𝐂𝐚𝐩𝐢𝐭𝐨𝐥𝐨 𝐗

254 23 11
                                    

"Scacco matto, ti ho battuto di nuovo"

Il generale dai capelli tinti di rosa sbuffa portandosi la mano alla fronte "a quanto pare"

Jung-su rivolge lo sguardo verso il ragazzo seduto di fronte a lui, incuriosito dalla sua reazione insolita "è strano, la maggior parte delle volte sei sempre tu a vincere. C'è qualcosa che ti turba? Ti vedo distratto"

"Non c'è niente in particolare, sono solo un po' stanco"

"Yeonjun ti conosco troppo bene e parola 'stanco' non sai nemmeno cosa significhi, dimmi tutto. Ti ascolto" gli ordina il re sistemandosi meglio sulla suontuosa poltrona.

"Ora che mi ci fai pensare potrebbe esserci qualcosa che mi tormenta da un po' di tempo, o meglio qualcuno" ammette il giovane passandosi entrambe le mani fra le ciocche colorate.

"Qualcuno è riuscito ad impressionare il generale cuor di ghiaccio? Sono proprio curioso di sapere di chi si tratta"

"Non sono poi così spietato come si pensa" mormora il soldato forzando un sorriso.

"Sei temuto da tutti e nessuno vorrebbe averti come nemico, metti paura solo a guardarti negli occhi e non è poi così male. Dovresti andare fiero della tua forza amico mio"

"Fiero.." ripete fra sè e sè il soggetto della discussione, abbassando il capo in segno di resa. Non riuscirà mai a mostrare a nessuno il suo lato umano e questo lo rattrista.

"Voglio sapere l'identità di codesta persona"

"Hai presente quando sono andato alla cittadella per catturare il ladro dei granai?"

"Certo, io stesso ti ci ho mandato"

"Lì ho conosciuto una ragazza piuttosto singolare" ammette strofinandosi imbarazzato una mano dietro al collo.

"Una ragazza?" urla il sovrano spalancando le palpebre per la sorpresa, convinto inizialmente di aver inteso male ma lo sguardo calmo del sottoposto gli dá la conferma definitiva.

"Per l'amor del cielo, ti sentiranno!" sussurra il rosa mettendo l'indice davanti alla bocca per cercare di non attirare l'attenzione dei servi appostati fuori alle porte della stanza del trono.

"Non mi sarei mai aspettato certe parole da parte tua. Fino ad ora non ti era mai importato del genere femminile e te ne esci così"

"Guarda che non me ne sono mica innamorato, mi ha semplicemente incuriosito la sua personalità"

"Cosa ci sarebbe di così speciale nella sua personalità?"

"È diversa" spiega il ragazzo sorridendo leggermente senza nemmeno accorgesene.

"Yeonjun le donne sono tutte uguali, basta poco per farle cadere ai tuoi piedi. Qualche complimento e sono già in tuo potere" la risposta del re non garba particolarmente il minore, tanto meno il suo ghigno malizioso mentre lo dice.

"Non me ne intendo di donne però ti posso assicurare che lei è davvero diversa. Non è svenevole, delicata e innocente anzi è piuttosto acida e non sembra affatto interessata a me; rende l'atmosfera più leggera e riesce a tenermi testa. Non sopporto le reali perchè mi trattano come un premio, non vanno oltre e non gli importa di sapere la mia storia o cosa mi piace, gli basta la mia faccia. Dopo aver incontrato lei invece il mio punto di vista è cambiato, non penso che siano tutte uguali, magari fingono di comportarsi in un certo modo perchè è la società ad imporgli un certo ideale"

Il corvino osserva il suo amico con espressione stranita "hai sbattuto la testa da qualche parte?" chiede ridendo, riprendendo nuovamente la parola "anche la figlia del precedente sovrano di questo regno, Eveline, si comportava esattamente come questa ragazza ma è bastata la mia gentilezza a farla sciogliere come la neve" ammette con fierezza.

𝖨𝗅 𝖲𝖾𝗀𝗋𝖾𝗍𝗈 𝖽𝗂 𝖤𝗏𝖾𝗅𝗂𝗇𝖾Where stories live. Discover now