▪︎ Capitolo 2

8.8K 271 17
                                    

Pov's: Ruby White

Mi sveglio e subito vengo assalita da un mal di testa fortissimo alla base della nuca. "Cavolo che botta." Sussurro a me stessa mentre mi guardo intorno.

Mi trovo in una camera arredata in modo rustico. Davanti a me c'è un camino, al momento spento, e una scrivania dove sono poggiati alcuni fogli.
Alla destra del letto matrimoniale c'è una finestra abbastanza ampia da cui arrivano i raggi caldi del sole. Guardo fuori.
La struttura è formata da due piani e io sono all'ultimo. Non riesco a vedere bene ma è sicuramente molto estesa. Sarà difficile scappare da lì. Mi giro dentro la stanza e noto due porte: la prima, porta in un bagno con gli stessi colori della stanza e la seconda conduce in un corridoio.

"Ok, devo andarmene da qui" penso.
Cerco in tutta la stanza ma non trovo né le mie armi né altre cose utilizzabili come armi.
Decido di uscire comunque ma il mio pensiero viene interrotto da una ragazza che entra nella stanza sbattendo la porta.
La ragazza in questione ha i capelli biondi, occhi verdi, altezza media e un'espressione parecchio infastidita sul volto. Fantastico.

Mi guarda e dice, ironica:"Bene, sei già sveglia. Lavati e mettiti questo vestito, l'Alpha vuole vederti. Quando hai finito, percorri questo corridoio e entra nella 3° stanza a destra. Non fare tardi, principessa." Ed esce.

Balbetto un grazie, poiché abbastanza sorpresa. Wow, non la conosco nemmeno e già mi sta antipatica. "No, Ruby niente pensieri violenti, non la conosci e quindi non puoi giudicare." Penso cercando di autoconvicermi di ciò.

"A ogni caso l'alpha vuole vedermi quindi non facciamoci aspettare." Penso ad alta voce, devo trovare il modo di farmi rilasciare da lui.

Prendo il vestito che la ragazza mi ha portato e lo guardo: è blu scuro, molto leggero, senza rifiniture e arriva al ginocchio. Lo prendo insieme all'intimo portato dalla sconosciuta e vado in bagno.

Apro l'acqua e mi investe un getto di acqua calda che per poco non mi fa saltare. Non ci sono per niente abituata. L'acqua calda è cosa rara se vivi da sola, in un appartamento di un palazzo abbandonato e semidistrutto. Finisco in fretta e mi vesto. Il vestito è molto leggero e essendomi appena fatta una doccia calda il freddo lo sento anche di più. Lascio i capelli sciolti sulle spalle e dato che la ragazza non mi ha dato un paio di scarpe... vado scalza.

Il pavimento freddo del corridoio accentua i brividi, ma stringo i denti e vado avanti... 3° porta a destra. "Dovrebbe essere questa" sussurro.
Busso e subito una voce dall'interno mi dice di entrare. La riconosco subito: è la sua voce. Entro, decisa a trovare le risposte che cerco.

Pov's: Alexander BloodMoon

La vedo entrare nello studio. È bellissima. Si guarda intorno ed io le faccio cenno di sedersi di fronte a me. Lei lo fa e subito dice:"Penso che dobbiamo parlare. Merito una spiegazione. Sai, suppongo di non essere stata rapita a caso."

Nei suoi occhi leggo una forte determinazione e voglia di capire. L'accontento subito e rispondo: "Hai ragione. Partiamo dalle cose semplici però: io sono Alexander BloodMoon, Alpha di questo branco e tuo compagno. Ammetto di averti portato qui in un modo abbastanza fraintendibile, ma non voglio farti del male, la Dea Luna ha scelto te come mia mate e quindi non tornerai nella tua vecchia casa perché resterai con me qui."

Sgrana gli occhi e scuote la testa mentre dice:"Fermo, fermo. Punto uno, non sai nemmeno come mi chiamo, mi rapisci dopo che mi hai fatto dare un colpo in testa e ora mi dici che sono la tua compagna e che non posso tornare alla mia vita e punto due ciò che dici è impossibile: non metto in dubbio le tue capacità di osservazione ma nel caso non te ne fossi accorto, sono un umana."

Sorrido malizioso e decido di restare al gioco: "Tutte ottime osservazioni, ma so più cose di quanto tu pensi e non è colpa mia se la Dea Luna ha scelto te come mia compagna e ad essere sincero... ha fatto un ottima scelta."

Mi lancia uno sguardo di sfida, si avvicina al mio volo e dice: "Bene sentiamo, cosa sai di me?"

Averla così vicina mi destabilizza ma rispondo sorridendo sorione:"Ti chiami Ruby White, hai diciassette anni e vivi da sola in un palazzo vicino al confine. Ogni giorno, alle 7 precise esci di 'casa' e vai alla ricerca di risorse: materiali, cibo, munizioni. Sei una sentinella degli umani e ti chiamano "la cacciatrice" per il tuo essere solitaria e per la tua mira estremamente precisa con l'arco."

Appena finisco di parlare scoppia a ridere. Mi sarei aspettato tante reazioni ma non questa. Ma è questo il bello di lei, è imprevedibile. Ora però basta, mi sto innervosendo per questo dico con il mio tono da alpha: "Smetti di ridere immediatamente."

Lei smette subito e mi guarda con sguardo freddo e carico di odio: "Tu non sai nulla di me. "

Sto per ribattere quando entrano i miei Beta, Nathan e Ethan. Li vedo alternare lo sguardo tra me e Ruby solo che il primo sta sorridendo e il secondo, mio fratello, sembra incazzato nero.

Decido di rimandare la discussione con Ruby e di passare ai convenevoli.
"Ruby ti presento i miei Beta: Nathan che hai già conosciuto e mio migliore amico e Ethan, mio fratello. Nathan, Ethan lei è Ruby, la mia compagna."

Ruby risponde accennando un sorriso: "Piacere di conoscervi."

Nathan sorride e dice: "Sono contento di vederti qui, Ruby. Emh ... scusa per la botta, la delicatezza non è il mio forte."

Lei sorride e risponde:"Tranquillo non importa, ne ho prese di peggio."

Ethan mi guarda con odio e poi si rivolge a Ruby: "Umana, fuori di qui. Dobbiamo parlare di cose serie."

Ok, ora sono veramente arrabbiato tant'è che mi alzo in piedi torreggiando su di lui e dico: "Ethan non dai tu gli ordini e non ti permettere mai più di usare quel tono con la tua futura Luna. Fallo di nuovo e mi assicurerò che tu non veda la prossima luna piena, ci siamo capiti?"

Ethan continua a guardarmi furioso ma si costringe a chiedere scusa. Sapevo che ci sarebbe stati problemi ma non pensavo proprio dai miei Beta.

Ruby, con uno sguardo quasi mortificato dice: "Parleremo più tardi Alpha, tolgo il disturbo, con permesso." E poi chiude la porta alle sue spalle.

Subito dopo rimane un silenzio assordante nella stanza. A rompere questo silenzio e Ethan che mi dice: "Ma che cazzo stai facendo? Eh? La tua compagna sarebbe un umana? Ma chi vuoi prendere in giro? Ci manca solamente questo. Devo per caso ricordarti di quello che è successo negli ultimi 10 anni? Tutti i lupi morti per mano degli umani? E poi non una a caso, il signorino se l'è scelta bene... una cacciatrice! Vuoi farci ammazzare tutti?"

Non fa in tempo a finire il discorso che l'ho già sbattuto al muro mentre con la mano destra gli stringo il collo e con la sinistra lo tengo sollevato da terra.
Poi gli sussurro nell'orecchio:"Ti ho già detto di smetterla di parlare male di lei e io odio ripetermi. Si fa quello che dico io, ti devo ricordare che sono io l'Alpha e non tu quindi tieni la bocca chiusa."
Rincaro poi la dose chiedendo: "È chiaro il concetto?"

Lui farfuglia un 'si' e io lo lascio andare. Mi giro verso Nathan e gli dico: "Nessuno e dico nessuno deve mettere in dubbio i miei ordini. Solo perché ho trovato la vostra Luna non significa che non sia più io il vostro Alpha. Che nessuno osi a mancare di rispetto a me o a lei".

"Si, Alpha" risponde Nathan.
"Si, fratello"risponde meno convinto Ethan.

"Bene" dico io mentre mi risiedo sulla mia poltrona "ora ditemi per cosa siete venuti."

Nathan fa un passo avanti porgendomi dei fogli e tutti e tre insieme iniziamo a lavorare.

ANGOLO AUTRICE:
Ciao a tutti che ne pensate di questo capitolo? La foto che c'è all'inizio e come mi immagino la casabranco. Vi piace? Fatemelo sapere nei commenti.
Al prossimo capitolo!
-Sery

L'Alpha e la CacciatriceWhere stories live. Discover now