𝐂𝐚𝐩𝐢𝐭𝐨𝐥𝐨 𝐗𝐈𝐗

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"Yeonjun, potresti smettere di camminare avanti e indietro? Mi stai facendo venire il mal di testa" il principe dai capelli rossi alza gli occhi al cielo, infastidito dal generale che continua impassibile il suo giro attorno alla stanza, senza prestargli attenzione.

Taehyun si alza in piedi e posiziona davanti al rosa, costringendolo a fermarsi "sto parlando con te"

"Levati di mezzo" risponde il soldato, spingendolo di lato.

"Inizio ad innervosirmi"

"Sei l'unico qui dentro a non avere il diritto di rivolgermi la parola. Non ti è bastato fare il cascamorto con lei? Ti piacerebbe se ci provassi spudoratamente con Soo-Yun davanti ai tuoi occhi? Dovrei farci un pensierino"

"Toccala e ti gonfio di botte"

I due scontrano le loro fronti, guardandosi intensamente negli occhi e facendo intendere che di lì a poco sarebbero passati alle mani.

"Finitela. Entrambi" urla Hueningkai, intervenuto per separarli "siamo tutti sconvolti. Tae cerca di comprendere, tu invece" continua, puntando il dito contro l'amico dai capelli rosa "non dovresti prendertela. Ha già spiegato il motivo per il quale si è comportato in quel modo durante il balleo e non si sarebbe mai permesso di provarci seriamente con Eveline"

"Non pronunciare più quel nome, mi ribolle il sangue ogni volta che lo sento" ringhia il generale, tirando fuori una delle tante sedie per poi sistemarsi su di esse, appoggiando entrambi i gomiti sulla superficie legnosa del lungo tavolo rettangolare.

"Sei davvero impossibile. Soobin, provaci tu a farlo ragionare" sbuffa il castano con esasperazione mentre il ragazzo dai capelli blu, si alza lentamente da una della poltrone poste agli angoli della stanza.

"Quanto siete rumorosi, non riuscite proprio a litigare senza urlare. Yeonjun deve imparare a gestire la rabbia e su questo penso che ci troviamo tutti d'accordo, ma non dobbiamo costringerlo a reprimere i suoi sentimenti. Siamo qui per sostenerlo, qualsiasi sia la sua decisione"

"Ti ringrazio" il rosa tira un sospiro ricolmo di frustrazione.

"Ho detto che comprendo il tuo dolore, ma non sono affatto d'accordo per quanto riguarda il non darle una seconda possibilità"

"Ha tradito la mia fiducia"

"Conosci la sua storia?" domanda improvvisamente il più alto "il principe del regno di Bancha è arrivato al castello di Roseland cinque anni fa. Casualmente, proprio la sera prima del matrimonio, la famiglia reale e tutta la servitù sono venute a mancare a causa di una malattia estremamente contagiosa. Ha senso per te?"

"Non credo"

"Jung-su, nonostante fosse stato a stretto contatto con la principessa, non si è ammalato. Come è possibile se il morbo era stato classificato tra uno dei più pericolosi?"

"Non ne ho idea"

"E allora cosa aspetti? Vuoi continuare a piangerti addosso facendo in modo che l'ira ti consumi fino a farti impazzire? Oppure reagisci sfruttando questi sentimenti per indagare a fondo su questo mistero, per capire cosa sia successo davvero quella notte?"

"Tu sai" il soldato appoggia entrambe le mani sul tavolo, non molto stupito visto l'incredibile intuito dell'amico.

"Se vuoi sapere devi chiederlo direttamente ad Eveline, le ho promesso di non farne parola con nessuno e sono deciso a mantenere la promessa. Inoltre penso che sentire la sua versione dei fatti ti possa far aprire gli occhi su molte cose. Se non erro, anche tu le stai nascondendo qualcosa. Non è così generale dai ciuffi blu?"

Yeonjun alza lo sguardo e prende fra le dita una delle ciocche, notando la tinta rosa sbiadita che lascia intravedere alcune macchie azzurre "non è la stessa cosa" ribatte, tirando i capelli indietro.

𝖨𝗅 𝖲𝖾𝗀𝗋𝖾𝗍𝗈 𝖽𝗂 𝖤𝗏𝖾𝗅𝗂𝗇𝖾Wo Geschichten leben. Entdecke jetzt