8° - Petali.

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//Ho pubblicato la OS sulla Kiribaku! Se volete leggerla, la trovate sul mio profilo, si chiama "Home"! Vari errori (sia del capitolo che della OS) li correggerò più tardi, ora non ho voglia.


Stava per entrare in aula quando vide Kaminari arrivare dal corridoio. Lo aveva raggiunto.

- Shinsou! - lo salutò lui.

- Hey. Senti, devo dirti una cosa. - affermò diretto.

- Anche io! Una cosa molto importante. -

Un lume di speranza si accese nel cuore del giovane ma, non volendosi illudere, annuì e aspettò che l'altro parlasse.
- Adesso sta per incominciare lezione! Ve lo dico a tutti, tutti insieme! -

Un po' confuso, si recò insieme al biondo in classe. Si sedettero tutti ai loro banchi.
Sembravano tutti quanti piuttosto eccitati per San Valentino, mentre sognavano ad occhi aperti che gli arrivasse un qualche bigliettino da qualche altro compagno di scuola.
Un'atmosfera melensa che a lui dava un po' di nausea, ma di cui non si lamentò. Era San Valentino.
Lui andò subito al suo posto, ma il biondo no. Si mise nel centro della stanza, mentre tutti lo guardavano. Ad un certo punto, Jirou si alzò e andò vicino al ragazzo, prendendogli poi la mano, mentre dei sussurri si levavano dagli altri alunni.
- Io e Jirou - iniziò ad annunciare, guardando la ragazza - Stiamo insieme! -

Crack.
Se qualcuno fosse stato abbastanza vicino a lui, lo avrebbe udito, quel suono. Crack.
Si era spezzato. Il suo cuore si era direttamente spezzato.
Una strana sensazione di disperazione iniziò ad avvolgergli il petto. Aveva gli occhi sgranati, mentre lottava con tutto sé stesso per non far divenire sempre essi lucidi.
Un sentimento misto alla tristezza e alla delusione iniziò ad invaderlo, mentre anche la rassegnazione sembrava iniziare ad insediarsi subito nella sua mente. Un dolore lo colpì al petto, mentre con la bocca spalancata fissava la coppia.
Un secondo prima sembrava sveglio, determinato e allegro, un secondo dopo le occhiaie sembrarono tornare tutte d'un colpo, l'energia sembrò sparire e tutta l'allegria precedente lo abbandonò nel giro di qualche istante.
Un groppo in gola gli sembrò bloccare il respiro per qualche secondo.
Spostò lo sguardo verso i suoi altri compagni e, tra la folla che faceva le congratulazioni ai due, stranamente non si stupì di vedere Yaoyorozu seduta al proprio banco, occupata a fissare il vuoto con occhi spenti, tristi, una lacrima asciugata di cui rimaneva ancora qualche segno.
Anche lei si voltò verso di lui.
La capiva. Glielo avrebbe voluto urlare. Capiva come la ragazza si sentisse, la sua delusione, la disperazione, poi la tristezza e la rassegnazione. E glielo disse, con uno sguardo.
Quella annuì timidamente, piano, mentre lanciava un piccolo sorriso di gratitudine al ragazzo, continuando poi a coprirsi gli occhi lucidi per non farsi vedere dagli altri. 
L'unica cosa che fece Shinsou quando incrociò lo sguardo di Denki, felice per essersi messo con Jirou e per tutti i complimenti degli altri, non poté che essere un falso sorriso, perché certamente lui voleva solo vedere il biondo felice. E se lui era felice così, allora non avrebbe fatto assolutamente nulla.
Ce la poteva fare. pensava. Doveva semplicemente fare come aveva sempre fatto. Si era tenuto tutto dentro per tutta la vita, farlo qualche anno ancora non sarebbe stato difficile. Almeno non mi sono fatto la reputazione di uno sempre sorridente... pensava. Ma non era così facile, no, lo sapeva anche lui. Non sarebbe riuscito a tenere tutto l'anno, lo sapeva. Ma ci avrebbe provato. Per lui.
E quindi rimase lì, al proprio banco, mentre da lontano si congratulava con il biondo per essersi fidanzato, con un sorriso falso, facile da fare per chi aveva dovuto fingere tutta la vita.
Da subito il calvario della sopportazione si fece sentire. Dai primi cinque minuti in cui lui era lì, in piedi, mano della mano con la viola, sorridente.
Ce la farò. si ripeté in mente per la centesima volta in una piccola manciata di tempo.
Dopo poco, Kaminari ritornò al suo posto, dato che la lezione sarebbe iniziata da lì a pochi minuti. Si sedette come al solito nel banco di fianco a quello di Shinsou.
- Sai, sono molto felice. - confessò poi lui al viola, mentre sorrideva e giocherellava con una penna. - Sono stato io a confessami a Jirou. E lei ha accettato. Non è fantastico? -

𝐒𝐇𝐈𝐍𝐊𝐀𝐌𝐈❞ˌ˚» 𝘀𝗶𝗹𝗲𝗻𝗰𝗲 ˡˡ 𝚑𝚊𝚗𝚊𝚑𝚊𝚔𝚒 𝚍𝚒𝚜𝚎𝚊𝚜𝚎Opowieści tętniące życiem. Odkryj je teraz