𝐂𝐚𝐩𝐢𝐭𝐨𝐥𝐨 𝐈

336 25 3
                                    

"Eveline, Eveline, svegliati!"

Una voce ovattata continua a rimbombarmi nella testa, giuro che prima o poi lo ammazzeró, è insopportabile. Lentamente apro gli occhi e, come mi aspettavo, trovo la faccia di Beomgyu ad accogliermi con un sorriso smagliante "finalmente ti sei svegliata, sono ore che ti chiamo"

"Esagerato come al solito" dico mettendomi seduta.

"Ammettilo, stavi facendo un sogno dove mi baciavi e non volevi interromperlo" si vanta mentre mi rivolge uno dei suoi sorrisetti stupidi.

"Ti piacerebbe" mi alzo dal letto e rivolgo il mio sguardo alla finestra, oggi è una bella giornata: il cielo è colorato di un azzurro intenso e il sole con i suoi raggi luminosi dona agli alberi fioriti mille sfumature colorate.

Con la coda dell'occhio vedo il ragazzo guardarmi come in attesa di qualcosa. Giusto, quasi dimenticavo "sei impazzito? Sai che non puoi chiamarmi così, se qualcuno ci scopre finiremo nei guai e lo sai benissimo"

"Mi mancava la ramanzina mattutina, infatti mi sentivo strano, come se mancasse qualcosa al tuo dolce risveglio" borbotta alzando gli occhi al cielo.

"Simpatico come sempre vedo"

"Passando a discorsi seri, Viktor è andato in paese e mi ha chiesto di tenerti d'occhio. Perciò eccomi qui signorina a sua completa disposizione" si presenta facendo un inchino.

"Perché non si fida di me? Non sono una bambina"

"Devo ricordarti di quando qualche giorno fa sei andata in paese senza permesso e hai rubato tutto quel cibo dalle bancarelle?"

"L'ho fatto per sfamare le persone di questo villaggio, non posso stare a guardare. È sbagliato pensarla così?"

"Non è sbagliato però se le guardie ti catturassero rischieresti di venire uccisa e non me lo perdonerei mai"

"Quanta dolcezza" lo provoco, dandogli un colpetto sulla spalla.

"Finiscila" ribatte, girandosi dall'altra parte "dai ora cambiati, ti va se facciamo qualche tiro con l'arco nel bosco?"

"Volentieri" mi volto per togliermi i vestiti ma vedo il riflesso del ragazzo nello specchio posizionato davanti a me "Beomgyu"

"Sì?"

"Fuori di qui"

"Ci ho provato" ammette alzando le spalle per poi uscire dalla piccola casa, mentre lo vedo allontanarsi mi scappa una piccola risata.

Beomgyu potrebbe sembrare il solito bel ragazzo combina guai desiderato ardentemente da tutte le ragazze del villaggio ma in lui c'è molto più di questo, è gentile e premuroso. Da quando sono arrivata qui è stato l'unico a non avere pregiudizi sul mio conto, mi ha aiutato ad inserirmi e a vivere come le persone normali; la vita fuori dalla reggia non è così semplice, qui bisogna lavorare sodo per sopravvivere ma nonostante questo sono felice.

Appena finisco di mettermi un abito più comodo esco di casa e vedo il castano aspettarmi poco più in là con la schiena al muro "grazie al cielo sei uscita, mi stavo quasi per addormentare"

Mi avvicino rapidamente tirandogli un pugno sulla spalla "chiudi quella bocca e muoviti"

"Agli ordini sua altezza" divento seria, detesto essere chiamata così perchè mi fa tornare alla mente la vita al castello e il ricordo di Isabel. Da quella notte non ho mai saputo più niente di lei, se è viva o morta ed ogni tanto sento fortemente la sua mancanza vivendo giorno dopo giorno con la speranza che stia bene. La voce del ragazzo, consapevole di aver detto qualcosa di scomodo, mi fa tornare alla realtà "perdonami"

𝖨𝗅 𝖲𝖾𝗀𝗋𝖾𝗍𝗈 𝖽𝗂 𝖤𝗏𝖾𝗅𝗂𝗇𝖾Where stories live. Discover now