È così pesante la corona che indosso sorellina, troppo.

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- ANNA! ANNA! - Nessuno atto di vero amore avrebbe quella volta risolto la soluzione, ne era consapevole.

Si guardò le mani terrorizzata - Sono un mostro..Niente di più di un schifosissimo mostro - Cadde a terra tremante.

- Sorellina mia.. - Delle voci urlavano nella sue testa facendola uscire di testa, stava forse impazzendo?

Fra le lacrime una figura nera la raggiunse correndo.
Mia cara, calmati ora Era Pitch, e chi altro altrimenti? Era rimasto impassibile davanti a quella statua di ghiaccio e ora la stringeva al suo petto.
Ci sono qui io

Pianse affondando le unghie nella neve fresca che continuava a cadere imperterrita sui due.
Ci sarò sempre, per te Elsa

Si sentiva soddisfatto di poterla tenere fra le braccia, lo rassicurava vederla così fragile.

- BLACK STAI LONTANO DA LEI! - Jack volava veloce schivando i fiocchi freddi.

Ancora nei suoi occhi si potevano scorgere i resti del dolore da poco provato.

Alfred in silenzio, nel frattempo, pensava a come interpretare al meglio la profezia. Aveva un'idea, quasi una certezza eppure esitava nel metterla in atto. Poco si può fare contro il Fato.

Un ultimo uomo si levò nel caos della tempesta tenendo fra le mani una spada infuocata. Per un attimo la Regina delle Nevi credette che fosse Hiccup, si sentì sollevata, ma quando notò che i capelli erano biondi e gli occhi marroni colmi di rabbia un brivido la percorse.

Kristoff.

Parve frastornato inizialmente davanti alla moglie gelata poi scoppiò in un grido liberatorio.

Era tutto talmente confuso. Frost colpiva Pitch, gli Incubi giungevano veloci rendendo la montagna più scura. Il castello crollava lentamente, il maggiordomo osservava il declino chiudendosi nella giacca pesante, mentre l'Uomo delle Renne attraversava controvento la bufera tentando di raggiungerla. Non prometteva nulla di buono.

Si asciugò il viso e sistemò i capelli chiari lungo le spalle. Pulì le pieghe dell'abito nero e prese un respiro profondo.

- ORA BASTA - La sua voce era più profonda di quanto si aspettasse.

Il mondo sembrava aspettare soltanto una sua parola.

- State lontani da me, tutti! Io..troverò una soluzione, ma da sola! -
Che tipo di soluzione, Elsa? Il Re degli Incubi fermò i cavalli neri e si lanciò verso di lei. Non dirmi che è quello che penso..

- Sì. Ho deciso. - Gli sorrise rassicurante. - Ti auguro di trovare la tua felicità, non sono sicuramente io -

Si voltò lentamente stringendo i denti.

- Aspetta! - Un ragazzo la afferrò con il bastone e la portò a sé. - La gente capirà e se non lo farà il mondo è grande, potrai fuggire -

Prese il suo viso fra le mani - Sei molto dolce, ma quello non è vivere Jack. È meglio così -

Sentì del ghiaccio formarsi intorno ai fianchi, un ghiaccio non suo.

- Mi stai congelando - Sussurrò ridendo

- S..Scusa - La lasciò cadere dolcemente a terra.

Si rivolse ad entrambi ironicamente                - Penso che abbiate tanto in comune, provate ad essere amici -

Stava perdendo tempo lo sapeva, ma nel suo cuore l'inverno l'aveva abbandonata. Nella sua mente le voci stavano prendendo il sopravvento. Doveva solo aspettare la propria punizione.

Cercò gli occhi saggi di Alfred.

Le annuì in silenzio. Si sentì più tranquilla: aveva la sua approvazione.

Con il labiale gli chiese di perdonarla. Lui si nascose dietro una manica.
Io mi rifiuto! Disse Black mentre intorno a sé le tenebre calavano veloci Non ti lascerò sacrificarti per degli stupidi umani.

La regina iniziava a dare segni d'impazienza: muoveva freneticamente le dita picchiettando la scarpa trasparente.

- Ha ragione, non devi farlo. Non devi essere l'eroina per forza -

- Voi non capite, non potete capire - Respirava affannosamente continuando a muoversi nervosamente.

Fissava ansiosa Kristoff bloccato in un turbine di neve.

- Ascolta...Sei bellissima e hai davanti un futuro brillante. Nulla è irrisolvibile - Pitch avanzò cercando di prenderle la mano.

- Tutto qui. Cosa altro vedete in me oltre alla bellezza?  - La voce era tagliente.

I due uomini restarono di sasso.

- Sono i capelli? Questi?! - Li tirò fino a farsi male.

Li tagliò con un colpo netto.

- O forse gli occhi?! - Prima che potesse ferirsi gravemente un legno secco la bloccò con decisione.

Rise istericamente - E non ditemi che è la mia bontà o la mia gentilezza perché lo sappiamo che non ne ho. -

Rigida sul manto nevoso Anna rimaneva ghiacciata.

- Avrei fatto di tutto per lei -

Le voci nella sua testa si intesificavano.

- ALFRED! ALFRED! FALLE TACERE! ALFRED! - Chiedeva aiuto ad altri mentre il pericolo era solo in lei.

Perse il controllo.

Jack e il Re degli Incubi furono spinti da una forza inumana verso una rupe. Persero conoscenza sanguinando.

Il maggiordomo ebbe un'illuminazione, ma esattamente in quell'istante Kristoff la raggiunse.

- Puttana -

Una spada di fuoco uccise quella sera.

Persa nell'invernoWhere stories live. Discover now