Prova a fermarmi

By isolatedwr

1.8M 57.6K 58.7K

(COMPLETA) Per Emily è giunto il momento più atteso della sua vita. Inizierà l'università dei suoi sogni nel... More

Cast.
booktrailer.
prologo.
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
9.
10.
11.
12.
13.
14.
15.
16.
17.
18.
19.
20.
21.
22.
23.
24.
25.
26.
27.
28.
29.
30.
31.
32.
33.
34.
35.
36.
37.
38.
39.
40.
41.
42.
43.
45.
46.
47.
48.
49.
50.
51.
52.
53.
54.
55.
Ringraziamenti e progetto futuro.

44.

27.8K 960 1.3K
By isolatedwr

Resta a bocca dischiusa, con gli occhi sbarrati, riempiti di dolore.

Dolore causato da me.

Ma non sembra un granché sorpreso, anzi, ritengo che già lo sapesse e che volesse solo scappare da questa realtà.

Sperava di sbagliarsi per ciò che rifletteva fin da tempo. Sin dalla sera nella quale sono venuta a casa loro con Samantha.

So agita sul posto contraendo la mascella. Non dice nulla, se ne resta fermo in preda ai suoi pensieri.

Passano istanti di silenzio, ma poi sospira, fissando di fronte a sé.
«Perché?» sussurra talmente piano che quasi non lo sento.

«Ric...» tremo.

«Perché non l'hai detto?!» sbotta alzando la voce. Si sta ricomponendo.

Scatto all'indietro sgomentata per la sua freddezza, ma aspetta una risposta. E io l'unica cosa che posso fare è dargliela.
«Non volevo incasinare nulla.»

In un baleno finisco la frase e lo sguardo di Richard si infuoca. «Cazzo Emily!» esplode. «Non incasinare nulla?! Tutto ciò è una merda!»

«M-mi dispiace...» Stringo il sedile di pelle, mentre diverse lacrime scivolano sulle mie guance, cadendo dopodiché selle cosce.

«Tu mi hai preso in giro», sentenzia e io volto lo sguardo verso di lui.

«No, te lo giuro. Tutto ciò che abbiamo...» non riesco a terminare la asserzione, perché inizia a parlarmi sopra.

«Tu mi hai preso per il culo e io, come un fesso, ti ho dato tutto ciò che potevo», mormora rosso dalla rabbia.

«Non ti ho preso in giro Richard. Per favore cerca di c-capirmi.»
Sono scossa dai singhiozzi e riesco a malapena a parlare.

A queste parole scoppia.
Alza il pugno e tira un colpo brutale al volante, creando un rumore sordo e facendomi saltare in aria dalla spavento.
«E allora che cazzo hai fatto mh?! Che cazzo hai fatto tutto questo tempo se pensavi a un altro!» mi grida in faccia, facendomi appoggiare al finestrino dalla tensione.

Non l'ho mai visto così arrabbiato e mi sta impaurendo.

Mi guarda con le guance paonazze e i capelli ormai scompigliati, per quante volte si è passato le dita tra di essi.

Ho sbagliato e non c'è nessuna scusa che possa reggere l'enorme idiozia che ho compiuto.

«Scusa», ripeto graffiandomi i palmi, sentendo la gola arsa per tutti i respiri trattenuti.

«Da quanto?» sibila poi, confondendomi.

«C-cosa?»

«Da quanto tempo dura fra di voi?» domanda facendo una smorfia appena apre bocca.
È disgustato da me e Liam e non lo biasimo.

Serro la labbra, timorosa di rispondere, ma ormai il danno l'ho fatto... e non posso più tirarmi indietro.
«Tre anni», bisbiglio non guardandolo. Ho il terrore di un'altra sua reazione.

Ispira di scatto, ma rimane in silenzio con lo sguardo perso. Adesso sì che è sorpreso.

Rimaniamo a tacere per un po', sin quando a dare voce ai pensieri è proprio lui.
«Sei tu...» mi guarda, riferendosi alla ragazza che ha fatto soffrire Liam, e appena volto lo sguardo su di lui rimango spiazzata.

Una lacrima scivola celermente dal suo occhio sinistro, inducendomi di nuovo a un pianto senza freni.

Sta pensando a me come alla ragazza che ha fatto patire il suo amico per mesi. Lui ha visto Liam distrutto per colpa mia e sta soffrendo al pensiero di ritrovarsi nella sua stessa situazione.
Perché io so fare solamente una cosa: far del male per ricevere del bene.

Sono egoista e preferisco, anche se non volontariamente, far penare gli altri piuttosto che me stessa.

Senza dire nient'altro mette in moto. Questa volta a velocità molto più sostenuta.
Ma solo adesso mi accorgo che non mi sta portando in dormitorio, bensì nella direzione opposta.

«Richard che stai facendo?» mormoro angosciata.

«Andiamo da lui.»

Oddio no.
No, no, no, no...

«Portami in dormitorio», lo prego senza riflettere. Se andiamo da Liam si metterà male, molto male.

«No», nega semplicemente, continuando a guidare senza degnarmi di un minimo di attenzione.

«Ti prego. Per favore non voglio venire, p-portami a...», mi interrompe di botto.

«No!» esclama strappandomi un squittio.
Non replico, sono troppo in torto per farlo.

Cerco di non cedere, ma l'afflizione che provo è troppa.
Continuo a piangere silenziosamente, mentre ci immettiamo nella via di casa loro.

Dio, fa che tutto vada bene...

Frena di colpo davanti al vialetto e, senza aspettarmi, scende dalla macchina, sbattendo successivamente la portiera.

In preda al panico lo rincorro.

«Richard, ragiona un attimo. Lascia perdere per piacere», cerco di fermarlo, ma è troppo deciso e non mi ascolta nemmeno.

Non si prende nemmeno la briga di afferrare le chiavi, anzi, inizia a suonare il campanello incessantemente.

«Per f-favore non farlo», gli sussurro dietro, anche se mi rassegno di già. Non finirà bene.
Il suo volto non promette niente di buono.

Dopo pochissimi secondi arriva Trevor e spalanca la porta. «Ma che cazzo...», non riesce a terminare nulla che il suo amico è già entrato dandogli una spallata.

Scorgo Liam a sedere sul divano, con un libro tra le mani. La prima cosa che nota sono io, e appena distingue il mio volto rigato di lacrime si alza di scatto, lanciando il libro dall'altra parte del divano.

«Che merda le hai fatto?!» ruggisce contro il castano, ma quest'ultimo si precipita da lui prendendolo per il colletto della maglia.
Gli dà uno spintone all'indietro, facendomi scappare un urlo per la sua brutalità.

«Dovrei chiederlo a te pezzo di merda», prorompe avvicinandosi di nuovo a lui.

Il moro sembra capire tutto appena lancia di nuovo un'occhiata a me.

Sospira. «Avanti... vuoi picchiarmi? Fallo.»

«Con piacere», parla in modo aspro, ma prima di tirargli un cazzotto Trevor si mette in mezzo bloccandolo.

«Che cazzo succede?!» inveisce il biondo, l'unico che non sta capendo praticamente nulla.

Nessuno sembra rispondergli, tutti troppo in pena per farlo.
Liam sembra impotente, Richard vorrebbe seriamente pestarlo a sangue e io sto trattenendo il fiato per paura che lo faccia davvero.

«L'hai scopata?» erompe quest'ultimo spiazzandomi.
Liam resta a debita distanza, ma non gli risponde.
D'altronde che gli dovrebbe dire?

Prendendo per un sì il suo tacere Richard, senza un minimo di controllo, scoppia. E, con una violenza che non gli ho mai visto prima, carica un destro nella mascella del moro, facendolo sbattere al muro.

«Richard!» strillo correndo verso di loro, ma nel momento in cui lo faccio, il castano, come una furia, mi sposta a sinistra. Facendomi perdere l'equilibrio.

Subito dopo che lo nota, Liam diventa un'altra persona.
Il suo sguardo si incupisce e i pugni si serrano.

Il momento passa troppo velocemente. Come un dannato si stacca dal muro e si precipita dal suo, ormai, ex amico.
Inizia a tempestarlo di botte facendolo cadere a terra e io, inorridita, inizio a gridare verso di loro.
Trevor sembra sotto shock, non aspettandosi mai e poi mai tale visione.

«Prova a toccarla un'altra volta e ti stacco la testa coglione», sento Liam perdere il controllo al di sopra di lui, continuando a scaricare calci sul suo corpo.

«BASTA!» grido con le lacrime agli occhi, sapendo di non poterli fermare. «Trevor fai qualcosa!»

Richard prende di nuovo in mano la situazione, iniziando a prendere a pugni il volto di Liam, ma fortunatamente riesce a schivare i colpi.

Mi accorgo di diverso sangue da parte di entrambi e solo adesso Trevor sembra riscuotersi dalla sua trance.

Vola da loro, ma essendo uno contro due prende dei colpi pure lui.

Mi tappo la bocca scossa dai tremiti, mentre quei due continuano a sfracellarsi.

In seguito a vari, interminabili, secondi finalmente Trevor riesce a staccarli, afferrando Richard da sotto le braccia visto che è ancora imbestialito. «Porca puttana!» urla il ragazzo pieno di tatuaggi, non aspettandosi niente del genere.

Senza perdere altro tempo corro da Liam per bloccarlo. Visto che anche lui sembra volerlo uccidere in questo momento.

«Ti p-prego basta!» piango di fianco a lui.
Si volta un secondo per guardarmi e la vista delle mie lacrime sembra farlo addolcire, ma solo per un momento.

Passano attimi di tensione, mentre l'unica cosa che sentiamo sono i loro respiri affannati e i miei singhiozzi.
Per terra c'è del sangue che mi fa rabbrividire.

Liam sembra avere solamente il sopracciglio spaccato e un ematoma che gli sta arrossando la guancia sinistra.
Richard invece è messo peggio. Con il labbro tagliato che non smette di perdere sangue e l'occhio pesto.

I pensieri vorticano a ciò, mantre mi dirigo in cucina a prendere un fazzoletto, con mani tremanti, per cercare di tamponare la ferita.

Quando torno in sala me lo strappa dalle mani. Compiendo una smorfia appena se lo preme sul labbro.

«Vuoi del...»

«Sta' zitta», mi risponde sprezzante e sento Liam gonfiare il petto dietro di me dal nervosismo.

Quando Richard fa un passo verso di noi Trevor cerca di bloccarlo, ma lui se lo scrolla di dosso. «Togliti cazzo!» gli esclama contro. Successivamente si volta verso di noi.
È imbestialito, ma nel suo sguardo scorgo anche un'altra emozione: il dolore. E pensare che gliel'ho procurato io mi strazia.
«Vi giuro che se non lo dite a Samantha entro pochi giorni finirà male. Provate a farla soffrire e vi faccio scomparire da qui, intesi?!» sibila con voce decisamente più bassa del solito.

Senza aspettare una nostra risposta si incammina svelto verso l'ingresso, ma prima di scomparire dalla nostra vista si blocca.

Gira lo sguardo verso la rosa che mi ha regalato, ormai per terra.
Il cuore mi balza in gola appena l'agguanta.

Mi guarda di sbieco e in un nano secondo la spezza in due, ributtandola per terra. Precisamente nella mia direzione.

«Tu non provare a rivolgermi anche solo la parola», scandisce accidioso. Non riesce nemmeno a pronunciare il mio nome.
Scuote la testa deluso e si precipita verso l'uscita, sbattendo poi la porta.

Non ce la faccio più.

Cedo sulle ginocchia coprendomi il volto tra le mani, per poi iniziare a piangere compulsivamente, per l'ennesima volta.

Continue Reading

You'll Also Like

87.6K 2.5K 11
Una maschera nera e sporca di sangue. Due agghiaccianti occhi blu e senza fondo. Cicatrici antiche come i demoni che ha dentro, incise sul suo corpo...
144K 4.2K 89
@charles_leclerc ha iniziato a seguirti
1.3M 37.1K 86
[COMPLETA] Kylie Bennet, una ragazza dolce e solare, semplice e pura come poche. Dopo la morte della madre, stravolta da un dolore eterno, sarà cost...
383K 10.3K 45
Charlotte è una ragazza innamorata dell'amore. Desidera un amore come quello che legge nelle favole delle principesse; quell'amore perfetto senza ost...