26 Ottobre 2006, perchè non sono ad Hogwarts?
Teoricamente, all'inizio del mese scorso, avrei dovuto iniziare il sesto anno ad Hogwarts.
La scuola di magia migliore al mondo.
E invece no! Ero bloccata lì, in quello stupido palazzo, in un mondo alternativo, circondata da elfi di qualunque età, che strepitavano e schiamazzavano tutto il giorno.
Come se non bastasse, non mi era permesso di uscire dal palazzo degli elfi, cosa che mio fratello Mo faceva praticamente sempre. Giocava con gli amici, si prendeva cura degli animali, si sparava le luci d'acqua con quell'altra bimba, Yuko, che mi prendeva sempre per il culo.
Dopo l'ultima volta, in cui io avevo strillato come una matta perchè il mio vestito era stato inzuppato completamente, mio padre aveva deciso di non farmi più uscire dal palazzo, se non per le emergenze.
Oppure per le lezioni di magia private, con il mio tutore, che immagino qualcuno di voi conosca già: Percy Weasley.
Come mai avevo bisogno di lui? Ve lo racconto subito.
Poco dopo il mio arrivo in questo strano mondo, zio Barty aveva comunicato ai due sovrani che si sarebbe preso cura di me, dal punto di vista scolastico, cioè si sarebbe premurato lui di insegnarmi tutto sul mondo magico.
Peccato che tre anni dopo, qualcuno l'abbia ammazzato, e il suo assistente, Percy, è diventato il mio nuovo tutore.
Sinceramente preferivo lui... nulla da togliere a zio Barty, ma Percy mi spiegava incantesimi e fatture con più semplicità.
Oltre che a farmi prendere conoscenza del mondo babbano, con film e musica.
Un giorno però, l'ho sentito litigare con mio padre, me ne ricordavo molto bene ancora.
-Maestà, la ragazzina è pronta per frequentare una scuola di magia, come tutti i suoi simili. Perchè non volete mandarla?
-Non mi fido affatto a lasciarla sola, con gente sconosciuta. Qui ha tutto ciò che le serve, non vedo perchè dovremmo mandarla in un altro mondo, solo per una scuola. Qua nessuno ci è mai andato, perchè dovrebbe iniziare lei?
-Allora sarò io a insegnare tutto a vostra figlia. Vi va bene?
-Affare fatto.
-Comunque ciò non toglie che Mal sia una strega, e dovete accettarla così com'è. Non potete cambiare la sua natura-
Peccato che i miei non abbiano per nulla afferrato il significato dell'ultima frase. E al posto che aiutarmi ad integrarmi, mi chiudevano sempre in camera, per farmi uscire solo quelle due orette in cui Percy veniva a trovarmi.
E stamattina mi ha portato un regalo davvero inaspettato.
Ancora non sapevo, però, che quel regalo avrebbe salvato più di una volta la mia noiosissima vita.
-Cos'è?- gli ho chiesto, sistemandomi i lunghi capelli blu in una treccia, con uno schiocco di dita.
-Un album. Di una cantante emergente che credo adorerai. Puoi leggere il suo nome sulla copertina-
La copertina raffigurava una ragazzina, a occhio di un anno più grande di me, con lunghi capelli ricci e biondi, vestita di bianco, seduta nell'acqua.
-Lo ascolterai dopo. Ce l'hai un lettore cd? Sennò puoi sempre materializzarlo.
-Ce l'ho, stai tranquillo.
-Come sta andando coi tuoi? Non ti lasciano libera, nemmeno per un attimo?
-Esatto. E ogni giorno è peggio. Sto iniziando a pianificare la mia vendetta, ma credo ci vorrà parecchio perchè io la metta in atto.
-E cosa hai intenzione di fare?
-Ci penserò, Percy.
-L'importante è che non uccidi nessuno, senza motivo. Ok?-
Ho annuito, mentre lui faceva apparire il libro di incantesimi.
Ero molto incuriosita dal confringo, dal muffliato e dal sectumsempra: sembravano perfetti da usare contro i nemici.
Ma Percy ha preferito spiegarmi un più facile Expecto Patronum. "Facile" per modo di dire: ho provato e riprovato, ma il massimo che riuscivo ad ottenere era un vortice bianco e azzurrino.
In teoria, non avrebbe dovuto uscire sta cosa, ma un animale fatto di quel vapore bianco.
-Significa che i tuoi ricordi felici non sono abbastanza potenti. Ma non disperare, c'è gente che non è mai stata in grado di produrre un patronus in tutta la vita!- mi ha consolato Percy.
Di ricordi felici ne avevo veramente pochi, e quei pochi stavano scomparendo uno a uno, rovinati dalle stesse persone che me li avevano creati.
Alla fine della lezione, ho preso l'album e sono ritornata in camera mia, ma mentre salivo le scale, ho messo male un piede e ho rischiato seriamente di sbattere il naso.
L'ho già detto che soffro di epistassi?
Ah no? Ok, vi spiego:
Praticamente, l'altra settimana, i miei si erano presi un infarto, vedendomi in un lago di sangue, dopo aver sparato due starnuti.
Hanno cercato di fermare il sangue in ogni modo, ma dopo un'accurata visita dall'elfo medico reale, hanno scoperto che soffrivo di questa malattia. E avrei dovuto tenere sempre con me dei cotoncini assorbi sangue, se non volevo allagare tutto ogni volta che starnutivo.
Dove ero rimasta? Ah, già.
Per fortuna, mia madre è riuscita ad afferrarmi al volo, prima che toccassi terra.
-Mal, devi stare attenta- mi ha rimproverato, con calma- con queste scarpette puoi scivolare... e già il tuo naso ne ha passate tante, nell'ultimo mese. Dagli un po' di pace.
-Sì mamma...
-Quello cos'è? Un regalo da parte di Percy?
-Esatto. E ora vado ad ascoltarlo per conto mio-
Mi sono chiusa in camera, ho materializzato un lettore cd, e ho fatto partire l'album.
C'è stata una canzone che ha descritto perfettamente la mia situazione, in questo periodo.
🎶I don't know what I want, so don't ask me
'Cause I'm still trying to figure it out
Don't know what's down this road
I'm just walking
Trying to see through the rain coming down
Even though I'm not the only one, who feels
The way I do
I'm alone, on my own
And that's all I know,
I'll be strong, I'll be wrong
Oh, but life goes on
Oh, I'm just a girl
Trying to find a place in this world
Got the radio on, my old blue jeans
And I'm wearing my heart on my sleeve
Feeling lucky today, got the sunshine
Could you tell me what more do I need?
And tomorrow's just a mystery, oh yeah
But that's okay
I'm alone, on my own
And that's all I know,
I'll be strong, I'll be wrong
Oh, but life goes on
Oh, I'm just a girl
Trying to find a place in this world 🎶
Speravo che qualcosa cambiasse in fretta, ma purtroppo non è stato così. Anzi, la mia situazione è addirittura peggiorata, col passare del tempo.
Sentivo che l'affetto dei miei genitori adottivi diminuiva sempre di più, a favore di mio fratello Mo.
Quasi sembrava che si fossero dimenticati che anche io facevo parte della loro famiglia.
Meglio che nasconda questo diario per un po'. Se lo trovassero, verrebbero sicuramente a chiedermi spiegazioni.
Pronti al salto temporale? 🤍