▪︎ Capitolo 17

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Pov's: Ruby White

Mi risveglio in un'altra stanza, questa volta sola.

Sono nella stessa posizione di prima e le mie braccia mi trasmettono l'impressione di volersi staccare dal resto del corpo.

Scuoto la testa cercando di riprendermi, devo liberarmi.

Guardo le catene che mi trattengono: nessun modo di liberarle, senza una chiave o una forcina.
Infatti vicino al polso sinistro c'è un lucchetto che libera l'intera catena.

Peccato che ho i capelli sciolti. Merda.

Mentre mi maledico nella stanza entra qualcuno.

"Bene, bene, bene, chi abbiamo qui?"
Emrick.
Avrei dovuto ucciderlo insieme al fratello.

"Una persona che al momento ti farebbe fuori molto volentieri." rispondo facendo sarcasmo cosa che capita spesso ogni volta che mi trovo in situazioni difficili.

Lui in risposta ride successivamente torna serio e dice mentre mi gira intorno: "Non sei nella posizione di fare minacce."

"Ma fatemi capire: siete tutti diventati bipolari o sbaglio?" Chiedo ironica seguendolo con lo sguardo.

"Stai zitta stronza. Oggi te la farò pagare per quello che hai fatto a mio fratello." Mi dice mentre tira fuori da dietro la schiena una frusta.

Cavolo, no.

Ruby pensa, pensa, pensa.

"Inutile che ti agiti traditrice, niente e nessuno può salvarti." Dice Emrick avvicinandosi sempre di più a me.

Poi arrivano.

La frusta si abbatte sulla mia schiena.
Il dolore è insopportabile ma non griderò, non lo farò.

Arriva la seconda, più veloce della prima che non mi lascia nemmeno il tempo di riprendere fiato.

Credo se ne sia accorto, infatti inizia a darle più lente.

Con la terza la testa è annebbiata dal dolore e gli occhi sono pieni di lacrime.
Non ho ancora gridato ma mi sono lasciata sfuggire dei mugolii di dolore.

Alla quarta posso percepire il sangue esposto all'area fredda della stanza.

Dopo la quinta inzio a perdere il conto a causa del dolore.
Tanto so che dopo un po' non sentirò più nulla.
La mia pelle diventerà insensibile.
Spero solo che quel momento arrivi il più velocemente possibile.

Credo di essere arrivata a dieci o a dodici quando la porta della stanza si apre.

Ad aprirla è Naomi: all'epoca in cui Colton è morto per mano mia credo fossero fidanzati.
Povera illusa quello stronzo l'ha tradita così tante volte che ha più corna di una renna.

"I vampiri sono arrivati dobbiamo andarcene." Dice rivolgendomi uno sguardo di puro odio.

"Hai ragione, arrivo." Risponde Emrick rivolgendosi a lei. Poi mi guarda e mi dice: "Peccato per il così poco tempo, la prossima volta sarà più lunga la tortura."

"Si nel duemilaecredici stronzo. Mi hai fregato una volta, la prossima volta non capiterà. Mi libererò e verrò a cercarti. Fossi in te comincerei a scavarmi la tomba, bastardo." Rispondo sputandogli sangue sui piedi.

Il bastardo mi prende per i capelli e mi costringe ad alzare lo sguardo: "Morirai qui, Ruby White."

Prima che possa fare qualsiasi cosa Emrick mi conficca un pugnale in pancia.

L'Alpha e la CacciatriceDove le storie prendono vita. Scoprilo ora