Ombre di un passato

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Si guardò intorno.
Tutto era buio e caldo, come se stesse piangendo.
Si toccò le guance: erano bagnate.
- Cavolo -
Quella maledetta strega, se lo sentiva che non avrebbe portato nulla di buono ed invece aveva deciso di aiutarla.

Fuori, per i giardini reali, Elsa passeggiava fra le foglie dell'autunno.
- Sua maestà, desiderate qualcosa? -
- Mi lasci sola Kate, ho bisogno di riflettere -
La donna si inchinò e rientrò in fretta nella reggia.

Quel pomeriggio ci sarebbe stato un incontro con le corone delle Isole del Sud: voleva evitare uno scontro, eppure sentiva che ogni parola con loro sarebbe stata buttata al vento.
Hans bramava vendetta e di certo non avrebbe contrattato una resa.
Raccolse alcuni rami secchi e li ripose su una delle panche di pietra cercando di liberare per un secondo la mente.
" La paura sarà per sempre tua nemica" Le avevano ripetuto per molto tempo " Nessuna emozione, niente tormenti o sentimenti: devi controllarti Elsa" E ci aveva provato, davvero, ma era solo una stupida umana, nulla più.
Il terrore era nella sua natura.

- Ehi mi vedi ora ? -
- C.....chi? Chi parla? -
- Non mi vedi proprio, eppure sono sempre con te -
- Chi siete?! -
- Oh Elsa non devi essere sempre così formale, che c'è non conosci l'Uomo Nero ?! -
Scagliò contro il nulla un getto di vento ghiacciato che immediatamente divenne nero pece.
-Ah! -
- Sua maestà, tutto bene? -
- Lei vede qualcuno qui? -
- No Sua Altezza, comunque quella statua è meravigliosa, anche se un po' spaventosa -
- Quale? -
Il ghiaccio da lei sprigionato era divenuto un cavallo oscuro e bellissimo, ma che, effettivamente, inquietava.
- Vi ringrazio - Accennando a qualche ispirazione del momento.
- Chiamate Alfred per favore -
- Per cosa Elsa? -
Con un gesto indicò alla serva di andarsene.

- Da quanto siete qui? -
-Da abbastanza -
- Da quanto? -
- Elsa stavate parlando da sola...Mia cara cosa vi accade? È colpa mia? Avete ragione , non avrei dovuto coinvolgervi nella guerra, sono stato uno sciocco -
Lo strinse al petto in lacrime
- Oh Alfred non importa, sono stanca penso che andrò a dormire -
Lo lasciò e si diresse verso la propria ala del Palazzo.

Passarono sei ore e l'ambasciatore nemico non si presentò, come per altro la sovrana di Arendelle.
- Jack sai cosa fare nevvero? -
- Sisi rendo tutto un ghiacciolo e poi li scongelo e li minaccio in modo spaventoso - Nascose gli occhi trasparenti dietro le mani - Buh! -
- Frost tu sei un bambino- Replicò Alfred battendogli la spalla.
- Come sapeva la regina del castello ? -
- Non starai insinuando che..-
- Sei l'unico a cui l'abbia detto-
- Ebbene sì, ma non le ho raccontato tutto quanto -
Il ragazzo si passò una mano fra i capelli
- Ti credo. Comunque hai scoperto il perché mia sorella si trovi lì? -
- Ho un'ipotesi: quando Elsa ha costruito quel luogo...-
- Lei lo ha costruito?! -
- Aha, dicevo: quando lo ha costruito molto probabilmente aveva nella mente la figlia minore di Re Galadar e..-
- Aspetta Galadar ne ha avuta un'altra oltre alla tua Sovrana?! -
- Si chiama Anna, dovresti conoscerla un giorno ti piacerebbe: è piena di vita. Ora smettila di interrompermi.
Stava quindi pensando ad Anna e come sai il ghiaccio conserva tutto. Anche i ricordi.
Durante la tempesta ti sei rifugiato lì e hai impresso anche la tua memoria. Quella non è la tua Dersa, è un'illusione-
Jack abbassò il capo rassegnato
- Mi basta...-
- È passato tanto tempo -
- Non così tanto per me -

Finalmente la regina si presentò nel Salone Dei Ricevimenti vestita lussuosamente.
Aveva una strana luce negli occhi.
- Domani attaccheremo -
- Non siate affrettata...-
- Zitto! Questo è un mio ordine ! Voglio questo barbone fuori dal mio regno il più presto possibile! Anzi finita questa guerra andrete via tutti, tutti quanti!
Urlò riempiendo il pavimento di cristalli porpora.
Gli occhi erano dello stesso colore della sua magia e cercavano qualcosa su cui scaricare la rabbia.
Colpì alcuni domestici uccidendoli.
Colpì ogni singolo mobile.
Ogni cosa.

- È un ordine- Sussurrò.

Uscì sbattendo il portone e lasciando dietro di sé una scia di neve rosso sangue.

Persa nell'invernoWhere stories live. Discover now