Ricatto.

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Camminava svelto per i corridoi.

L'aveva fatto davvero?

Aveva davvero appena baciato Gerard?

E gli aveva davvero appena detto, a modo suo, di amarlo?

Era incredibile, a dir poco incredibile.

Gerard era incredibile.

E lui era sconvolto. Ma nonostante questo non riusciva a trattenere il sorriso prepotente che gli si stava disegnando da un orecchio all'altro.

Si diresse verso la classe dell'ora dopo.

I corridoi erano vuoti, e lui respirava pesantemente.

Sentiva ancora la bocca dell'altro sulla sua.

E poi, era incredibilmente adorabile, rosso in viso, avvolto dall'asciugamano dello stesso colore, mentre tentava di esporgli i propri sentimenti.

Avrebbe tanto voluto non avere lezione, ad essere onesti.

A costo di rimanere chiuso in quegli spogliatoi a dir poco sudici.

Si immaginò Gerard là, a cambiarsi.

Guardandosi attorno, per controllare se ci fosse qualcuno o meno.

Sfilarsi il costume, cercando i suoi vestiti.

Tentò di cacciar via quelle immagini poco innocenti.

Si sentiva strano.

Più pensava al bacio, più si sentiva strano.

Ed era una sensazione totalmente nuova.

Con Gerard, era tutto nuovo.

Quindi era questo il famoso amore, di cui tanto si parla?

Avere il cuore in gola, sentirsi oppressi, ma allo stesso tempo felici, come non mai?

Di questo si trattava?

Fingersi confusi per non accettare la realtà? Buttarsi a capofitto in nuove esperienze senza idea di dove porteranno?

Mettere a rischio le proprie certezze per una persona? Mettere in dubbio ciò che si pensava di essere fino a quel momento?

E lui, Frank, lui era pronto a tutto questo?

Probabilmente lo era, perché tutte quelle emozioni, quelle constatazioni, lo stavano travolgendo, buttandolo di qua e di là, quasi fosse stato un ceppo di legno bloccato nel bel mezzo d'un mare in tempesta.

Gli facevano male le guance.

Non aveva ancora smesso di sorridere.

La testa gli scoppiava, sentiva il basso ventre pulsargli lievemente, e non riusciba a smettere di sorridere.

Sembrava avesse una paralisi facciale.

Anche questo faceva parte dell'essere innamorati?

Essere prede di una paralisi facciale dopo l'altra, sembrare stupidi e inebetiti, solo perché il pensiero é altrove, con la persone che si desidera?

Ora l'amore, dopo quei pensieri, più che bello gli sembrava complicato.

Complicato, anche perché non ci sarebbero stati solo gli ostacoli che lui e Gerard avrebbero creato.

Sarebbero anche dovuti andare contro a molte persone, a molti giudizi.

D'improvviso non si sentì all'altezza.

Non era ancora pronto ad amare.

Fate calmare questo dannato mare, lui non é pronto.

E Gerard non si meritava una persona incerta, non si meritava una persona neancora mentalmente pronta.

I'm not o-fucking-kay.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora