Qualsiasi cosa accada

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Camminava avanti ed indietro per la stanza facendo apparire da terra spuntoni di ghiaccio rossi.
Aveva paura, aveva freddo, aveva voglia di scomparire.
Perché era tornato? Una parte di sé era felice, ma l'altra chiamava la logica ricordandole che gli aveva ordinato di non farsi più rivedere.
Chissà se Anna la stava pensando in quel momento.
Raccolse le coperte da terra e si trovò seduta sul pavimento incapace di muoversi. Non le era mai capitato di sentirsi così apatica.
Si sdraiò sul ghiaccio lasciando che le lacrime scorressero veloci sulle guance. Era tanto che non restava da sola con la sua testa.
Portò le mani al viso e lo coprì disperata: cosa le stava accadendo? Stava forse perdendo la ragione?
- Elsa, che succede? - Dersa saltellava davanti alla porta.
- Esci dai- Bussò con insistenza - Vorrei un pupazzo di neve -
Un nodo le prese la gola e una dolce malinconia la fece sorridere.
- Portiamo Hiccup fuori e poi faremo cento pupazzi di neve- Gridò asciugandosi il naso.
Lui non era a conoscenza degli avvenimenti di quella notte, ed infondo era meglio così, se c'era una cosa che aveva imparato era di non affidarsi mai a nessuno.
La gente non sa mantenere un segreto.

Raggruppò la lunga veste nera e aprì la porta.
La ragazzina era lì che l'aspettava impaziente.
- Veloce però! -
La strinse forte al petto - Il più veloce possibile -
Le prese la mano e la condusse alla camera del Vichingo.
- È ora! Sei pronto? -
Il ragazzo apparve sulla soglia assonnato. - Prontissimo, ma come farò ad avvertiti quando sarò da loro? -
Gli porse uno specchio piccolo e grazioso.
- Userai questo. Chiama il mio nome tre volte ed io verrò -
Lo rigirò fra le mani scettico.- Che strana stregoneria è ? - Rise mettendolo al sicuro nella sacca di iuta.
Si abbassò e baciò sulla fronte la piccola Dersa - Fai la brava e controlla la mia reginetta eh -
Elsa ed Hiccup si scambiarono uno sguardo pieno di tristezza e nostalgia.
- Era tutto più facile quando eravamo piccoli - Sospirò la sovrana.
- Ma non si può tornare indietro nel tempo - Lo abbracciò affondando il viso nella sua spalla.
- Ti voglio bene -
- Anch'io -
La giovane Overland trotterellò fuori dalla stanza annunciando che sarebbe andata a mangiare poiché la pancia reclamava nutrimento. Sogghignò e sparì sulle scale chiare.

- Ti accompagnerò fino alla collina dopo evocherò uno spirito dei ghiacci che ti guiderà verso l'accampamento-
Scosse la testa insicuro.
-E cosa racconterò loro? Che sono miracolosamente sfuggito ad un mostro e mi sono magicamente curato? -
Si morse un labbro pensierosa.
Con un gesto creò un slitta di ghiaccio e quattro cavalli bianchi.
- Sali: ne parleremo durante il viaggio -
Al suo passaggio la neve e la bufera scomparivano spaventate dallo sguardo sicuro e crudele. Una scintilla di malvagità brillò nei suoi occhi.
- Ho un'idea -
- Che cosa? - Tremò preoccupato.
Alzò le pupille verso il cielo - Non giudicarmi -
Un raggio gelato lo colpì alla mano gettandolo nella tempesta.
- CORRI VELOCE SEGUENDO LO SPIRITO! POTRESTI MORIRE TRA UN'ORA! -
Si respinse verso il castello.
Esitò un secondo.
- QUALSIASI COSA ACCADA SAPPI CHE IO SCEGLIERÒ PER SEMPRE ANNA! -
Mosse la mano con grazia. - E così da oggi sarà anche per te -
Nel silenzio del deserto gelato sulla Montagna Del Nord un piccolo pezzo del cuore di un vichingo congelò senza possibilità di cura.

Persa nell'invernoWhere stories live. Discover now