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SEAL

-Bene ragazzi. Ora vi dividerò in gruppi da due. Dovrete fare un incantesimo per viaggiare nel tempo e andare negli anni '50 e poi negli anni '80- ci comunica la professoressa di arti magiche. io e Poli, sedute vicine, ci scambiamo uno sguardo d'intensa. Siamo sempre andate insieme, anche da quando sto con Set. Sono i nostri anni.

-Seal tu con Lucifer e Poli tu con Set- la prof finisce di fare i gruppi e non posso nascondere la delusione.

-Non possiamo andare insieme?- chiede Poli indicandoci

-Siamo sempre andate insieme. Sono i nostri anni- sottolineo io

-Lo so, ma Lucifer ha fatto grandi progressi col tuo aiuto e non sono sicura che senza di te riuscirebbe a fare l'incantesimo-

Mi volto verso Lucifer che mi guarda con aria disinvolta mista a colpa.

-Se andassimo tutti e quattro insieme? Invece di gruppi da due, gruppi da quattro- propone Set. la prof con riluttanza accetta. Mi volto per ringraziarlo e mi accenna un sorriso ammiccando. Mimo con le labbra un "Grazie, ti amo" e lui risponde con "ti amo anch'io cucciola".

Ci mettiamo tutti in posizione prendendoci per mano. Siamo tutti divisi in gruppi da quattro ora e pronunciamo la formula magica.

-Tempo indietro. Tempo avanti. Tempo tu che ci comandi. Piegati per noi e portaci indietro. Agli anni '50 nella scuola di allora!-

In un attimo siamo catapultati negli anni '50. Abbiamo un'ora di tempo prima di dover andare negli anni '80. Automaticamente si sono adattati anche i nostri look al periodo. In accademia nessuno è sorpreso, ormai sono abituati a vederci comparire di tanto in tanto.

Usciamo fuori e, sempre tutti e quattro, andiamo in città, nel liceo dove studiano gli umani. Di solito facciamo partire una canzone e io e Poli improvvisiamo un flashmob a cui successivamente si aggregano tutti. È un nostro rito. Dopo andiamo nel nostro locale preferito di quel tempo.

-Adoro gli anni '50- dico sedendomi al tavolo del locale in pieno stile. Divanetti di pelle rossa lucida. Jukebox all'angolo. Tutti vestiti in quel modo buffo.

-Non vedo l'ora di cimentarmi nella disco dopo. Sai che non resisto- commenta Poli difronte a me. È seduta accanto a Lucifer, mentre io accanto a Set che mi circonda le spalle con un braccio. Lui ha più l'aspetto del giocatore da football, con la giacca della squadra e tutto il resto mentre Luci' ha l'aria del cattivo ragazzo che, tutto sommato, non lo rispecchia tanto.

-Cosa c'è di così interessante in questo periodo? Perché siamo venuti proprio qui?- chiede il novellino. A rispondere è Poli mentre Set mi stringe di più le spalle e mi sorride.

-Perché in questo periodo non abbiamo mai incontrato il padre di Seal. Sai che era un vampiro, te l'abbiamo detto, e ogni volta che viaggiavamo nel tempo lo vedevamo e lui rischiava di vedere noi. Se fosse accaduto Seal rischiava di non nascere mai-

-In quel periodo mio padre era cattivo. È diventato buono per me. Per amor mio. E per quanto desiderassi parlargli, non potevo rischiare che scoprisse chi sono. Non possiamo interagire troppo col passato rischiando di cambiarlo. Altrimenti cambierebbe anche il futuro-

-Anche se non abbiamo mi la certezza di essere al sicuro. Capitò che dopo essere sempre andati negli anni '20 senza mai incontrarlo, un giorno ci piombò davanti. Seal non riuscì a evitare di abbracciarlo- aggiunge Set

-Quindi... potrebbe anche essere lui, quell'uomo che assomiglia incredibilmente a quello nella foto sulla tua scrivania in camera?- dice Lucifer facendo voltare tutti. Tutti tranne me. Non ho la forza di evitarlo di nuovo.

-Seal sta venendo qui- mi avverte Set, abbassando la voce. Mantengo lo sguardo basso e mi stringo di più al suo petto.

-Tu! Come fai ad essere ancora giovane come quel giorno?- sbatte le mani sul tavolo, cercando il mio sguardo. Raccolgo tutte le mie forze e alzo lo sguardo puntandolo nel suo.

-Potrei farti la stessa domanda- rispondo gelida, quando in realtà dentro ho un milione di emozioni che si mescolano

-Rispondi ragazzina- cerca di soggiogarmi. Invano. Gli ha sempre dato fastidio il fatto di non potermi controllare in alcun modo.

-Non funziona con me ibrido. Io sono un triibrido- mi alzo facendo forza con le braccia sulla tavola. I miei amici, in silenzio, si alzano con me.

-Se non posso far parlare te, farò parlare loro- si volta verso Poli costringendola a guardarlo. Lucifer sta per colpirlo per proteggere la nostra amica, ma gli faccio cenno di no.

-Perché abbiamo viaggiato nel tempo. Frequentiamo l'accademia di creature magiche. e lei è tua figlia, Seal- per poco non svengo sentendo l'ultima frase uscire dalla sua bocca. Perché lo ha detto?

-Hai avuto la tua risposta. Noi ora andiamo- dico uscendo di corsa dal locale, ma ovviamente mio padre con la sua velocità da super vampiro mi piomba difronte all'uscita.

-Come sarebbe che sei mia figlia?- chiede spaesato. Prendo un respiro quando sento una mano poggiarsi sulla mia spalla. Riconosco il suo tocco e, anche se non orrei fosse lui, sono comunque contenta di avere qualcuno su cui contare in questo momento.

-Piacere Lucifer, sono il diavolo- gli porge la mano, ma mio padre continua a fissare me ignorandolo.

-Già che sai la verità, tanto vale raccontarti tutto papà

Il Mio Diavolo Guardiano. LuciferWhere stories live. Discover now