi ha commossi?


LASCIATE TANTI COMMENTI E UNA STELLINA ❤️

Continue Reading

You'll Also Like

434K 11.9K 68
TUTTI I DIRITTI RISERVATI. SEQUEL di, Because I don't let you go. Trovate il primo libro sul mio profilo. Sposati. Innamorati. Quasi genitori. Quest...
2.7K 144 8
Gwen scappa da un passato che sembra non abbandonarla mai del tutto, Dylan cerca di sopravvivere ad un presente che gli sta stretto. Lei è acqua, im...
10.3K 388 8
In questo libro troverete le storie vere, trovate su Internet, di amori sbocciati durante la guerra. #1 ~ campidiconcentramento 20/04/2020 - 05/05/2...
26.2K 1.1K 62
> Tutto inizia con uno spettacolo. Maelle ha vent'anni, ha un brutto rapporto con suo padre e odia quando le si dica cosa fare. Adrien al contrario...