▪︎ Capitolo 14 (parte 2)

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Pov's: Ruby White

Alla fine della riunione, nella sala di guerra restiamo solo io e Alexander.

Lo guardo attentamente memorizzando ogni particolare del suo viso.
Ho una strana sensazione, come se qualcosa dovesse andar male.

Scaccio via questo presentimento e mi concentro totalmente su di lui.
In questi giorni e cambiato leggermente ed è visibilmente sotto stress: non lo dicono solo i suoi muscoli, tesi allo spasimo, ma anche i suoi occhi, stanchi.

Mi avvicino a lui e lo abbraccio da dietro e sento i suoi muscoli rilassarsi leggermente al mio tocco.

Mi piace l'effetto che gli faccio.
Ma nonostante questo, la brutta sensazione non rinuncia ad andarsene e immagino si veda dato che appena Alexander si gira mi abbraccia dicendo: "Guarda che hai elaborato un ottimo piano, vedrai funzionerà. Appena questa storia sarà finita rimarrai al mio fianco per sempre."

"Lo stai dicendo a me o a te stesso?" chiedo notando il suo sguardo perso mentre parlava.

"Mi hai scoperto! Va bene in realtà lo dico a entrambi." Risponde ridendo, poi ritorna serio e continua:
"Capiscimi sono preoccupato... insomma solo stare lontano da te per tre giorni è stata una tortura non oso immaginare se fosse per sempre. Ti amo Ruby, a prescindere da tutto e da tutti."

Lo bacio. Un bacio dolce dove cerco di mettere tutto l'amore che provo per lui.

Anche io sono stata in pena per lui ma finché siamo insieme non c'è nulla di cui preoccuparsi.
Di questo ne sono certa.

Appena ci stacchiamo gli sussurro: "Io potrei attraversare anche l'inferno ma finché starò con te, Alexander, non soffrirò mai."

Lui sorride e mi risponde:
"Ti amo, sempre e in eterno."

•○•○•○•


Quella frase mi è rimasta in testa per tutto il tempo.

Ci ripenso anche adesso, mentre cammino lungo il confine che ero solita controllare prima di conoscerlo.

"Eccoci arrivati: questo è uno dei punti in cui potete nascondervi. È un punto cieco. L'unico posto da cui lo si può vedere è quel palazzo laggiù, ma è quasi completamente distrutto." Dico indicando quello che un tempo era un condominio. Ora ne restano macerie.

"Tu dove vivevi? Mi hai detto che potevi vedere il confine dalla tua finestra... potremmo usare la cosa a nostro vantaggio." Dice Alexander mentre si guarda intorno scattando alcune foto con una macchina fotografica.

A quanto pare anche i licantropi sono esperti in tecnologia.
Lo scoperto sta mattina e non ho ancora ben digerito la cosa.

Inizio Flashback:

"Sei pronto Alexander?" Chiedo impaziente.

Siamo all'ingresso della Casabranco ormai prossimi a partire.

"Si dammi un secondo che controllo la macchina fotografica." Mi risponde mentre prende una macchina fotografica militare. Lo guardo stranita e con la bocca aperta mentre lui calibra gli obbiettivi tranquillamente.

Appena alza lo sguardo mi chiede preoccupato: "Ruby tutto bene? Se non chiudi la bocca ci entreranno le mosche"

Scuto la testa riprendendomi dallo shock mentre rispondo: "Emh... si è che non vedevo una macchina fotografica da quando avevo 6 anni. Insomma all'Accampamento non abbiamo tutto questo... cioè abbiamo computer e qualche rara fotocopiatrice ma macchine fotografiche di questa portata mai... con la guerra è andato tutto distrutto... ne abbiamo solo una e non è militare ma sopravvissuta a delle macerie."

L'Alpha e la CacciatriceWo Geschichten leben. Entdecke jetzt