14 Luglio, ho addormentato un unicorno (?!):
E anche il terzo anello è nostro!
Sì, ok, ci sta festeggiare... ma le mie energie e la mia pazienza stanno per gettarsi da un ponte, a causa di Rixel, della sua testardaggine e del suo egocentrismo.
Credo che aspetterò ad ucciderlo... prima devo trovare una persona con cui rimpiazzarlo.
Ehi, che c'è? Volete sapere come ho fatto a mettere a nanna un unicorno leggendario?
Va bene... se state buonə ve lo racconto.
Stamattina ci siamo riuniti nel salottino, per organizzare un nuovo piano e così acchiappare il terzo anello, che si trovava nella caverna dei cristalli.
Non sarebbe certo stato facile arrivarci... fuori faceva un caldo terrificante, e una scarpinata in salita mi avrebbe mandato in coma per almeno tre giorni.
Che fare?
Mi sono rifugiata nell'hangar, dove mi attendeva la fenice oscura, completamente montata, all'esterno: purtroppo sul progetto non c'era disegnato altro, quindi mi toccava improvvisare. E se c'è una cosa che odio, è improvvisare.
-Mal? Successo qualcosa, streghetta?- mi ha chiesto Gona, abbracciandomi da dietro e lasciandomi un bacio, tra il collo e la spalla destra.
-La fenice sembra completa, ma in realtà non lo è. Altrimenti mamma sarebbe già ricomparsa. Manca tutto l'interno, e io non so come costruirlo.
-Allora significa che tuo padre ti ha dato solo metà del progetto, tenendo da parte l'altra metà per quando avresti finito-
E nella mia testa si è accesa una lampadina.
Papà avrebbe potuto aiutarmi a trovare l'anello dei cristalli, e nel frattempo mettere i bastoni tra le ruote al trio delle gnappette rompicoglioni.
Bingo!
-Gona, sei un fottutissimo genio- le ho detto, stampandole un bacio sulla bocca.
-Più di te?
-No- ho sorriso, baciandola di nuovo.
Più passa il tempo, e più sento di amarla, con tutto il mio cuore e la mia anima. È l'unica che so che non mi mollerà mai.
Scusate, ora ritorno seria.
Ho radunato la squadra e ci siamo smaterializzati davanti alla tana in mezzo al lago.
O meglio, io e Gona ci siamo smaterializzate, Rixel ha preferito essere scarrozzato dalla povera Gurga.
Mio padre, come al solito, sguazzava nell'oro, siccome oggi a Centopia si festeggiava San Valentino (sì, loro lo celebrano cinque mesi dopo, a luglio, sono strani da morire) e gli elfi andavano da lui ad acquistare regali e regalini da scambiarsi.
-Papino? Sei in casa?- ho esclamato- Ho bisogno di parlarti!-
Ho oltrepassato la tenda serpentosa, e l'ho trovato seduto sul suo personalissimo trono, a contare i ricavi giornalieri.
Ho fatto cenno a Gona di entrare, siccome lui non era di cattivo umore, come lei temeva.
-Ragazze... onestamente non vi aspettavo... ma per la mia regina e la sua adorata rossa, questo e altro- ha detto, alzandosi dal trono e andandomi ad abbracciare- qual buon vento vi porta qui da me?-
Mi sono liberata dall'abbraccio e gli ho mostrato il progetto della fenice oscura.
-Non può essere finita così. Manca tutto l'interno, e non so da che parte iniziare.
-C'è una seconda parte di questo progetto?- gli ha domandato Gona, dando un'occhiata al maxi sacco pieno di cristalli accanto al trono di Theus.
Lui ha sorriso, e si è precipitato nel magazzino, per poi riemergene dopo qualche minuto con la stessa pergamena, dove spiccava un disegno ricalcato, in quello che fino a ieri credevo fosse solo il retro della pergamena.
-Cosa? Era così semplice? E dire che mi ci sono scervellata su per un giorno intero...
-Solo io sapevo di questo segretuccio, piccola mia - ha spiegato papà- quando completerai l'interno, solo allora, mamma tornerà tra noi-
Ho nascosto una lacrima, mentre Gona continuava a tenere i suoi occhi color ghiaccio sulla montagna di cristalli nei due sacchi. Cosa stava architettando?
-Da dove saltano fuori questi?- gli ha chiesto, prendendone alcuni in mano.
-Dalla caverna dei cristalli, cara. Ci sono stato giusto ieri, per un... prelievo, diciamo. E ho avvertito una strana presenza. Come se qualcuno mi stesse osservando.
-È proprio lì che dobbiamo andare, papà. Il terzo anello della corona di Ono è nascosto là da qualche parte, e dobbiamo acchiapparlo prima di Mo, Mia e Yuko. Devi levarmeli dalle palle.
-Ci penso io a loro. Puoi stare tranquilla-
Gli ho lasciato un mini auricolare dorato, e siamo uscite dalla tana, per tornare sulla terraferma, dove Rixel ci aveva raggiunto, molto malvolentieri.
-Allora, lo avete convinto?- ci ha chiesto, impaziente.
-Ma chi siamo, le tue serve?- ha sbottato Gona- e poi, convincerlo a far cosa? Impara a spiegarti bene, idiota!
-A tendere una trappola agli elfi, davanti alla caverna di cristallo! Non era difficile da capire.
-È troppo rischioso... si accorgerebbero subito di noi, ci farebbero a pezzi e se ne andrebbero via con l'anello. E non posso permettermi un altro fallimento. Anzi, non posso permettere che tu faccia fiasco, di nuovo- ho ribattuto, sollevandomi in volo- ora andiamo alla caverna, tu aspettaci fuori, e fai da palo, così se arrivano quei tre, te ne occupi tu. Così avrò la prova di ciò che penso-
Quel "ciò che penso" vale a dire "caro Mr. R, sei talmente goffo e incapace che non saresti in grado di acchiappare un gruppo di inutili gnappette elfiche, neanche se ti pagassero, per farsi catturare."
Chissà se avrò ragione?
Faceva un caldo allucinante, per essere metà luglio, e quando siamo atterrate davanti alla caverna di cristallo, Gona ha materializzato per me un filtro integratore ai frutti rossi.
-Tieni... ti rimetterà in sesto- mi ha mormorato, prendendomi per mano e portandomi dentro la grotta- a Dystopia non fa mai caldo, nemmeno d'estate... non soffriresti mai in questo modo, te lo posso garantire.
-Buono a sapersi...
-Va meglio ora?
-Meglio. Andiamo-
Credo che dovrò aggiornare la lista dei miei problemi di salute, e inserire "abbassamento di pressione dovuto al caldo".
E dovrò farmene una ragione.
Che vita di merda, ma perchè capitano tutte a me...
Ah, mi sa che ho dimenticato di dirvelo... soffro pure di claustrofobia, ma secondo la diagnosi della dottoressa Delovinoff dell'E-FIELD, era ancora nello stadio "salvabile", a differenza di mooooolte altre cose.
Perciò, se volevo guarirne, dovevo semplicemente affrontarla, addentradomi nella caverna di cristallo.
Guidata da Gona, ci siamo avviate verso il cuore della grotta, dove si nascondeva il leggendario unicorno di cristallo, che custodiva il terzo anello di Ono.
Mentre camminavamo, improvvisamente, il pulsante giallo del mio multi bracciale ha iniziato a trillare.
-Sì? Papà sei tu?- ho sussurrato, riprendendo a camminare.
-Certo, piccola mia.
-Fammi il punto della situazione.
-Il principe paranoico e le sue amichette hanno abboccato alla mia trappola e stanno venendo dritti da te. Li sto guidando io.
-Come previsto, ottimo. Noi stiamo cercando l'unicorno di cristallo, ti richiamo quando l'avremo trovato. A dopo-
Neanche il tempo di riferire tutto a Gona, che siamo giunte in una specie di sala, piena di cristalli dalle millemila sfumature.
Eravamo troppo incantate per poter parlare, ma non abbastanza per poter sentire un fruscio alle nostre spalle.
Mi ero addirittura dimenticata della claustrofobia, in quel momento.
Dal nulla è saltato fuori un unicorno rosa, che rifletteva ogni stalattite presente nella sala.
Era lui, l'unicorno di cristallo!
-Sì, lo so, non ci aspettavi... ma devi cedermi quell'oggettino che tieni sul tuo corno- ho mormorato, sperando che mi capisse.
Nitrito arrabbiato.
Mi capiva, apposto.
-È inutile che protesti. Non vorrai fare la stessa fine del tuo amichetto, quello di pietra?-
Altro nitrito, e pestata di zoccoli.
Aveva trasformato il pavimento in una pista di ghiaccio, anzi, di cristallo! Fenomenale, ok, ma non gli sarebbe servito a niente.
-Mal, avvisa Polytheus, io cerco di tenere occupato l'unicorno!- mi ha detto Gona, preparandosi a scagliare una pioggia di pugnali di fumo rosso.
Mi sono allontanata e ho pigiato il pulsante giallo del mio multi bracciale, per avvertire papà.
-Dove siete? Noi abbiamo trovato l'unicorno.
-Quasi arrivati, tesoro. Hanno appena cominciato la salita. Vi aspetto giù, non ho voglia di arrampicarmi con sto caldo.
-Guardami un attimo una cosa. C'è Mr. R lassù? Con Gurga?
-Mmmm... no, io non vedo nessuno.
-Meeeeeerda... cerchiamo di fare il più in fretta possibile, tu non distrarti, ok?-
E anche stavolta bisognava passare alle maniere pesanti.
Che due coglioni, veramente... ma come disse il saggio, a mali estremi, estremi rimedi.
Ho tirato un lungo sospiro e mi sono piazzata davanti all'unicorno, ormai imprigionato dai pugnali.
-Se vuoi cantare, fallo a bassa voce- mi ha ricordato Gona- se dovessero beccarci, è la fine-
Ed è stato esattamente ciò che ho fatto:
🎶 Way down a dark alleyway
And somewhere in the Garden State
A girl from California waits
She has my name, but not my face
And I tried to let her be someone
Hoping when the morning comes
She's not another hit-and-run
That everybody knows
The people disappear here, ah, ah
People disappear here, ah, ah
People disappear here, ah, ah
People disappear here 🎶
L'unicorno ha iniziato a indebolirsi, così come tutti i cristalli intorno a lui. Pochi secondi più tardi, è caduto addormentato, grazie al mio incantesimo, e io ne ho approfittato per sfilargli l'anello dal corno. E ovviamente rimpiazzarlo con un falso, accuratamente progettato dalla sottoscritta, come era accaduto con l'unicorno di pietra.
E andiamo!
Ci siamo smaterializzate all'inizio della salita, dove ci attendeva mio padre, con l'auricolare in mano.
-Tienilo pure quello... ho centrato il bersaglio pure questa volta. Gli ho rifilato un falso, esattamente come ieri e l'altra volta- ho sorriso, abbracciandolo.
-Non è stato molto facile stendere quell'unicorno- ha aggiunto Gona- specie se il terzo componente della squadra fa quel cazzo che gli pare. Avrebbe dovuto essere lì fuori a fare il palo e catturare gnappette e unicorno alato!
-Ne parlerete col vostro capo, vero?
-Ovvio, papà. Ci vado giusto adesso.
-Ah comunque, gli elfetti ficcanaso sono entrati nella caverna, del tutto ignari di quanto successo.
-Fantastico. Dobbiamo scappare ora, però. Ti voglio bene-
Avevo intenzione di sparare una ramanzina coi fiocchi a Rixel, per il suo comportamento di oggi. Non era fottutamente possibile, che nonostante gli venga detta una cosa, lui fa comunque di testa sua.
E non è la prima volta che capita, si badi.
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Non appena ho fatto il mio ingresso nella stanza del pozzo, Rixel non c'era. Ok, dove straminchia era finito?
La sua camera era vuota, nel recinto degli animali nessuna traccia, così come nel salottino, nell'hangar della fenice e nelle celle sul retro.
Ho chiamato Lord Drakon, per raccontargli di quanto era successo alla caverna.
-Il comportamento di Mr. R ha confermato la mia teoria: è un totale incompetente, che non rispetta i piani manco per sbaglio.
Me ne posso liberare, signore? Lo dico per noi e anche per la mia sanità mentale, che sta andando completamente in fumo, un'altra volta.
-Certo che puoi, regina Mal. Ma a una condizione: dovrai trovare una persona che lo rimpiazzi. E questa persona dev'essere esperta, non una alle prime armi. Intesi?- ha mormorato lui, con gli occhi che brillavano, come sempre da un paio di settimane a questa parte.
Succedeva solo con me... e permettete che due domande me le faccio? Sì, perchè è fin troppo sospetto.
Gona, nel frattempo, aveva cercato sulla mappa di Centopia, rigorosamente digitale, dove si fosse cacciato il clown rosa.
E... stento a crederci... NON era mai arrivato alla caverna di cristallo!
-Signore, temo che Rixel si sia perso per Centopia- ha detto la rossa, mostrando a Lord Drakon la mappa magica.
-Di bene in meglio... spero che non torni, guarda. Ma se dovesse, mandatelo qui da me. Lo rivolterò per bene- si è raccomandato, scomparendo in una nuvola di fumo.
Siamo tornate in camera, dove ho sistemato il terzo anello nella cassaforte, e mi sono buttata sul letto.
Letto su cui si è lanciata anche Gona, mancandomi di un soffio.
-Tu sei una grandissima cretina. Se mi spaccavi un altro osso, lo facevo riparare a te.
-Mal... non ti ho nemmeno sfiorato.
-Ahahaha, spiritosa.
-Io sarò spiritosa, ma tu sei terribilmente stronza. E ti amo- mi ha sussurrato, avvicinandosi alla mia bocca e baciandomi.
Sì, ti amo tanto pure io, e non è affatto una bugia.
Mentre mi addormentavo, riflettevo: dovevamo prendere l'ultimo anello della corona, che si diceva fosse andato perso, ma io non ci credevo. Inoltre, dovevo sapere dove ci avrebbero portato quei quattro anelli. Sì lo so, dovremmo arrivare a Ono, in questo modo, ma gli unicorni sono imprevedibili e quindi bisognerà stare attentə.
E ultimo... dovevo cercare e trovare una terza persona, qualcuno di competente, con cui rimpiazzare Rixel.
Ma quanto potrà essere difficile?
Mi raccomando, restate sintonizzatə... 🧡