𝐂𝐚𝐩𝐢𝐭𝐨𝐥𝐨 𝐗𝐗𝐗𝐈𝐈

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"Voi sapete per quale motivo ci ha convocati qui?" la domanda posta da Hueningkai se la stanno facendo tutti nella loro testa.

"Ho un brutto presentimento" risponde Taehyun preoccupato, notando che all'interno di quelle mura non sono presenti i soliti servitori "questa mattina non sono riuscito a trovare mia sorella da nessuna parte, sono in ansia"

Improvvisamente da una porta laterale fa il suo ingresso Jung-su che, senza nemmeno guardare in faccia i principi, sale le poche scale che conducono al trono sedendosi su di esso.

Nella sala cala un silenzio inquietante, i quattro passano interi minuti a guardarsi negli occhi finché il maggiore si decide a parlare "miei cari ospiti" gli rivolge un sorriso smagliante "come sono contento di vedervi"

I tre giovani rimangono zitti, non capendo il motivo per il quale il corvino si comporti in modo così cordiale "generalmente non sono un uomo di molte parole anzi, a volte i gesti valgono più di quelle. Quest'oggi vi ho chiamato per vedere con i vostri occhi qualcosa che non vi piacerà. Portatela qui" ordina il Re alzando di poco la voce per farsi sentire dalle guardie appostate fuori da un'altra entrata.

Al richiamo due soldati irrompono nella sala tenendo per le braccia la principessa dai capelli biondi la quale avanza piangendo con le mani legate e la bocca coperta da un bavaglio.

Il fratello, appena la vede ridotta in pessime condizioni, perde totalmente la ragione e avanza di qualche passo, ma il sovrano lo blocca prima "io non lo farei se fossi in voi" lo avverte indicando verso i due uomini che sguainano le loro spade, puntandole contro la gola della ragazza.

"Cosa le avete fatto?" domanda il rosso cercando di mantenere un tono di voce calmo mentre squadra con attenzione la figura della reale, notando dei lividi ben visibili all'altezza delle spalle e vicino al petto.

"Ieri sera io e Soo-Yun abbiamo deciso di anticipare la prima notte di nozze, vero mia cara?" chiede ironicamente il maggiore rivolgendosi alla bionda che rimane in silenzio senza nemmeno alzare lo sguardo.

"Non ditemi che l'avete.." il principe del regno di fuoco cade sulle ginocchia incredulo, il dispiacere è talmente grande che non riesce nemmeno a serrare i pugni dalla rabbia, al loro posto lacrime ricolme di dolore iniziano a scendere una dopo l'altra rigandogli il volto e cadendo a terra bagnando il pavimento.

"Le ho semplicemente fatto capire chi comanda, questo è quello che succede a chi mi disobbedisce. Questa ragazza è peggio di una bestia selvaggia, ha lottato parecchio ma alla fine ha ceduto"

"Ora basta!" urla tutto d'un tratto l'unico fra i tre ragazzi che ancora non ha proferito parola, sul volto di Soobin compare un'espressione che mai nessuno avrebbe pensato sarebbe stato capace di fare. Con l'ira che ribolle all'interno del suo corpo punta il suo sguardo e lo fissa in quello dell'uomo sul rialzo.

"Avete detto qualcosa? Illuminateci" lo provoca il corvino con tono teatrale.

"Non vi basta aver sterminato un'intera famiglia? Espanso il vostro regno rendendolo uno dei più forti? Essere un verme immondo che usa le persone per poi buttarle via come se fossero rifiuti? No, voi volete di più. Cosa pensate di ottenere facendo questo? Che dopo averci ucciso tutti sarete soddisfatto? Vi rispondo io, no. Credete di essere intoccabile quando vi state facendo manovrare dalla sete di potere, anche dopo averci ammazzato punterete ad un altro regno e questo cerchio non avrà mai una fine. Provo pena per voi, una vita ridotta in schiavitù, siete letteralmente schiavo di voi stesso"

Le parole del giovane principe colpiscono Jung-su nel profondo prendendolo leggermente alla sprovvista, ma pur di mantenere la sua immagine scoppia in una sonora risata "grazie a questo potere posso ottenere quello che voglio, anche chiudervi la bocca per sempre. Hueningkai vi informo che siete un pessimo bugiardo, Beomgyu si pentirà di essere sopravvissuto"

𝖨𝗅 𝖲𝖾𝗀𝗋𝖾𝗍𝗈 𝖽𝗂 𝖤𝗏𝖾𝗅𝗂𝗇𝖾Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora