Una vita per una vita

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- Puttana - Sentì il calore della spada cadere su di lei. Pregustava già il dolore: chissà se avrebbe rivisto Anna.
Una luce la investì accecandola quasi. Un uomo anziano avanzò, ad ogni suo passo il tempo congelava istantaneamente.
- Uh Sua Maestà - Si inchinò sorridendole. Il cuore le battè a mille: chi era?
- Non siete nella migliore delle forme, però devo ammettere che questo taglio vi dona - Si piegò su Jackson e gli accarezzò una guancia senza alcun affetto. Quasi come se fosse una sua cosa.
- Sempre bello e giovane, il mio piccolo Frost - Si aspettava una reazione, un gesto.
Sembrava che lei e quella strana figura di luce fossero parte di un universo parallelo.
- Manny vossignoria - Si presentò inchinandosi - Elsa se non ho sbagliato, vero? -
Annuì silenziosa.
- È da un po' che tentavo di parlarvi..La Regina Dei Ghiacci...Potremmo farci un film..-
Lo guardò interrogativa.
- Oh non vi preoccupate è una cosa che esiste in Europa -
Continuava a non capire.
- È...è complicato - Le si sedette accanto e con un dito le sfiorò la ferita che macchiava l'abito elegante.
Lo scacciò indignata.
-Premettetemi di aiutarvi - Sentì un calore nel taglio ed improvvisamente esso sparì. Le voci si calmarono lasciando spazio al solo stupore.
- Va meglio? -
- Aha - Esitò un secondo - Tu sei l'Uomo sulla Luna? -
- Sì - Pareva colto in controbalzo - Chi ti ha parlato di me? -
- Jack Frost -
Le sorrise tranquillo. - È un bravo ragazzo -
Indicò Kristoff che restava bloccato sopra di loro quasi sul punto di colpirli.
- Marito di tua sorella? - Le domandò.
- Esattamente -
Picchiettò sulla gamba con l'unghia.
Si piegò sulla ragazza ghiacciata a terra. Ebbe così l'occasione per osservarlo meglio: aveva circa ottant'anni, una barba lunga e due occhi di un colore indefinibile. Pareva fatto di luce.
- Anna? -
Sospirò.
- Certo che è proprio un vizio congelarla- Sembrava soddisfatto della propria battuta.
- Uh guarda là quanti miei bambini - Borbottò allungandosi in avanti - Da quanto che non vedevo un Vichingo, questo è morto eh ma è pur sempre un Vichingo -
Elsa spalancò gli occhi: morto?
- Mi è stato riferito del vostro fascino e della vostra grande irriverenza - Continuò - Cosa c'è ora ti hanno tagliato la lingua? -
L'atteggiamento era paterno e gentile. - Oppure è stato quel gatto? -
- Ma non c'è nessuno gatto! - Esclamò.
Dal nulla un micio dal manto rosso simile ad un fragola le saltò sulle gambe facendo le fusa.
Rise come una fanciulla.
- Avete una risata meravigliosa. Sapete del perché della mia visita? -
Scosse il capo.
- Be' prima di tutto a piangere la mia piccina, Dersa, era una brava ragazza. - Lo stava facendo apposta, voleva che abbassasse le difese.
- Dersa..- Singhiozzò.
- Conoscevi? Troppo giovane e cocciuta, ma certamente troppo sfortunata - Riuscì a trovare un briciolo di coraggio e lo guardò negli occhi.
Erano blu, o forse ambra, o azzurri..no viola..rosa..arancione...Chiuse i propri in cerca di lucidità.
- Ad ogni modo volevo proporti un accordo -
Si bloccò. Un accordo. Le suonava molto come una fregatura.
- Non c'è bisogno che io ti dica cosa accadrà quando io lascerò che il tempo torni a scorrere, vero? - Rivolse uno sguardo verso la spada sopra loro.
- È dall'alba dei tempi che governo questo mondo, certo ci sono i Guardiani, ma non sanno nemmeno dove si trovano la maggior parte delle volte mentre altre sanno solo fare i guasta feste - Lanciò una palla di neve contro Pitch contrariato.
- Sapete quando hai tutto il potere sulle spalle e tutti si aspettano un sacco da te? - Le sorrise - Sì lo sai. -
- Arriva al dunque - Era stanca ed annoiata da quel discorso.
- Ti preferisco quando stai zitta - Borbottò infastidito - È stressante, sempre soli, isolati. Ho cercato per molto tempo qualcuno che mi sostituisse, un erede. Vorrei vivere un vecchiaia normale -
Iniziava ad intuire.
- E tu be', siete ciò che cercavo. Non è la prima volta che vi trovate davanti ad una situazione del genere ed avete abbastanza fegato per farlo. Inoltre non avete altra scelta. -
- Perché non ne avrei una? -
- Sei accetterete io eliminerò i ricordi di voi su questa terra. La vita ricomincerà dal 23 luglio di ventuno anni fa, ma la prima a nascere non sarà una neonata dai bellissimi capelli color neve ma una bambina gioiosa ed allegra che crescerà circondata da amore e persone.
Il male che il vostro potere ha portato sparirà con voi. Vi addestrerò, vi insegnerò come reprimere i rimorsi e le paure. Allora? -
- E se dicessi no? -
- Le conseguenze saranno il declino di questo regno e la vostra decapitazione - Lo mimò ridendo.
Annuì lentamente e prese un gran respiro.
- Sacrificherò quello che dovrò se salverà Anna -
Le strinse la mano soddisfatto.
Alla fine Manny ottiene sempre ciò che vuole.

Persa nell'invernoWhere stories live. Discover now