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SEAL

Pronta è una parola grossa. Non credo di esserlo, ma non posso tirarmi indietro. Sono in cima alle scale con il mio abito, scelto dalle ragazze, ampio in pieno stile reale, con accanto Lucifer qualche gradino più in basso che mi guarda con sguardo adorante. Abbiamo passato tutto il giorno a coccolarci e la sola idea di poterlo fare per sempre, la possibilità che lui possa restare, mi danno coraggio. Mi tende una mano mentre aspetta che scenda.

-Questa è la tua serata Seal, non lasciare che nessuno te la rovini- mi prende sottobraccio e raggiungiamo tutti i ragazzi nella sala dove hanno organizzato la festa. Devo dire che mi conoscono davvero bene perché anche se ne dubitavo, le decorazioni mi piacciono tantissimo. Quando faccio il mio ingresso tutti applaudono mentre Poli mi salta al collo stringendomi forte e facendomi gli auguri, stessa cosa Set che aggiunge un bacio tenero sulla guancia mentre Lucifer resta al mio fianco, con la mano quasi sul mio fondoschiena.

-Ricordi il piano?- Set mi guarda preoccupato anche se ho cercato di rassicurarlo... rassicurare tutti, invano.

-Sì. Appena comparirà farò l'incantesimo e compariranno tante me diverse mentre io mi allontanerò senza attirare l'attenzione. Ma non mi nasconderò. Al momento giusto la ucciderò- dico decisa

-Ne sei sicura?- Lucifer parla piano al mio orecchio, ma comunque i nostri amici lo sentono.

-Non finirà mai altrimenti- mi costringo a sorridere, anche se è un sorriso forzato e nessuno controbatte più.

Dopo il giro di saluti e di ringraziamenti prendo la mano del mio ragazzo senza alcuna intenzione di lasciarla. Andiamo in pista amalgamandoci con il resto dei ragazzi che continuano a gridare il mio nome. Nonostante ciò che pensassi tengono a me e non mi cederebbero al nemico solo per salvarsi. Non lo hanno mai fatto.

Dopo una serie di balli reggae, una baciata, dei balli di gruppo e un ballo latino arriva il momento del lento. Ovviamente Lucifer, così come ha fatto per tutti gli altri balli, mi conduce prendendo il controllo della situazione e io glielo lascio fare. Gli porto le braccia al collo riducendo al minimo la distanza tra noi. I nostri nasi si sfiorano, i nostri respiri si uniscono, i nostri sorrisi sono contagiosi e le labbra si sfiorano di tanto in tanto reclamando un bacio vero con tanto di lingua e pieno di sentimenti.

Ma avrei dovuto sapere che quello, sentirmi normale e dimenticare tutto per un solo momento per la prima volta da mesi, sarebbe stato il momento in cui avrebbe attaccato. Eccola lì, sospesa in aria. Non l'avevo mai vista di persona prima, ma è davvero bella non si può negare. Quando mi irrigidisco contro il suo petto, Lucifer si scosta di lato seguendo il mio sguardo. Non c'è neanche bisogno di parlare perché il panico è nell'aria mentre i ragazzi si allontanano ed escono dalla sala con Set che lo ordina.

-Eva- quella parola esce dalle labbra di Lucifer come un sussurro. Quasi non la sento per tutto il trambusto che si è creato. Quasi. È sconcertato, gli occhi sgranati pronti a saltare fuori dalle orbite se li apre ancora di più. Ricordo che mi disse che Eva era stata la sua prima ragazza. Ma non può essere lei. Tabitha non può essere la ex del mio fidanzato che sta cercando di uccidermi da quando ne ho memoria. Vero?

-Seal l'incantesimo!- Set mi raggiunge afferrandomi per le spalle e costringendomi a guardarlo mentre lascio la presa su Lucifer completamente. Sono ancora confusa e continua a scuotermi fin quando non mi riprendo quel poco per iniziare l'incantesimo. A quanto pare anche lei deve essere sorpresa nel vederlo perché si è completamente dimenticata di me.

-Must trasformae be! Must trasformae be! Must trasformae be!- quelle parole attirano la sua attenzione spostando lo sguardo su di me. Sono a malapena consapevole di Lucifer che mi sta osservando bruciandomi la pelle. Prima di portare a termine l'incantesimo tutto attorno a me scompare. Mi ritrovo nel bosco, con solo il chiarore della luna ad illuminarmi.

Ho ancora il mio bel vestito addosso, con il mio trucco perfetto e i capelli impeccabili. Doveva essere uno dei momenti più importanti per me, più belli. Ed invece sta cadendo tutto a pezzi. Ancora di più. Tabitha è Eva. Ricordo che Eva, dopo che Lucifer è tornato all'inferno, era distrutta, ma si è sposata e ha vissuto la sua vita con i suoi figli e la sua famiglia. Poi cos'è successo? Perché è ancora qui a dare la caccia a me?

-Hai così tante domande... Anche se non posso entrare nella tua mente te lo leggo in faccia. E così sei tu quella che è riuscita dove io ho fallito con lui?- non mi sfugge la nota di amarezza nella sua voce e quella che credo sia tristezza. È di fronte a me. Con i piedi per terra stavolta. E per ironia della sorte, ha un vestito bianco addosso.

-Le domande a tempo debito. Sei qui per un motivo. Guarda chi c'è- si sposta dietro di me lasciandomi la visuale completa. Nella penombra noto una figura avanzare verso di me.

-Mamma...- è un debole sospiro. Che ci fa qui? È reale?

-Figlia mia...- mi accarezza una guancia

-Non saresti mai dovuta nascere. È colpa tua se sono morta- si allontana da me guardandomi con disprezzo mentre io crollo a quelle parole.

-Ti odio- è tutto ciò che riesco a sentire.

Il Mio Diavolo Guardiano. LuciferWhere stories live. Discover now