⚜Cuore, mente & spirito(pt.2°)⚜

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Le mie orecchie hanno udito e sono state saziate di cose di cui mai avevo sentito parlare, la mia mente è stata persuasa d'immagini e pensieri, e gli occhi miei non si sono mai allontanati dalle labbra di Ettore e dalle scritture su cui scorreva il dito.

"Questa è la buona notizia".

Ha dichiarato, e io l'ho ricevuta.

Purtroppo però, ho ancora così tante domande, così tanti dubbi e pensieri da risolvere, ma il sole si è innalzato ancor prima che Ettore potesse darmi tutte quante le risposte, in compenso però, mi ha dato un piccolo "vangelo" contenente il testo sacro, gli umani chiamano questo manoscitto religioso "la Bibbia" o "La parola di Dio".

Resterà nella tasca del mio pantalone, ne leggerò le pagine quando ne avrò il tempo, la pazienza e la fame.

Nel frattempo però, dal momento che Edoardo non è ancora uscito, nell'attesa sfiorerò alcune paginette per nutrire i miei occhi e la mia curiosità.

La copertina del libro dichiara che contiene un testamento nuovo, mi domando a chi sia attestata questa piccola grande eredità.
Sfogliando le esili pagine del libretto, un'ombra insorge dietro di me, la luce del sole che prima mi ricopriva lungo le gradinate ora non c'è. Dunque mi volto, e mi trovo alle spalle il giovane Edoardo, in piedi con la testa chinata al libro.

«Sei pronto? Possiamo andare?» Domanda.
«Sì, andiamo» rispondo alzandomi e mettendo il testo nella tasca.
«Da dove l'hai presa?» Chiede sorpreso mentre mi sistemo il cappuccio sopra la testa, Ettore mi ha raccomandato di nascondere le mie orecchie dagli abitanti del villaggio per evitare di essere oppresso e tormentato.

«Me lo ha dato tuo zio»
rispondo, egli erplesso aggrotta la fronte e prende passo.

«Aspettami»
gli ordino, ma il giovane avanza  senza alcun minimo riguardo.

Ammiro come i suoi lunghi capelli scuri legati in un nastro turchino  accompagnano il suo cammino, vederlo così di spalle e non di volto, pare davvero una minuta fanciulla. Non mi faccio colpa di averlo confuso per tale quando l'ho sorpreso nella stanza, inoltre indossava una gonna e il suo viso benché ancora molto giovane e liscio, non dona a lui un aspetto maschile.

Tuttavia, mi sto ancora chiedendo perché portasse addosso quella lunga gonna.

È per caso lecito farlo nella loro cultura? Credevo che tale atto fosse abominevole e vergognoso, ma forse gli umani hanno diverse mentalità e credenze.

Mentre il giovane avanza verso il cancello, il suo sguardo viene rapito da qualcosa in movenza sul lato dello steccato. Il suo capo si alza e con la testa si volta a destra, mi volto per la stessa direzione per guardare quel che anche lui sta guardando.

Tre uomini in cammino attorno allo steccato del cortile, colpiscono i nostri sguardi, aggirano la sequela di pietre varcano per il cancello, per poi procedere dritti verso di noi.

Se sono solo tre semplici fedeli che si stanno recando insieme innanzi all'altare del Signore per riconoscerlo, Edoardo non li starebbe a fissare con tale scrupolo, anzi, avrebbe continuato a camminare senza dar loro alcun riguardo.
Al contrario però, il ragazzo si mostra leso, porta un piede indietro come se volesse allontanarsi dai tre, ma non fa neppure in tempo a voltarsi che uno di questi evoca il suo nome.

Non percependo buon vento soffiare, scendo alcuni gradini e avanzo di poco verso il quartetto. Nondimeno nessuno di quei uomini pare voler fare del male a Edoardo, e lui stesso non si atteggia come uno che è circondato dal male. L'uomo in mezzo, nonché il più alto e robusto, una volta giunto dal ragazzo, gli sorride e gli posa la sua grande mano sulla testa, facendola sembrare un chicco d'uva.

Il principe azzurro è gayDove le storie prendono vita. Scoprilo ora