Berk

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Cara Regina,

No troppo formale.
Cara Elsa,

Uff nemmeno.
Sorellona mia,

Si lasciò andare sulla seggiola antica.

- Kistroff aaaaaaaaaa non so cosa scrivere alla mia sorellonaaa -

- Anna io sono analfabeta ahahah -

- Sei inutile -

- Certo principessa - Rispose lui inchinandosi e cadendo sul pavimento.

-Kristoff! -

Lo aiutò a rialzarsi ridacchiando.

- Ahahahahah non sei ancora capace? -

- Scusa sai se son cresciuto le renne - Disse mettendo il broncio.

Erano lì da quasi un mese e non poteva andare meglio.

Berk era una cittadina vichinga molto graziosa e colorata ed Anna, che sognava di viaggiare per il mondo, ne era rimasta entusiasta.

Si era inoltre letteralmente innamorata dei draghi a differenza del marito, il quale li avrebbe volentieri evitati.

Il suo preferito in assoluto era il Bizzippo: così grosso e impacciato la faceva sempre morire dalle risate.

Naturalmente le mancava Arendelle. Ed era preoccupata per Elsa. E per il regno.

Non sapeva cosa raccontare alla Regina: erano state lontane per così tanto tempo che l'intimità naturale fra loro era andata via via svanendo.

Si era aggiunto poi Kristoff, che lei non approvava, a peggiorare la situazione.

Sarebbero tornati a palazzo, serviva solo darle del tempo.

- Anna ti va di andare a trovare un amico? -

- Uuh bello, come lo conosci ? -

- Lavoro cara, ahah è il capo qui -

Lo guardò impressionata

- Cavoli il tuo ghiaccio è importante! -

L'abbracciò e ringraziò il cielo d'averla incontrata e di essere amato da un essere tanto adorabile.

- Fai veloce, Hiccup ci aspetta già -

La vide correre verso la toilette e si sdraiò sul letto.

La sua vita era stata sconvolta in circa tre anni.

Prima era un semplice venditore ambulante piuttosto povero, ed ora eccolo lì: principe di un regno e marito di una bellissima ragazza.

E con un'intera stalla personale di renne!

Sven era geloso e non mancava di lamentarsi, ma infondo sapeva che lui rimaneva il suo più fidato compagno.

Con sua moglie non c'era mai da annoiarsi: se i guai non erano nei paraggi lei li attirava con maestria.

Rideva ancora pensando a quando aveva tentato di cavalcare un drago: un pericolosissimo esperimento, per fortuna finito bene. Non per la povera creatura , s'intende, che da quel giorno stava molto lontana dagli umani.

La giovane si ripresentò in camera con un abito rosa a fiori.

-Sembri una bomboniera -

- Tu puzzi -

- Va bene, ho capito, non commento - Le rispose scimmiottandola.

- Bravo - Gli sussurrò stampandogli un grosso bacio sulla guancia.

Persa nell'invernoWhere stories live. Discover now