L'Alpha e la Cacciatrice

▪︎ Capitolo 24

Pov's Ruby White

Sono in camera, davanti allo specchio, con indosso un vestito bianchissimo prestato da Isabelle.

Tra mezz'ora inizia il rituale e io sono in uno stato di ansia.
Divertente vero?
Vado in paranoia per una celebrazione ma se mi minacciano di morte rido.

"Forse sono pazza." Sussurro a me stessa.

Dovrei essere pronta: l'abito è meraviglioso, è completamente bianco, semplice con uno scollo a v sulla schiena.
Ho lasciato i miei capelli sciolti e arrivano fino a metà della scollatura.

Sono scalza, come vuole la tradizione.
Il motivo l'ho scoperto durante il mio primo giorno qui: la Luna del branco o un iniziato deve rimanere scalzo in quanto questo 'agevola' il contatto con la natura e la terra.

Per un lupo sicuramente ma per me agevola solo l'assideramento.

A riportarmi alla realtà e un bussare alla porta, così dopo un bel respiro apro. Entrano come due tempeste le mie amiche Alice e Isabelle.

Entrambe, noto, sono pronte per assistere: Alice indossa un vestito corto fino al ginocchio in pizzo verde scuro e delle ballerine color carne.

Isabelle, invece, ne indossa uno lungo blu scuro.

"Wow stai benissimo, Ruby." Mi dice Isabelle sorridendo.

"Ti senti bene?" Mi chiede invece Alice notando, forse, la mia agitazione.

"Grazie per il complimento, anche voi lo siete e no, non sto bene, sono in ansia." Rispondo con un sorriso triste.

"Tranquilla andrà tutto bene, fidati di me. Alexander ti avrà sicuramente detto come si svolge il rito, no?" Mi rassicura Isabelle.

"Si, Alexander me ne ha parlato." Rispondo mentre ripenso a quello che mi ha detto.

Il rituale consiste sostanzialmente nell'entrare nel lago con l'Alpha durante una notte di luna piena indossando una collana con una pietra bianca, chiamata 'pietra della Luna'.

Dopo la benedizione con l'acqua fatta dall'Alpha arriva quella della Luna. Praticamente i raggi lunari devono  colpire la pietra: se questa non li riflette, non posso entrare a far parte del branco; se invece la pietra li riflette ho la benedizione della Dea.

In pratica il mio destino è affidato a una pietra. Ottimo, no?

"Ero nella tua stessa situazione quando è toccato a me. Con la differenza che io avevo solo Ethan e Alice." Mi consola Isabelle.

"Come mai siete venute qui? E non ditemi per consolarmi." Chiedo curiosa.

"Ah ci hai scoperte. Siamo venute di nostra spontanea volontà per vederti con l'abito. In più portiamo gli auguri di Alexander, Nathan, James e Ethan." Mi risponde sempre Isabelle, e sempre più contenta.

"Isabelle ti calmi? Sembra che devi farlo tu... facciamo a cambio se vuoi." Dico ridendo. Le adoro riescono sempre a mettermi di buon umore.

Non fa in tempo a rispondermi che qualcun'altro bussa alla porta. Vado ad aprire e mi ritrovo di fronte Nathan che mi dice: "Scendete tra massimo dieci minuti, ok?"

Annuisco sorridendo e lui fa per andarsene ma prima rivolge uno sguardo a Alice.

Devo parlarle.

Appena Nathan se ne andato Isabelle si avvicina a me e mi dice: "Cara, Ruby vedrai farai un figurone. Ora devo andare a recuperare James e suo padre.  Ci vediamo dopo!"

Ed esce facendoci un saluto con la mano. In camera restiamo solo io e la silenziosa Alice.

Ci scambiamo uno sguardo e iniziamo a scendere nella sala comune, come chiesto dal Beta.