49

119 5 0
                                    

LUCIFER

Canzone capitolo: Reik, Jessie Reyez - Lo Intenté Todo

Il resto delle vacanze le ho passate cercando di evitare il più possibile Seal senza però rovinarle il Natale. Una volta tornati in accademia l'ho iniziata ad ignorare del tutto. Del tipo che se la vedo andare nella mia stessa direzione io cambio strada. Oh no, sono patetico. Sono il diavolo e sto diventando patetico come un ragazzo qualunque.

Il fatto è che ho sentito proprio le nostre anime che si univano. L'ho sentita accarezzarmi dentro come mai nessuno ci era riuscito prima perché l'ho sempre evitato. Anche con Eva. Perché era proprio quello che volevo cercare di evitare. Questo. Mi sono sentito così vulnerabile e io non lo sono mai. Non posso esserlo. Se abbasso la guardia anche solo per un attimo i miei nemici mi attaccheranno e i miei demoni si ribelleranno ad un re debole.

-Mi spieghi cosa ci fai qui invece di essere in camera tua con la tua ragazza?- Set entra senza neanche accertarsi che io sia lì. Perché lo sa per certo. Ho passato gli ultimi giorni rintanato nella sua camera. Mentre il suo compagno di stanza, John, si è dimostrato molto ospitale, il mio caro fratellino non fa che cercare di sbattermi fuori. E lo capisco, sul serio, ma deve lasciarmi stare.

-Recupero il tempo perso negli ultimi mille anni?- ironizzo seduto sul suo letto. Lui si piazza davanti a me prima di iniziare a camminare avanti e indietro per la stanza. Fortunatamente John non è qui.

-Lei è distrutta, lo sai vero? Cerca di non darlo a vedere, ma è così. Ti stai comportando come il suo ex quando lei si è fidata di te- non alza la voce, ma dal suo tono capisco che è furioso

-Non sono affari tuoi Set- mi è uscita male...

-Sì che lo sono! Io mi sono fatto da parte per te e tu non poi trattarla così. Non se lo merita- si appoggia alla scrivania evitando di guardarmi come faccio io d'altronde

-Tu non sai di cosa parli-

-Può darsi, ma almeno dillo a lei- detto questo esce fuori sbattendo la porta. Porto la testa all'indietro appoggiandola al muro e chiudo gli occhi per un attimo. Ho bisogno di uscire.

Con fatica mi alzo dal letto e vado in salotto. Evito tutte le persone che mi salutano, compresa Poli, ma non posso evitare Seal. mi raggiunge come una furia, con le braccia incrociate, e resta in silenzio. Io resto in silenzio evitando il suo sguardo. Lei punta quei suoi due occhi marroni su di me in grado di bruciarmi per la troppa intensità.

-Dobbiamo parlare- dice solamente prima di sorpassarmi e andare verso la stanza nascosta. Quella dove io e Set abbiamo litigato per lei. Ma io non mi muovo, neanche per guardarla camminare. Sento che si è fermata e non so come inizio a camminare nella sua direzione. Mi ha fatto un incantesimo. Questo è uno dei motivi principali per i quali la sto evitando. Prima non ci sarebbe mai riuscita. Ora ho abbassato le mie difese e sono vulnerabile a tal punto da essere soggetto alla sua magia. Con mio stupore supera la stanza e va nel ripostiglio spingendomi dentro. Chiude la porta con un altro incantesimo e resta di spalle mentre io vado dall'altro lato della stanza per mettere distanza tra noi.

-Cos'è successo?- il tono duro e sicuro di poco fa è scomparso lasciando posto alla sua voce tanto fragile da potersi spezzare in qualsiasi momento. Ha la testa china in avanti e lentamente si volta a guardarmi. Quando incrocio il suo sguardo provo il vero dolore per la prima volta nella mia vita. ha gli occhi lucidi e mi strazia vederla così e sapere che è per colpa mia.

-Cos'è successo- ripete con più fermezza anche se per poi non scoppia a piangere. Non rispondo. Non mento mai, ma non voglio neanche dirle la verità.

-Non costringermi ad usare la magia Lucifer- fa un passo avanti e io, d'istinto, uno indietro peccato però che sono già attaccato alla parete.

-Non riesci neanche a guardarmi. Mi eviti da quando...- fa una pausa avanzando ancora di poco

-E ora tieni anche le distanze da me. Cosa ti ho mai potuto fare per farmi trattare così?- nei suoi occhi c'è sofferenza e supplica. Si avvicina ancora un po' protendendo la mano verso il mio viso, ma mi scanso andando dall'altra parte della stanza.

-Veritas- è appena un sussurro, ma la sento lo stesso. Mi volto verso di lei, alza la testa verso di me.

-Seal...-

-Veritas- ripete più convinta. È l'incantesimo della verità.

-Non farlo- dico invano

-Veritas!- alza di più la voce avvicinandosi a me.

-Ho paura, okay?- sto urlando anch'io ora

-Sono il diavolo Seal e nessuno è mai arrivato così vicino a me. nessuno. E con te sono vulnerabile e non mi piace sentirmi così- faccio un passo verso di lei che indietreggia spaventata e confusa dalla mia rivelazione

-Se sono vulnerabile non posso proteggerti né proteggere gli altri. Se sono così aperto con te tu puoi entrare nella mia testa, anzi ci sei già riuscita- un altro passo verso di lei, un altro suo passo all'indietro

-Se sono vulnerabile posso essere ferito e ho già sofferto troppo- ora lei è con le spalle al muro, come me poco fa, e un due ampie falcate la raggiungo. Alza lo sguardo da cerbiatto su di me mentre le accarezzo la guancia con le dita e appoggio la mia fronte alla sua mantenendo il contatto visivo.

-Non avevo capito a pieno la situazione fino a quando non mi hai toccato l'anima. Ormai sono tuo. Per l'eternità. E va bene così, non mi pento di quello. Ma non voglio soffrire più del dovuto quando dovrò tornare là giù, senza di te. Non voglio soffrire più del dovuto dato che, dopo aver combattuto contro Tabitha, non ti vedrò più. Perché l'unico modo sarà farti arrivare all'inferno e non lo permetterei mai- prendo un respiro profondo chiudendo e riaprendo gli occhi

-Se sono vulnerabile Tabitha potrebbe anche vincere. Se sono vulnerabile potrei non riuscire a proteggerti da lei e ne morirei- ecco fatto. Le ultime settimane passate a cercare di ignorarla sono servite al nulla perché ormai non possiamo restare lontani l'una dall'altro.

-Saremo vulnerabili insieme e quindi saremo più forti. Il nostro amore ci farà sconfiggere Tabitha e resistere a tutto. Ti amo Lucifer e farò qualunque cosa per stare con te, ma ti prego non escludermi più dalla tua vita come hai fatto, perché mi hai veramente uccisa senza saperlo. Non voglio più sentirmi così. La prossima volta che ci sarà un problema parlamene e lo affronteremo e risolveremo insieme- fa un debole sorriso segno che non è più arrabbiata. Anch'io le sorrido sussurrandole all'orecchio quanto la amo. La alzo da terra stringendola per la vita, facendola aggrappare con le gambe a me e tra un bacio e un altro le ripeto che la amo. Andiamo nella nostra stanza, sul suo letto e poi anche sul mio e continuo a ripeterle quanto la amo mentre rendiamo più forte il nostro legame e uniamo ancora di più le nostre anime. Ad un certo punto mi spuntano addirittura le ali a dimostrare che ho abbassato completamente le mie difese con lei. Seal non sembra farci tanto caso, anzi, credo le piacciano e anche parecchio... 

Il Mio Diavolo Guardiano. LuciferDove le storie prendono vita. Scoprilo ora