⚜Adonide⚜

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La pelle sua cadeva leggiadra come l'albero perde la propria chioma in autunno, pendeva da lei come una veste logorata e svolazzava con la grazia di un petalo tra il fumo e le scintille.
I suoi occhi azzurri rivolti al cielo e brillavano di un brio celeste e cristallino, era come se nel suo sguardo ci fossero racchiusi i sette mari e tutti insieme sgorgavano come torrenti dal monte ma non rigavano neppure le sue gote rosa che queste si consumavano per il caldo. Un solo nome formavano le sue labbra, lo chiamava  a voce strozzata e disperata, come se questo potesse trarla in salvo. Quel nome che dichiara pene d'amore e patimento, pronunciato da lei sembrava la parola più dolce e bella al mondo; quel nome l'accompagnò fino all'ultimo respiro.

Sguardi compiaciuti e scioccati, perplessi e meravigliati.

Le fiamme danzavano possedute assieme la sua veste lattea come in un ballo di coppia e i pochi boccoli che le restavano cascavano sul viso ricoprendo il terrore e il dolore che la consumava lentamente.
Tuttavia in quel terrore si vedeva anche il sollievo di chi sta per rincontrarsi con la propria amata, tra le sue lacrime qualche volta compariva un celato sorriso, lei sapeva che presto avrebbe abbracciato Calendula, la sua amata Calendula.

La odo e la vedo, dove poso lo sguardo appare il suo volto sfigurato, laddove i miei pensieri vanno le sue grida strazianti son lì presenti a perseguitarmi come il lamento di un dannato che brucia.

Sono stati giorni silenti e soleggiati, non è volata parola tra le mura se non qualche curiosa diceria tra la servitù e il corpo delle guardie.
Non ho rivolto alcuna frase a mia madre, non è scesa dal suo letto e non ha concesso a nessuno di farle compagnia.

Ora sono finalmente riuscito ad abbandonare la mia stanza, lasciare il letto è stato come staccarsi dal terreno per un fiore, mi sentivo molto legato a esso e senza volerlo ho bagnato il cuscino di lacrime.
Sto cammino lungo il corridoio con lo sguardo rivolto verso il basso per non incrociarlo con coloro che alla mia veduta sono costretti a salutarmi per formalità e rispetto, ma il color sanguigno del tappeto ai miei piedi mi raccapriccia, man mano che avanzo mi sembra di affondare adagio nel suo sangue.
Il mio stomaco vien turbato e la vista mi si annebbia confondendo la via dei miei piedi, che gradino dopo gradino, sprofondando sempre di più nella pozza scarlatta di Castagna.

Respiro fumo e cenere, eppure non c'è carne sul fuoco che arda in questo momento.
La mente mia è così pervasa che vedo e sento cose che in questo corridoio non ci sono, mi sento accompagnato lungo le scale nonostante non vi sia anima al mio fianco.
Se non è rancore e pentimento allora cos'è? Come mai mi sento così?
Ho indosso un manto che da solo non pesa eppure la mia schiena tende curva, la cinta ai miei fianchi non stringe neppure un po' ma l'andatura mia è simile a quella di chi è smarrito nel fango.

Esco con affanno dalla porta sul retro trovandomi nel giardino, il verde di esso mi solleva e mi rinfranca facendomi scordare il rosso. Cammino tra i fiori e le piante, ammiro lo stagno e mi siedo sulla panca in calce che sta di fronte.

Dov'è l'aria fresca di polline? Io respiro ancora fumo.
Il sole splende su di me quasi accecandomi, eppure mi sento presso l'ombra di una torre. Sollevo la corona dal mio capo e la poso sulle gambe e rivolgo poi lo sguardo al silenzioso salice piangente.

Non importa quanto gonfi il petto, continuo a respirare fumo e cenere. Queste tenere margherite che mi circondano celando quasi i miei stivali, sono certo che emanino un profumo soave e grazioso che io non posso godere oggi.

Mi chino e ne colgo una, quella con il gambo più lungo, e comincio a strapparne i petali uno a uno lasciandoli cadere su di me.
In un attimo le mie gambe si disseminano di piccoli petali bianchi profumati accompagnati da una cabaletta nel gergo di mia madre, ne mastico le parole battendo leggermente il piede e risovvenendo i pomeriggi caldi in cui me le cantava per farmi dormire con il capo sul suo seno.

Il principe azzurro è gayDove le storie prendono vita. Scoprilo ora