𝐂𝐚𝐩𝐢𝐭𝐨𝐥𝐨 𝐗𝐈

222 25 10
                                    

"Cosa ho fatto?" urla Eveline sputando tutta l'acqua che fino a qualche secondo prima aveva in bocca.

"Eri in piedi sul tavolo con la bottiglia in mano mentre farfugliavi cose senza senso" ripete per l'ennesima volta Beomgyu continuando a mangiare.

"Per quale motivo non mi hai fermata?"

"Ci ho provato ma non stavi ferma un attimo"

"Devo sempre combinare disastri" si lamenta lei dandosi uno schiaffo sulla fronte "questo è tutto o c'è altro?" la domanda coglie impreparato il castano al quale, ripensando al momento in cui gli aveva chiesto di baciarla, va di traverso il cibo appena ingoiato e comincia a tossire ininterrottamente.

"Che ti prende? Bevi un po' d'acqua" propone l'amica riempiendogli il bicchiere.

Senza esitazione Beomgyu ne beve il contenuto per poi sbattere nervosamente l'oggetto sul tavolo e riprendere fiato "sono vivo" afferma alzando il braccio.

"Non mi sembra di aver detto niente di sconvolgente"

"Ho solo buttato giú un pezzo di grande dimensioni e mi si è incastrato in gola, non preoccuparti"

"Quindi?"

"Quindi cosa?"

"Non hai risposto alla mia domanda"

"Quale domanda?"

"Non fare il vago"

"Non è successo nient'altro tranquilla" la rassicura sorridendo.

"Ti credo. Oggi tocca a me ad andare nel bosco a cacciare vero?"

"Ieri ci sono andato io perciò sì, conto su di te"

"Grazie per darmi la tua fiducia, starò attenta promesso" la minore si alza e raggruppa i piatti sporchi per metterli nella tinozza.

"È giusto che contribuisca anche tu. Sei una ragazza forte e decisa, non posso tenerti chiusa qui per sempre"

"Non te ne pentirai"

"Che bello vedervi andare d'accordo" entrambi i giovani si girano all'unisono non appena sentono la voce di Viktor provenire dalla soglia della cucina "i miei bimbi sono cresciuti in fretta"

Eveline si asciuga le mani nello strofinaccio raggiungendolo per poi stringerlo in un caloroso abbraccio "se non fosse stato per te non avremmo avuto la possibilità di conoscerci ma soprattutto di vivere"

"Ha ragione. Non sono molto bravo in queste cose ma grazie, davvero" aggiunge il castano rimasto seduto mentre l'anziano sorride.

"Sono contento di vedervi riuniti, dovete sostenervi a vicenda"

"Lo faremo" dicono i due giovani in coro, contenti di poter sentire nuovamente quel calore famigliare per loro molto importante.

"Posso chiederti un favore mia cara?" la richiesta dell'anziano riporta l'attenzione su di lui, soprattutto lo sguardo curioso della persona nominata "potresti dirigerti al fiume e pulire le lenzuola di Beomgyu?"

"Perchè non può farlo da solo? Che sfaticato"

"Guarda che sono ancora qui" interviene il maggiore alzando un sopracciglio.

"Guarda che sono ancora qui" ripete la ragazza facendogli il verso, infastidendolo ulteriormente fino al momento in cui Viktor si piazza in mezzo.

"Eveline sii paziente, non può farlo perchè gli ho chiesto di aiutarmi a trasportare del materiale per la bancarella in paese" la riprende.

"Va bene lo farò io, adesso devo correre o si farà tardi. State attenti mi raccomando" li saluta la castana scomparendo nella sua stanza nel giro di un secondo.

𝖨𝗅 𝖲𝖾𝗀𝗋𝖾𝗍𝗈 𝖽𝗂 𝖤𝗏𝖾𝗅𝗂𝗇𝖾Hikayelerin yaşadığı yer. Şimdi keşfedin