𝐂𝐚𝐩𝐢𝐭𝐨𝐥𝐨 𝐗𝐈𝐈𝐈

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Dopo aver pronunciato quella frase, con la velocità pari a quella di un fulmine, Yeonjun scompare dalla mia vista e nella frazione di un secondo mi ritrovo distesa sul terreno "ho vinto" annuncia appoggiando la punta della spada sulla mia spalla "alzati, so che puoi fare di meglio"

"Ormai è finita, ho perso" ripeto mettendomi seduta.

"Hai perso la scommessa ma non il duello, dimostra di essere alla mia altezza dolcezza" mi stuzzica con stampato sul volto un sorrisetto provocatorio.

"Sai che non sopporto quel nomignolo" per rialzarmi conficco l'arma nel terreno, così da poterla sfruttare come appoggio.

"Ne sono consapevole" senza indugio mi avvento sul rosa che prontamente si sposta evitando il colpo che gli ho sferrato, fortunatamente riesco ad afferrarlo per il colletto dell'uniforme e con tutta la forza che possiedo lo attiro a me fino a ritrovarmelo forse fin troppo vicino "sei furba Isabel ma nonostante trovi i tuoi occhi fin troppo affascinanti non ci casco"

"Infatti non era quello il mio scopo" confesso indicandogli con la testa di guardare in basso. Egli non si è accorto che nel mentre sono riuscita a bloccare il suo braccio nel quale è situata la spada intrecciandolo al mio e posizionando entrambi gli arti dietro alla mia schiena "potresti liberarti, per uno forte come te è un gioco da ragazzi ma rischieresti di toccare zone pericolose. Voi davvero passare per un pervertito?" chiedo portando il labbro inferiore leggermente in fuori in una finta espressione dispiaciuta.

"Questo è sleale" si lamenta sbuffando innervosito.

"Ho fatto solo come mi hai chiesto"

"Non lo trovo giusto"

"In battaglia non bisogna essere dotati solo di una fisicità adeguata, ci vuole anche un po' di astuzia ma comprendo il fatto che tu non abbia mai combattuto contro una donna perciò non sei abituato a questo tipo di situazioni" con uno scatto gli punto la spada sotto al mento.

"Non posso darti torto ma ti consiglio di non giocare troppo col fuoco" ribatte avvicinandosi pericolosamente "finirai per bruciarti"

"Fa pure come ti pare" mollo la presa dal tessuto a causa del viso che ha iniziato ad accaldarsi mentre lui ride divertito dalla situazione.

"Funziona sempre. Cambiati che dobbiamo andare"

"A dire il vero pensavo di rimanere vestita così, sono comoda"

"È meglio se ti cambi, non che tu non stia bene così ma ecco..mi distrai. Non posso permettere di perdere la concentrazione mentre sono con te, dei banditi potrebbero attaccarci da un momento all'altro e rapirti" mente guardandosi attorno imbarazzato.

"Banditi?" ripeto ridendo "hai una scusa migliore?"

"Non riesco a guardarti in faccia perchè il tuo corpo mi distrae! Contenta? Ti ricordo che sono pur sempre un uomo" confessa diventando rosso in viso.

"Va bene ho capito, torno subito" lo rassicuro per poi dirigermi verso la tenda dove prima avevo lasciato i miei vestiti.

𑁍

Il tragitto per arrivare al campo per mia fortuna è stato piuttosto breve. Nonostante sia riuscita a salire su Akira ancora la mia paura non è del tutto scomparsa, ci vuole tempo.

La presenza di Yeonjun però mi fa sentire al sicuro, quando è al mio fianco sento che nessuno potrà farmi del male. Il suo modo di fare mi trasmette la certezza di potergli affidare la mia vita, mi tratta con rispetto e si prende cura di me. Inoltre l'importanza che dá alle più piccole cose mi affascina.

𝖨𝗅 𝖲𝖾𝗀𝗋𝖾𝗍𝗈 𝖽𝗂 𝖤𝗏𝖾𝗅𝗂𝗇𝖾Where stories live. Discover now